PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
Torna Testo INTRODUZIONE
L' esmena per a proposta Motivazioni del Piano está essent avaluada.
Esmena a "Motivazioni del Piano"
Referència: MD-PROP-2021-02-700
Cos
Esborrats
-Il Piano Aria e Clima del Comune di Milano, adottato dal Consiglio comunale il 21. 12.2021, è lo strumento, di ambito urbano, finalizzato a ridurre l'inquinamento atmosferico, contribuire alla prevenzione dei cambiamenti climatici e definire le strategie di adattamento per il territorio del Comune di Milano, nel rispetto dei principi di diritto alla salute, equità e giustizia e considerando i criteri prioritari dell’inclusione sociale e della tutela delle fasce deboli della popolazione.-L’inquinamento atmosferico è una delle criticità ambientali più rilevanti per Milano, con importanti ripercussioni sulla salute degli abitanti e dell’ambiente. Per questo motivo, migliorare la qualità dell’aria milanese è l’obiettivo prioritario del Piano. A questo si aggiunge la necessità di una riorganizzazione della città che ne ripensi le modalità di funzionamento quotidiano e di sviluppo per fare fronte agli impatti climatici (anche futuri), limitandone le implicazioni per la salute dei cittadini e la vulnerabilità dell’intero sistema urbano.-L’idea di un Piano Aria e Clima integrato mette a confronto l’esigenza di ridurre l’inquinamento atmosferico con le esigenze legate alle politiche di mitigazione e adattamento climatico, rendendo possibili interventi sinergici che producano benefici su entrambi i fronti. Questo approccio consente anche di evitare soluzioni che hanno effetti contrastanti sull’ambiente: in particolare relativamente ad azioni che riducono le emissioni di gas climalteranti ma non portano significativi benefici diretti alla qualità dell’aria. Un ulteriore elemento a sostegno di questa scelta è la correlazione tra i due aspetti: sul lungo periodo gli effetti legati ai cambiamenti climatici possono incidere negativamente sull’inquinamento in Pianura Padana, per alterazioni delle condizioni di circolazione atmosferica, così come viceversa alcuni inquinanti atmosferici agiscono sul riscaldamento climatico a scala locale.--Affrontiamo la transizione verso una città “a emissioni zero” in modo integrato anche sotto il profilo della giustizia ambientale e sociale. Il Piano punta a trasformare le azioni per la qualità dell’aria e il clima in un investimento sistemico che garantisca una società e un’economia urbana sostenibili e fiorenti: se da un lato puntiamo a migliorare la salute e il benessere degli abitanti, creare luoghi e quartieri migliori e più vivibili, favorire la coesione sociale, aumentare la resilienza e l’adattamento al cambiamento climatico, dall’altro possiamo generare importanti vantaggi economici, sbloccando nuovi settori di mercato che aumentano la competitività e creano nuovi posti di lavoro. Per Milano, la sfida ambientale e climatica è un’opportunità di innovazione sul piano delle rigenerazioni urbane, dell’edilizia sostenibile, della mobilità, della gestione dei rifiuti, dell’energia e della riduzione degli sprechi, compreso quello alimentare.-Le azioni per la riduzione dell'inquinamento dell’aria e per l’adattamento ai cambiamenti climatici contribuiscono a riqualificare la città e migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. Il Piano Aria e Clima gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di un’ampia strategia di sviluppo urbano sostenibile, affrontando le complessità e le sfide ambientali, sociali ed-economiche che Milano, quale grande agglomerato urbano, si pone. Il modello di sviluppo urbano cui mira il Piano è in linea con quello proposto per fare fronte all’impatto economico e sociale dell’emergenza sanitaria da Covid-19, come descritto dal documento “Milano 2020. Strategia di adattamento” del Comune di Milano, che impone una radicale modifica degli stili di vita delle persone e una riorganizzazione della città che contempli anche la visione “città a 15 minuti” (una città i cui servizi siano raggiungibili da ogni cittadino in meno di un quarto d’ora a piedi), non solo per la fase di “contenimento post-lockdown” ma anche in vista di possibili situazioni critiche future. Il Piano svolge quindi un ruolo chiave in relazione alle necessità e opportunità emerse a seguito dell’epidemia.--Il Piano Aria e Clima è un dispositivo trasversale e di indirizzo strategico per gli strumenti di pianificazione e programmazione già previsti dall’Amministrazione. Li orienta verso obiettivi comuni di riduzione delle emissioni di gas-serra, miglioramento della qualità dell’aria, adattamento ai cambiamenti climatici ed equità sociale e protezione della salute. Individua per questo specifiche azioni che mirano a integrare e consolidare piani e provvedimenti preesistenti: il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, il Piano di Governo del Territorio, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, il Piano Generale del Traffico Urbano, il Piano Urbano dei Parcheggi, il Piano Territoriale degli Orari, la Food Policy Locale, il Programma Triennale delle Opere Pubbliche, il Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo, il Regolamento Edilizio, il Regolamento d’Uso e Tutela del Verde pubblico e privato, i provvedimenti viabilistici Area B e Area C.--Il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini milanesi e di ogni componente del tessuto sociale della città giocano un ruolo fondamentale per vincere le grosse sfide che il Piano si dà. Solo attraverso la condivisione degli obiettivi del Piano con-i cittadini, con il confronto e l’ascolto delle esigenze di tutti gli attori, l’Amministrazione comunale può orientare le scelte di riqualificazione urbana e di offerta dei servizi in modo giusto, offrendo una vera occasione di adottare nuovi stili di vita agli attuali e futuri abitanti e city users di Milano. Il processo riconfigurerà anche il valore pubblico, creando nuove strade improntate alla collaborazione e integrazione della collettività come strumento per aumentare il benessere dei cittadini e degli altri stakeholder.--Il Piano contempla l’orizzonte temporale del 2025 per il rientro nei limiti di qualità dell’aria e il 2030 per il consolida- mento di un modello di città a basse emissioni, capace di far fronte ai cambiamenti climatici mediante l’implementazione di azioni di adattamento, come necessaria transizione verso una città “carbon neutral” per il 2050. Rappresenteremo qui questa visione di città a emissioni zero attraverso cinque ambiti prioritari, ognuno dei quali prevede suoi obiettivi di piano di breve e medio termine (2025-2030) legati agli impegni assunti dall’Amministrazione. A partire dal profilo climatico locale, presenteremo un’analisi della situazione attuale e una previsione dello scenario tendenziale al 2030, riferita all’evoluzione di qualità dell’aria, consumi energetici, rischio climatico e vulnerabilità del sistema urbano. Sulla base di questo scenario identificheremo le azioni necessarie per rispettare i succitati obiettivi di medio termine. Un monitoraggio biennale del Piano permetterà di verificare l’attuazione delle azioni individuate e gli impatti.-Cinque documenti tecnici allegati al Piano descrivono in modo dettagliato la metodologia utilizzata, gli scenari relativi alle emissioni, gli indicatori e l’analisi degli impatti. Gli allegati tecnici sono: Appendici, Profilo climatico locale per la città di Milano, Relazione tecnica per la qualità dell’aria, Relazione tecnica mitigazione, Linee-guida per l’adattamento ai cambia- menti climatici della città di Milano.
Addicions
- +A NOME DI:
- +FRIDAYS FOR FUTURE MILANO
- +EXTINCTION REBELLION MILANO
- +6000 SARDINE MILANO
- +ASSOCIAZIONE LAUDATO SI'
- +COMITATO COORDINAMENTO TORRENTE SEVESO
- +CASA DELLE DONNE MILANO
- +Il PAC contiene una puntuale e dettagliata analisi scientifica che ben documenta la gravità dell’emergenza ambientale, tuttavia a fronte di tale emergenza i provvedimenti proposti dal Comune non sono in linea con le gravità della situazione e non riflettono l’urgenza con cui ogni situazione di crisi deve essere affrontata.
- +A dimostrazione della presa di coscienza di fronte ai problemi sopra indicati, il 20 maggio 2019 il Comune di Milano approvava la mozione 433 con la quale si sottoscriveva la Dichiarazione di Emergenza Climatica (DECA). Con tale documento il Sindaco si impegnava a dichiarare lo Stato di Emergenza Climatica e Ambientale, mentre la Giunta si preparava a predisporre entro 6 mesi iniziative […], in particolare per la
- +riduzione delle emissioni e per l’introduzione di energie rinnovabili, per
- +incentivare il risparmio energetico nei settori della Pianificazione Urbana, nella Mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e raffreddamento, sviluppando ulteriormente il progetto di Riforestazione Urbana già in atto. Milano, diventava così la prima città in Italia a dichiarare lo Stato di Emergenza Climatica e Ambientale. Ancora oggi, tuttavia, gli impegni presi dal Sindaco e dalla Giunta risultano non proporzionali allo stato di emergenza riconosciuta e dichiarata con la DECA.
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