PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
I a.2.2.3) Ozono (O3)
L’ozono è un inquinante di tipo “secondario” presente in prossimità del suolo (ozono troposferico). Si forma per l’azione dei raggi solari sugli ossidi di azoto e sui composti organici volatili (COV) presenti in atmosfera. In condizioni di intenso irraggiamento, venti deboli e stagnazione meteorologica, tipicamente d’estate, aumenta la produzione di ozono e di altri gas, quali biossido di azoto, acido nitroso, perossiacetilnitrati (PAN) e aldeidi che, insieme a esso, costituiscono lo “smog fotochimico”.
Le concentrazioni di ozono sono tipicamente più alte nelle zone rurali. Nei grandi centri urbani, la presenza di fonti di monossido di azoto (p.es. il traffico veicolare) contrasta l’accumulo di ozono in atmosfera innescando reazioni che lo coinvolgono e dando così luogo alla formazione di biossido di azoto e ossigeno.
Effetti sulla salute e sull’ambiente
L’ozono, incolore e dall’odore pungente, è un ossidante potente. Negli esseri umani provoca irritazione ai tessuti delle vie respiratorie, in particolare degli alveoli polmonari, anche per esposizioni brevi.
L’ozono danneggia inoltre le piante, creando sulle foglie zone necrotiche bianco/giallastre o favorendone l’invecchiamento precoce e la defoliazione. È infine in grado di compromettere la fotosintesi clorofilliana.
Stato delle concentrazioni misurate e analisi del trend storico
Le figure 22 e 23 seguono mostrano la situazione al 2019 e il trend storico dei parametri analizzati.
VEDI PRIMA E SECONDA IMMAGINE ALLEGATA (Figura22, Figura23)
Medie annue urbane. Le concentrazioni medie annue di O3 sono di 46 µg/m3, con un andamento in progressivo aumento
nel periodo oggetto di studio (1989-2019). La concentra- zione media annuale tuttavia non è parametro di riferimento normativo per l’ozono.
Numero di superamenti annui del valore-obiettivo. Il numero di superamenti del valore-obiettivo annuale di 120 µg/m3 per l’ozono, ammesso dalla normativa UE (un massimo di 25 volte per anno civile come media su tre anni) risulta eccessivo fin dall’entrata in vigore di questo vincolo normativo nel 2010. È inoltre in aumento negli ultimi 5 anni, con un valore di 59 nel 2019.
Numero di superamenti annui della Soglia di Informazione. Il numero di giorni di superamento della Soglia di Informazione per l’Ozono, pari a 180 µg/m3, è in aumento rispetto al 2018, con 7 giorni registrati nel 2019 nell’unica stazione della rete istituzionale ARPA attualmente disponibile per la valutazione di questo inquinante a Milano (via Pascal).
Una sintesi grafica (fig. 24) raffigura la situazione al 2019 rispetto ai valori-limite UE e alle Linee-guida dell’OMS.
VEDI TERZA IMMAGINE ALLEGATA (Figura24)
Criticità
L’ozono è un inquinante secondario (ovvero generato in atmosfera a seguito di trasformazioni chimico-fisiche di gas detti “precursori”), le cui concentrazioni non possono essere ridotte in maniera significativa con azioni esclusivamente locali. Gli interventi devono necessariamente riguardare interventi su scala sovracomunale, rendendo quindi indispensabile una strategia specifica finalizzata al rispetto, sul lungo periodo, delle Linee-guida OMS per questo inquinante (sfida di Piano 2021).
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