PIANO ARIA E CLIMA

Rappresentazione spaziale
La figura 25 riporta la distribuzione delle concentrazioni di O3 sul territorio regionale, pubblicate da ARPA nell’ultimo rapporto sulla qualità dell’aria a Milano.
Il biossido di zolfo è un gas dall’odore pungente, la cui presenza in atmosfera deriva dalla combustione di prodotti organici di origine fossile contenenti zolfo: carbone, petrolio e derivati. È immesso in atmosfera perlopiù dalle eruzioni vulcaniche. Le principali sorgenti antropiche sono gli impianti di riscaldamento e di produzione di energia alimentati a gasolio, carbone o oli combustibili. Il traffico veicolare contribuisce alle emissioni complessive di biossido di zolfo solo in minima parte, sebbene in ambito urbano i veicoli alimentati a gasolio abbiano un ruolo non trascurabile.
VEDI PRIMA IMMAGINE ALLEGATA (Figura25)

Effetti sulla salute e sull’ambiente
L’esposizione all’SO2 (che peraltro è un inquinante con una soglia di percezione molto bassa) provoca nell’organismo umano irritazioni e lesioni del tratto superiore dell’apparato respiratorio, aumentando la predisposizione a episodi infettivi acuti e cronici (tracheiti, bronchiti ecc.).
I danni alla vegetazione (maculatura fogliare e arresto della crescita) e ai materiali (corrosione) sono dovuti essenzialmente alla partecipazione di questo inquinante alla formazione delle cosiddette “piogge acide”.

Stato delle concentrazioni misurate e analisi del trend storico
La figura 26 mostra la situazione al 2019 e il trend storico delle concentrazioni di questo inquinante.
VEDI SECONTA IMMAGINE ALLEGATA (Figura26)

Medie annue urbane. Le concentrazioni medie annue di SO2 sono di 2,1µg/m3, con un andamento in diminuzione. La concentrazione media annuale è da tempo al di sotto del riferimento normativo per l’SO2.

Numero di superamenti annui della Soglia di Informazione. Il numero di superamenti del valore-limite ammesso dalla normativa UE per la protezione degli ecosistemi, pari a 20 µg/m3 per l’SO2, è rispettato fin dalla sua entrata in vigore nel 2001.