PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
This amendment for the proposal Obiettivo 4.2 Raffrescamento urbano e riduzione del fenomeno “isola di calore”
is being evaluated.
Amendment to "Obiettivo 4.2 Raffrescamento urbano e riduzione del fenomeno “isola di calore”"
Reference: MD-PROP-2021-02-397
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Deletions
-La vegetazione svolge un ruolo chiave per contrastare l’isola di calore in città.-Trasformare Milano in una città verde e ombreggiata, nello spazio pubblico e privato, è una delle principali misure di adattamento per aumentare vivibilità, salubrità e comfort degli spazi urbani, in linea con la visione strategica di una Milano 2030 “più verde, vivibile e resiliente” esposta nel PGT, Piano di Governo del Territorio.-Sono necessari per questo un aumento significativo e mirato della vegetazione nelle aree più urbanizzate che raffreschi le zone più vulnerabili alle ondate-di calore, e misure di forestazione periurbana di alcuni ambiti non edificati (agricoli e/o residuali), rafforzando una cintura verde che possa abbassare la temperatura del sistema urbano nel suo complesso. Entro il 2030, 220.000 alberi saranno messi a dimora sul territorio comunale, contribuendo all’obiettivo di piantumazione di tre milioni nell’intera Città Metropolitana del programma di forestazione urbana ForestaMI.-Considerate l’elevata urbanizzazione di Milano e la presenza diffusa di sottoservizi, per raffrescare il sistema urbano è cruciale il contributo di tetti e pareti verdi, che riducono il fabbisogno energetico degli edifici e l’afflusso di acqua piovana alla rete di drenaggio, migliorando la qualità dell’aria e la biodiversità locale. Questo consente inoltre di creare nuovi spazi di socialità per gli abitanti.-Il 44% circa delle coperture in città è compatibile con la realizzazione di verde pensile, previa verifica di stabilità strutturale degli edifici. Solo il 3% è oggi già realizzato, per 75.606 mq di tetti verdi.-Coperture verdi sono quindi potenzialmente realizzabili su un restante 41% delle superfici in città (13.144.413 mq).Ciò va realizzato in via prioritaria presso gli edifici scolastici in zone soggette a “isola di calore” e alta vulnerabilità sociale, che nei periodi più caldi fungeranno da centri di raffrescamento per ospitare le fasce più vulnerabili della popolazione: in particolare bambini e anziani.-Un altro ambito prioritario per la piantumazione di alberi, come fonte di ombreggiamento, sono le aree pubbliche di sosta direttamente esposte al sole (lungo le arterie e snodi stradali o presso i parcheggi pubblici), che contribuiscono in modo considerevole all’effetto isola di calore. Il Piano prevede che nel 2050 tutti i parcheggi a raso in città siano ombreggiati, dimezzando la superficie di quelli direttamente esposti al sole entro il 2030 con interventi di ombreggiatura totale, riduzione delle superfici destinate a parcheggio o aumento dell’albedo (potere riflettente) delle aree superficiali.-Un aumento del verde urbano impone di convertire aree oggi impermeabilizzate. Per questo è importante ridurre la quantità di suolo dedicato alla sosta, preferendo la formula del parcheggio in strutture verticali per liberare spazi permeabili. Questo migliora il microclima e il drenaggio naturale, favorendo le misure di adattamento.
Additions
- +AMBITO 4: Milano più Fresca
- +Obiettivo 4.2: Raffescamento urbano e riduzione del fenomeno "isola di calore"
- +Commento
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- +Non nego l'efficacia per l'assorbimento dellla radiazione solare della realizzazione di tetti verdi , purchè ovviamente si consideri il carico sulla copertura (molti degli edifici teoricamente adatti non ammettono la somma del sovraccarico con quello di legge per la neve), e si metta in conto il costo di realizzazione e della manutenzione necessaria (a carico di chi?). Il che potrebbe ridurre di moltissimo la copertura della percentuale citata del 44%.
- +Quanto alle pareti verdi, la loro applicabilità è fortemente limitata dalle caratteristiche delle facciate degli edifici (finestrature, balconi) nonchè dal loro orientamento.
- +Sarebbe semmai da promuovere la conversione di logge e terrazze di edifici residenziali in serre bioclimatiche, con un vantaggio anche d'inverno, quindi sui consumi di energia per riscaldamento, che va oltre la riduzione dell'"isola di calore".
- +Si tratta però sempre di processi che assorbono l'energia incidente per trasformarla, quindi il rapporto tra energia assorbita e energia incidente resta uguale a 1 anche d'estate.
- +Colpisce invece la totale assenza nel Piano di considerazione per trattamenti delle coperture che aumentino l'albedo, ovvero riflettano parte della radiazione incidente verso il cielo, i cosiddetti " tetti bianchi". Rendere riflettenti i tetti esistenti con un semplice e poco costoso trattamento di verniciatura è l'unico intervento che riduce il rapporto suddetto (quindi l'energia assorbita dagli edifici che contribuisce all'effetto "isola di calore") di parecchio, può interessare quella parte del restante 56% dei tetti milanesi (a falde, con tegole o altro, non convertibili comunque in tetti verdi) non esposti a Nord, ed una volta realizzato è praticamente privo di costi di manutenzione, almeno a medio termine.
- +La politica di riuso abitativo dei sottotetti tra l'altro induce un uso massiccio di condizionamento estivo, che andrebbe così ridotto, mentre la corrispondente perdita di assorbimento termico da parte del tetto nel periodo invernale alla nostra latitudine è praticamente irrilevante sui consumi totali.
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- +Dell'effetto "albedo" si fa cenno nel Piano, ma stranamente solo per i parcheggi, quantitativamente meno rilevanti e dove peraltro la manutenzione per l'usura sarebbe più onerosa.
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