PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
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Enmienda a "Introduzione"
Referencia: MD-PROP-2021-02-577
Cuerpo
Supresiones
-Per trasformare Milano entro il 2050 in città carbon neutral (a impatto climatico nullo), la lotta al cambiamento climatico deve integrare l’investimento in soluzioni tecnologiche innovative e allo stesso tempo il coinvolgimento di tutti gli attori. È necessario armonizzare gli interventi nei settori fondamentali (in particolare la ricerca e l’economia) e garantire equità sociale, affinché si compia una transizione energetica, ambientale ed ecologica efficace e giusta per tutti.-Questa visione di riferimento al 2050 di una città pulita e sana, prospera e moderna, competitiva e climaticamente neutra interessa cinque ambiti prioritari:-AMBITO 1: Milano Sana e Inclusiva. Una città che garantisce ai cittadini un ambiente salubre, equo e sicuro, capace di gestire le emergenze in modo resiliente.-AMBITO 2: Milano Connessa e Accessibile. Una città ciclo-pedonale, caratterizzata da una mobilità personale attiva, intermodale e basata su un approccio “Mobility as a Service” (“la mobilità in termini di servizio”).-AMBITO 3: Milano a Energia Positiva. Un sistema urbano che consuma meno e meglio, con un patrimonio edilizio a zero emissioni e un sistema energetico urbano smart alimentato al 100% da fonti rinnovabili.-AMBITO 4: Milano Più Fresca. Una città adatta a contrastare i cambiamenti climatici, con una preponderante presenza di verde e con la valorizzazione delle risorse idriche, a beneficio della salute e della qualità di vita.-AMBITO 5: Milano Consapevole. Una città consapevole, nella quale cittadini e attori del sistema urbano compiono scelte sostenibili e adottano stili di vita responsabili, riducendo l’impatto sulle emissioni in atmosfera, sui consumi energetici, sull’aumento della temperatura media urbana e sulla produzione di rifiuti.-Per ogni ambito prioritario abbiamo individuato gli obiettivi intermedi al 2030, in linea con le sfide e gli impegni di medio termine assunti dall’Amministrazione; per ciascun obiettivo abbiamo poi identificato le principali azioni necessarie. Ciascun obiettivo è assegnato a un ambito specifico, ma va ricordato-che in realtà i diversi obiettivi sono spesso correlati tra loro: un singolo obiettivo può ricadere in più ambiti, così come una singola azione può concorrere al raggiungimento di più obiettivi.-Alcune azioni sono strutturali e prevedono interventi fisici sul territorio. Altre si orientano principalmente a informare e formare gli stakeholder, imporre nuove regole o incoraggiare specifici comportamenti. Questo secondo tipo di azioni determina solo indirettamente gli interventi fisici sul territorio, ma anch’esse sono essenziali per l’efficacia del Piano.
Adiciones
- +Un Piano Aria e Clima per Milano ha la necessità di non essere ripetitivo, contenere dati climatici, normativi e l’elenco delle adesioni ai programmi internazionali assunti dal Comune nel corso degli anni in modo selezionato e con schemi meglio elaborati.
- +Ad esempio, limitandomi all’Allegato 3:
- +- a pag 444 nel quadro normativo pianificatorio non sono inserite le Azioni (che si trovano in un'altra pagina);
- +- a pag 448 nella Tabella 2 mancano i limiti internazionali degli inquinanti (che si trovano in un'altra pagina);
- +- a pag 469 la tabella ARPA è senza quantità e senza limiti di legge (che si trovano a pagina 472).
- +Quasi tutte le tabelle contengono dati rilevati al 2017 e altre riportano obiettivi da raggiungere nel 2030-2050 e, nonostante le normative emesse già nel 2005 per procedere verso i miglioramenti ambientali queste normative non hanno diretto scelte politiche e amministrative e ad oggi 2021 scrivete nel testo a pag 632 “occorre delineare un insieme di politiche di trasformazione…decidere…concordare..”
- +In generale, come si legge a pag 588 “lo scenario di riferimento è scritto, è pianificato ma NON E’ IMPLEMENTATO”.
- +Per rendere il Piano Aria e Clima implementato è indispensabile, avere a disposizione, cittadini tecnici comunali, politici, una tabella con i dati annuali della distribuzione e consumo di acqua, elettricità , gas, suolo e rifiuti e indirizzare l’operatività di tutto l’apparato amministrativo ad autorizzare solo richieste capaci di ridurre l’impatto ambientale oltre ad incrementare il sistema di monitoraggio aggiungendo 5 punti fissi in aggiunta alle stazioni esistenti (proposto a pag 520) che vanno estesi al territorio della Città Metropolitana e non solo nel Comune di Milano.
- +Con una tabella di riferimento, con una verifica quindi a monte, si concorderanno percentuali di miglioramento da raggiungere di anno in anno e tutti i settori amministrativi che operano nei settori dell’urbanistica, edilizia, mobilità, verde in città e verde agricolo ecc. potranno riorganizzare le loro priorità nella fase autorizzativa per raggiungere gli obiettivi prefissi.
- +La Commissione paesaggio potrebbe diventare anche controllo ambientale nell’esame dei nuovi interventi;
- +La Casa dell’energia potrebbe ampliare le attività diventando ambito educativo tecnologico e raccolta dei consumi e dei rifiuti degli edifici di nuova costruzione o per ristrutturazione dichiarano con enorme quantità di carta il loro passare da una classe energetica all’altra e di essere in A, A+ o A++.
- +Ogni anno l’amministratore consegna i consumi dell’edificio (non in € ma in Kw, litri ecc) per definire la firma energetica e ambientale di un edificio, sui dati reali e non sui file elaborati dai programma. E’ una linea adottata da molte municipalità nel mondo.
- +Vi segnalo che nell’elenco degli SHOCK (pag 757) mancano terremoti e trombe d’aria. Milano sta chiedendo la produzione di CIS anche questo percorso di idoneità da inserito nel Piano Aria Suolo.
- +Sull’acqua è necessario compattare le indicazioni di pag 784 con le indicazioni esposte a pag 877 e a pag 797 manca il riferimento al risparmio dell’acqua potabile.
- +Per il regolamento del verde (pag 800) suggerisco di dare incarico a tecnici per verificare se le piantumazioni richieste a fronte di autorizzazioni concesse (oneri) risultano effettivamente realizzate. A me risulta una vastissima inadempienza o una indifferenza per la stabilità dei risultati con la conseguente inadempienza dei risultati ambientali attesi per la città.
- +Per quanto riguarda “Una città più fresca” (pag 843) per ridurre l’effetto isola di calore propongo di:
- +- elaborare la carta dei venti per la valutazione autorizzativa dei nuovi insediamenti, cambiamenti in città ecc.;
- +- inserire richieste sui colori da scegliere, sugli ombreggiamenti, sugli effetti di riflessione delle pareti.
- +L’applicazione dell’art.10 del PGT è importante. Occorre procedere alla documentazione di progetto, ma è indispensabile creare una raccolta dati annuali sui consumi, produzione rifiuti ecc dei singoli interventi autorizzati.
- +Buon lavoro,
- +
- +
- + Emilia Costa
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