PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
III e) Effetti delle azioni di adattamento
Le azioni di adattamento hanno come orizzonte temporale il 2030 e mirano al raffrescamento urbano, al contenimento del fenomeno isola di calore e alla gestione sostenibile del drenaggio urbano, per una città che, al 2050, si adatti ai mutamenti climatici e offra agli abitanti una migliore qualità di vita.
Secondo quanto descritto nelle Linee-guida per l’adatta- mento ai cambiamenti climatici per la città di Milano, è possibile contenere le temperature e l’aumento dell’infiltrazione dell’acqua piovana attraverso l’azione sinergica di misure riconducibili alle seguenti filiere di intervento:
→ Rinverdiamo la città: piantumazione diffusa in città, secondo le priorità che saranno individuate dal piano di piantumazione urbano nell’ambito del più vasto programma di forestazione metropolitana ForestaMI
→ Rinverdiamo gli edifici: interventi di verde pensile e verti- cale su edifici pubblici e privati, a partire dalle aree in cui la forestazione urbana non è praticabile, in sinergia con gli interventi per la riduzione dei consumi energetici del patrimonio edilizio
→ Le scuole come oasi di quartiere: riqualificazione integrata di ottantotto edifici scolastici, da trasformare in luoghi freschi di aggregazione a servizio del quartiere
→ Un posto all’ombra: piantumazione all’interno dei parcheggi a raso già esistenti e realizzazione di nuovi parcheggi ombreggiati, nell’ambito della revisione del sistema della sosta in città
→ Parcheggiamo in verticale: potenziamento e riqualificazione dei parcheggi in strutture verticali per liberare suolo e contribuire al raffrescamento urbano, nell’ambito della revisione del sistema della sosta in città
→ Il verde sotto l’asfalto: aumento della superficie drenante in città, secondo un programma pluriennale di depavimentazioni delle aree pubbliche residuali e di incentivazione della depavimentazione in ambiti privati
→ Milano “città spugna”: interventi di Drenaggio Urbano Sostenibile (SuDS) per ridurre il rischio idraulico nelle aree più esposte alle esondazioni del Seveso e Lambro.
Altre azioni di adattamento inerenti alla gestione dei tempi in città e all’economia circolare, riconducibili all’Ambito 1, mirano a una riduzione degli impatti ambientali, ma non incidono sul contenimento delle temperature urbane, mentre il loro impatto sulla gestione dell’infiltrazione dell’acqua piovana è indiretto e non quantificabile.
L'azione 4.1.1 "Analisi e monitoraggio della variabilità climatica locale" consentirà di misurare e monitorare l'effettivo contenimento dell’aumento locale della temperatura entro i 2°C al 2050, una sfida di piano di lungo periodo.
Per ciò che riguarda la valutazione di quanto le singole azioni di adattamento proposte contribuiranno a questo obiettivo, sono necessari ulteriori approfondimenti: nell'attuale contesto scientifico e accademico, i metodi di valutazione e monitoraggio sono ancora in fase di sviluppo. Quest'aspetto sarà oggetto di integrazione in fase di monitoraggio del Piano, sulla base degli esiti di progetti specifici dedicati a questi temi, alcuni dei quali sono già stati avviati (p.es. “ClimaMI - Climatologia per le attività professionali e l’adattamento ai cambiamenti climatici urbani nel Milanese” e ”Verso paesaggi dell’abitare e del lavorare a prova di clima”, entrambi finanziati dalla Fondazione Cariplo).
L’allegato tecnico Linee-guida per l’adattamento ai cambia- menti climatici della città di Milano offre un’esposizione più ampia dei risultati attesi e degli effetti della componente di adattamento del Piano Aria e Clima.
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