PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
V c) Monitoraggio del Piano
problemi e prospettive in tema di inquinamento e impatto dei cambiamenti climatici permette di individuare soluzioni che integrino le esigenze e le aspettative di sviluppo dei Comuni confinanti.
→ Partenariati e accordi pubblico/privato, da promuovere in primo luogo per l’approfondimento degli aspetti sperimentali e innovativi contenuti delle azioni di piano, in special modo a fini di definizione e aggiornamento delle strategie di decarbonizzazione, mobilità e adattamento. Perché questi strumenti contribuiscano effettivamente agli obiettivi e al benessere collettivo, è necessario che essi siano impostati in base a criteri di fiducia, trasparenza e chiarezza relativamente ai compiti, alle responsabilità e ai vantaggi per il settore pubblico e il settore privato.
→ L’Assessorato alla Partecipazione, Cittadinanza Attiva e Open Data individuerà linee-guida che consentano ai cittadini di partecipare attivamente nel costruire una Milano “a zero emissioni”, delineando per la fase attuativa delle azioni esigenze e indirizzi funzionali a una programma- zione ed erogazione dei servizi basata sulle vere necessità dei cittadini. Il Comune di Milano ha già avviato questo processo mediante diversi strumenti, tra cui il Bilancio Partecipato e l’iniziativa Piazze Aperte. L’Assessorato sta definendo come organizzare una partecipazione civica ai processi decisionali sistematica, su diverse scale e livelli, e sperimentando strumenti differenziati.
Lo strumento di monitoraggio è una componente fonda- mentale del processo di piano. Permette di definire lo stato di attuazione delle azioni, il raggiungimento degli obiettivi, e le eventuali misure correttive nel caso di scostamenti significativi da questi ultimi. È anche uno strumento chiave per definire nuovi rapporti di collaborazione con soggetti esterni, poiché fornisce una base informativa importante per la valutazione delle proposte e la selezione dei progetti pubblici e privati.
Il Piano Aria e Clima prevede uno specifico Programma di monitoraggio, la cui elaborazione e coordinamento saranno competenza dell’Area Clima ed Energia della Direzione Transi- zione Ambientale del Comune, in collaborazione con la Direzione di progetto Città Resilienti per gli aspetti inerenti all’adatta- mento ai cambiamenti climatici. Il programma si baserà su informazioni fornite dalle Direzioni e Aree comunali coinvolte nell’attuazione delle singole azioni.
Il Programma di monitoraggio sarà elaborato nel dettaglio entro sei mesi dall’approvazione del Piano, per articolarsi in cinque livelli:
1. Monitoraggio dello stato di avanzamento del Piano
Lo stato di attuazione del Piano Aria e Clima sarà monitorato aggiornando nel tempo indicatori di realizzazione associati alle fasi di sviluppo di ciascuna azione. Ogni scheda di azione contiene, a questo fine, una prima proposta di indicatori, perlopiù di tipo qualitativo. La proposta potrà essere affinata nel corso del monitoraggio stesso.
2. Monitoraggio dell’efficacia delle singole misure di piano L’efficacia di ciascuna azione sarà valutata nel tempo aggiornando indicatori di risultato riferiti agli obiettivi di ciascuna misura. Per questo, laddove il livello di dettaglio dell’azione lo consenta, ciascuna scheda riporta una prima proposta di indicatori, di tipo quantitativo. La proposta potrà essere affinata nel corso del monitoraggio.
La valutazione degli indicatori di risultato consentirà il monitoraggio complessivo di cui al punto seguente.
3. Monitoraggio dell’efficacia complessiva delle misure di piano (Scenario di Piano)
L’efficacia complessiva del Piano dovrà essere valutata nel tempo rispetto a orizzonti temporali di breve, di medio e di lungo periodo descritti nel paragrafo introduttivo.
Il monitoraggio avrà per prima finalità verificare l’efficacia complessiva delle azioni dello Scenario di Piano al 2030 (rispetto quindi alle sfide di breve e medio periodo):
→ Sfide di breve periodo
entro il 2021: mettere a punto una strategia per il rispetto, su lungo periodo, delle Linee-guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per alcuni inquinanti atmosferici tra cui PM10, PM2,5 e O3.
→ Sfide di medio periodo
entro il 2025: rispettare i valori-limite per gli inquinanti atmosferici PM10, PM2,5 e NO2 indicati dalla Direttiva 2008/50/EC (recepita dal D.Lgs. 155/2010) entro il 2030: ridurre ulteriormente le concentrazioni degli inquinanti atmosferici avvicinandosi ai valori indicati dalle Linee-guida OMS entro il 2030: attuare iniziative locali per ridurre le emissioni di CO2 del 45% rispetto al 2005. La quota di riduzione di CO2 corrisponderà al 60% se oltre al contributo delle azioni locali si terrà conto delle azioni sovracomunali.
L’esito della verifica costituirà la base per individuare le azioni di piano di lungo periodo (2050).
Per la verifica complessiva delle azioni di piano, occorrerà monitorare nel tempo anche l’evoluzione dello scenario tendenziale Business As Usual e dello Scenario di Riferimento descritti nel cap. I (paragrafo “a”), rispetto ai quali è stata valutata l’efficacia prevista del Piano.
Il monitoraggio dello Scenario di Riferimento terrà conto dei monitoraggi già avviati o in fase di avvio nell’ambito delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di altri piani e programmi comunali, in coordinamento con l’autorità competente per la VAS, in particolare:
→ PAES, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, le cui attività di monitoraggio sono partite con l’istituzione dell’Osservatorio VAS PAES in maggio 2019
→ PUMS-PGTU, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e Piano Generale del Traffico Urbano, le cui attività di monitoraggio sono state avviate con l’istituzione dell’Osservatorio VAS PGTU-PUMS in novembre 2019
→ PGT, Piano di Governo del Territorio, le cui attività di monitoraggio inizieranno con l’istituzione dell’Osservatorio VAS entro la fine del 2020.
Gli allegati tecnici contengono approfondimenti utili sul sistema di indicatori e sulle modalità di monitoraggio.
4. Monitoraggio dei costi e delle risorse finanziarie
La progettazione di dettaglio delle azioni di piano, così come descritta nelle singole fasi attuative associate a ciascuna misura, permetterà di individuare i costi, dove non ancora definiti, con una programmazione delle risorse da mettere a budget nel breve periodo (triennio) e delle fonti di finanziamento individuate o da individuare.
5. Indicatore di performance rispetto all’inclusività ed equità Limitatamente alle azioni dell’Ambito 5, riferito alla cittadinanza consapevole, ulteriori parametri di performance permettono di valutare se le azioni attivate siano davvero inclusive, coinvolgendo tutta la popolazione e i city users nonché tutte le zone del territorio cittadino.
Il Programma di monitoraggio dovrà poi definire nel dettaglio:
→ un cronoprogramma delle attività di monitoraggio, dall’acquisizione dei dati all’elaborazione degli indicatori, fino alla verifica finale degli obiettivi
→ i soggetti da coinvolgere (dentro e fuori l’Amministrazione comunale) e le rispettive responsabilità nelle diverse fasi di monitoraggio (acquisizione dei dati, elaborazione degli indicatori, verifica degli obiettivi ecc.)
→ le modalità di condivisione degli esiti del monitoraggio con gli stakeholder e il pubblico, in continuità col processo partecipativo attivato nella fase di approvazione del Piano (p.es. mediante report di monitoraggio)
→ le modalità di rendicontazione degli esiti al Consiglio Comunale
→ l’allineamento della rendicontazione degli esiti con gli adempimenti richiesti dagli impegni internazionali sotto- scritti nell’ambito di C40, del Covenant of Mayors e di eventuali ulteriori impegni
→ le procedure e regole che guideranno l’uso degli esiti del monitoraggio ai fini di un’eventuale revisione del Piano
→ le risorse per il monitoraggio.
La rendicontazione degli esiti del monitoraggio, di fronte all’Amministrazione e di fronte al pubblico, a partire dal secondo anno di vigenza del Piano avrà cadenza biennale, fatta eccezione per il monitoraggio dei costi e delle risorse finanziarie che avrà cadenza almeno biennale in linea con la programmazione del Comune.
Per lo svolgimento del monitoraggio, la Direzione Transizione Ambientale istituirà il Gruppo tecnico di lavoro (già richiamato al paragrafo “b” di questo capitolo) che:
→ definirà in dettaglio e integrerà come necessario la proposta di indicatori contenuta nel Piano quanto a metodo di calcolo, frequenza di popolamento, scala territoriale, dati di base per il popolamento, fonte dei dati di base
→ verificherà nel tempo il popolamento degli indicatori in funzione dei dati divenuti via via disponibili, eventualmente individuando alternative valide o rimodulandoli
→ confronterà l’andamento degli indicatori con le previsioni e gli obiettivi del Piano
→ elaborerà i report di monitoraggio
→ stabilirà l’eventuale necessità di misure correttive e di un riorientamento del Piano (o di parte di esso), in caso di scostamento dagli obiettivi. In tal caso si procederà a una revisione del piano o delle singole azioni secondo le modalità stabilite dal Piano di Monitoraggio.
Esmenes (2)
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