Delibera comunale n. 1374 del 12.10.2023 - Criticità attuazione piano di dimensionamento scolastico e richiesta revisione
Petizione rivolta al Comune
Delibera comunale n. 1374 del 12.10.2023 - Criticità attuazione piano di dimensionamento scolastico e richiesta revisione
Alla cortese attenzione di
Area Educazione Comune di Milano
E cc ai Municipi 4 e 5
In relazione alla delibera di piano di dimensionamento presentata dal Comune di Milano, con la presente siamo a chiedere formalmente che sia messa a conoscenza la cittadinanza delle motivazioni per cui si andrebbe verso lo smembramento e distruzione di un intero lavoro di rete e di patti di collaborazione costruiti con anni di sacrifici e nell'ottica del miglioramento della convivenza civile, solidale e nel rispetto dei diritti costituzionali.
Come anticipato a più riprese e a vari livelli, le grandi criticità nell'attuazione di quanto deciso dal Comune, senza consultazione previa dei Municipi, nė delle istituzioni scolastiche coinvolte, nè delle esigenze delle famiglie, né tenendo successivamente conto delle osservazioni arrivate sia dagli organi collegiali che dai Consigli di Istituto Fabio Filzi sia quella più allargata del Laboratorio di Quartiere Mazzini e Rete Corvetto, in cui il tema è stato ampiamente discusso e messo a verbale, mettono a dura prova il corretto funzionamento per il prossimo anno scolastico, con ricadute significative e impatto importante su organico, rendicontazione e contabilità, progettualitá di Istituto Fabio Filzi non trasferibili tout-court e corretta gestione dell'emergenza educativa, in particolare nella lotta alla dispersione scolastica (attraverso rilevazione mensile, attivazione mediazioni, progetti e segnalazioni) e prevenzione violenza di genere, sostegno concreto alla povertà educativa, avvio di percorsi di autentica integrazione, inclusione e coesione sociale, faticosamente avviati per i bambini e le famiglie del plesso di via Ravenna, insieme al contributo corale di tante realtà che hanno lavorato insieme e in modo cooperativo, leale e trasparente.
Ci chiediamo come mai, di colpo, paradossalmente proprio all’indomani della firma di due patti di collaborazione che dovevano unire concretamente i tre plessi della Fabio Filzi attraverso un percorso pedonale e messa in sicurezza dell’area Vettabbia, oggetto di cura e attenzione dalla rete di associazioni e cittadini, si sia invece arrivati a una tale decisione senza interlocuzione e dialogo partecipato con i diretti interessati.
Senza contare la grande complessità logistica che prevede il nuovo piano del Comune, in termini di impatto non solo sociale, ma amministrativo e in merito agli onerosi adempimenti burocratici che ricadrebbero interamente sull’Istituto Fabio Filzi: trasferimento uffici segreteria, smembramento archivio storico unificato dal 2000, gestione contabile e amministrativa del passaggio alla nuova istituzione, a partire dal cambio di codice meccanografico. Interrogativi seri anche sul futuro della Dirigenza, del personale amministrativo e dell’impatto sull’organico!
Il valore dell’impegno dell’Istituto per la firma del patto di collaborazione del Sentiero della Biodiversità e lo stesso Giardino dei Desideri da cui è scaturita la connessione con Vaiano Valle andrebbe completamente vanificato con la separazione del plesso via Ravenna: tutto il percorso di apertura al territorio fatto negli anni verrebbe bruscamente interrotto, vanificando ogni sforzo attuato contro la segregazione scolastica, lotta alla violenza nel quartiere Corvetto, superamento del campo rom di Vaiano Valle che ha visto accompagnamento e ricollocazione regolare dei nuclei in contesti di quartiere in vari municipi, ma con alcuni nuclei rimasti in zona e ancora seguiti dall’Istituto e dalla rete associativa e da una cittadina attiva e maestra dell’Istituto rimasta in contatto con le famiglie in questo periodo che ci aggiorna e attiva in loco le connessioni nei vari municipi dove più necessario.
Come potrete facilmente verificare, l’impegno e attenzione per la buona riuscita del loro inserimento, integrazione e inclusione sociale è sempre massima, puntuale e costante, consapevole che il lavoro sui bambini e sull’empowerment femminile è la chiave di volta per avere successo nel medio-lungo termine, portando risultati concreti nello sviluppo del progetto di vita sia individuale che del nucleo famigliare.
Proprio in questi giorni ci è giunta la notizia che il bando di accompagnamento educativo è stato affidato al Terzo Settore Fondazione Arca, Casa della Carità e Lotta all’Emarginazione, facendo rete con le Caritas parrocchiali e il Naga che hanno facilitato i processi di riorganizzazione delle reti informali in loco per il primo anno in cui si attendeva esito della procedura.
Lo smembramento dell’Istituto che ha generato il patto di collaborazione e la potente progettualità messa in piedi dalla Prof.ssa Claudia Giordano, dallo staff dirigenziale e Segreteria in questo momento storico potrebbe avere ricadute negative rispetto alla preziosa documentazione conservata ad oggi. Nulla deve andare perduto rispetto alla memoria storica del passaggio di questi alunni, nel loro unico interesse!
E come loro tanti altri bambini che ora sono diventati adulti e sostengono da alcuni anni l’integrità dell’Istituto attraverso un progetto di recupero storico e valorizzazione in particolare del plesso di via Ravenna.
Per quanto riguarda invece il Progetto di inclusione “Differente non da meno” degli alunni con disturbo dello spettro autistico, che è partito proprio dalla scuola di via Ravenna e cha ha una continuità verticale con la Secondaria di I grado, dal momento che i bambini con questo disturbo uscenti dalla scuola di via Ravenna si iscrivono in Toscanini, rischia seriamente di non essere più proseguito con l’accorpamento del plesso di via Ravenna all'ICS Candia.
Il progetto che utilizza il modello psicoeducativo Teacch è stato da sempre “oggetto” di attenzione e osservazione per specialisti psicologi, educatori, docenti delle scuole della rete metropolitana e da varie regioni d’Italia.
Le Scuole di via Ravenna e Toscanini hanno accolto osservatori esteri, funzionari della Pubblica Istruzione (austriaca e giapponese).
Il patrimonio di competenze ed esperienza maturati nel corso degli anni nella gestione di disabilità gravi e complesse rimane un punto di riferimento importante per le neuropsichiatrie, le associazioni di genitori e le famiglie che rischiano di esserne private senza riuscire a trasferire le progettualità avviate.
Sebbene le realtà di via Ravenna e degli altri due plessi Wolf Ferrari e Toscanini siano rimaste comunque separate e ci sia diversità della realtà di via Ravenna rispetto agli altri due plessi, questa eterogeneità è stata letta come punto di forza nel territorio, permettendo uno scambio reciproco e vicendevolmente rigenerativo, ricco di stimoli e opportunità da entrambi i lati.
Sottolineiamo infatti il valore sociale dell’unità tra i plessi di via Ravenna e quelli del quartiere Vigentino, in quanto la povertà educativa dei contesti di provenienza degli alunni del plesso di via Ravenna può essere contrastata in maniera più efficace restando in un contesto più socialmente eterogeneo e vivace la partecipazione della cittadinanza attiva delle famiglie del Vigentino.
Per rafforzare il valore sociale del contrasto a tutte le forme di povertà educative che l’Istituto mette in atto da anni, e per ridurre la complessità amministrativa del piano come pensato dal Comune, quali altre soluzioni possono essere prese in considerazione dal Comune essendo l’IC Morante sottodimensionata e non la Fabio Filzi?
Per anni, a fianco dei docenti, ci siamo battuti con passione educativa per tenere unito Istituto, avviare una didattica di qualità per tutti e per ciascuno, per non lasciare indietro nessuno e, anche in pandemia, per raggiungere fino all’ultimo bambino in emergenza abitativa e insediamenti spontanei (non solo Vaiano Valle, ma anche Selvanesco-Quintosole e altre situazioni a rischio)
Chiediamo pertanto che si ponga la massima attenzione e riconsiderare il piano di dimensionamento deliberato dal Comune anche nei prossimi passaggi istituzionali e rimaniamo a disposizione e a sostegno della Scuola Fabio Filzi a salvaguardia della sua lunga storia e ricca progettualità a tutela e nell’unico interesse dei bambini e della bambine del territorio.
La petizione ha ricevuto risposta dall'amministratore. Maggiori informazioni
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Premessa
La normativa di riferimento per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche è contenuta nel DPR 18 giugno 1998 n. 233, il quale prevede che la Regione, sulla base di quanto previsto nel Piano della Città Metropolitana di Milano, proceda all’approvazione del Piano regionale di dimensionamento delle Istituzioni scolastiche. Città Metropolitana di Milano, nella predisposizione del proprio Piano per l’anno scolastico 2024/2025, ha dovuto fare riferimento, oltre che alle finalità previste nel DPR 233/1998, anche alle indicazioni definite da Regione Lombardia con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 877 dell’8 agosto 2023, in attuazione della riorganizzazione del Sistema scolastico prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza avviata con la Legge di Bilancio 2023.
Al fine di garantire una corretta istruttoria entro il termine stabilito da Regione Lombardia (17 novembre 2023), Città Metropolitana di Milano ha chiesto ai Comuni di trasmettere le proposte di modifica della rete scolastica del primo ciclo (aggregazioni, fusioni e soppressioni di scuole) entro il termine del 20 ottobre 2023.
Entro tale scadenza occorreva trasmettere la Deliberazione di revisione del dimensionamento di tutti i Comuni eventualmente coinvolti (ovvero tutti quelli in cui è attivo un plesso scolastico degli Istituti oggetto di modifica) corredata dal parere, obbligatorio ma non vincolante, degli organi collegiali delle Istituzioni scolastiche interessate.
In relazione ai criteri indicati da Regione Lombardia, all’interno del Comune di Milano risultava solo per l’I.C.S. Elsa Morante la necessità di dimensionamento in quanto al di sotto del numero minimo di studenti previsto (600) per costituire un’autonomia; l’I.C.S. E. Morante non rientrava tra i casi per i quali era prevista deroga. Nell’ottica di una complessiva definizione della rete scolastica cittadina il Comune di Milano ha inoltre valutato, insieme ai Comuni di Cusago, Cisliano, Albairate, di proporre un intervento di dimensionamento di altre 3 autonomie (Erasmo da Rotterdam, Primo Levi, L. Einaudi-G. Pascoli).
Nell'ambito dell’ istruttoria eseguita dal Comune di Milano, compatibilmente con i tempi ristretti disponibili e nelle more di definizione da parte di Regione Lombardia dei criteri di dimensionamento (avvenuta solo ad agosto 2023), si sono tenute interlocuzioni preliminari con tutti i Dirigenti scolastici delle Istituzioni coinvolte nei mesi di giugno e di luglio 2023 e, successivamente (nel mese di agosto) è stata predisposta la bozza di piano, inviata in data 1 settembre 2023 a tutti gli Istituti coinvolti per l’acquisizione del parere.
Acquisiti i pareri delle autonomie scolastiche, il Comune ha definitivamente approvato il Piano con Delibera della Giunta Comunale n. 1374 del 12 ottobre 2023.
La Proposta di Piano di dimensionamento
L’esigenza di dimensionare l’I.C.S. Elsa Morante ha determinato la necessità di procedere ad un’analisi puntuale delle Autonomie Scolastiche presenti nel quadrante urbano, al fine di proporre un piano coerente con il contesto territoriale, finalizzato al potenziamento del curricolo verticale (e quindi con un’attenzione particolare ai flussi in uscita dalle scuole primarie) e con l’obiettivo di garantire una dimensione ottimale delle Istituzioni scolastiche coinvolte.
Sono stati presi in esame i seguenti Istituti Comprensivi: Morante, Candia e Filzi.
I.C.S. Elsa Morante (plessi Via Heine Enrico, 2, Via Antonini Giacomo, 50, Via Bognetti, 15, Via Solaroli Paolo, 9): numero alunni 503. Come si evince dai numeri, l’Istituto è sottodimensionato in quanto non raggiunge la quota minima di studenti prevista (600) e quindi non potrà avere un Dirigente Scolastico e un DSGA titolari.
I.C.S. Candia (plessi Via Polesine, 12/14, Via Mincio, 21, Via Oglio, 20, oltre via Vallarsa, 19, al momento chiuso): numero alunni 763. Dal punto di vista dimensionale l’Istituto Comprensivo, nella sua configurazione attuale, risulta avere un numero di studenti sotto la media cittadina delle autonomie del I ciclo (974 alunni). La scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo, via Mincio, ha perso negli ultimi 10 anni il 40% di iscritti.
I.C.S. Fabio Filzi (plessi Via Ravenna, 15, Via dei Guarneri, 21, Via Wolf Ferrari Ermanno, 6): numero alunni 1017. La scuola di Via Ravenna, inoltre, ha perso negli ultimi 10 anni quasi il 50% degli iscritti (da 235 a 121). La scuola secondaria dell’autonomia ha un numero di iscritti sostanzialmente stabile.
Dall’analisi territoriale effettuata, necessaria sia per garantire l’indispensabile rapporto con il territorio in cui è collocata l’autonomia sia per rafforzare la verticalizzazione del curricolo degli studenti, è emerso che i plessi dell’I.C.S. Candia risultano collocati sull’asse Corso Lodi/Quartiere Corvetto mentre i plessi dell’I.C.S. Morante e dell’I.C.S. Filzi fanno invece riferimento al sistema urbano che si attesta lungo l’asse di via Ripamonti; fa eccezione, per quest’ultima autonomia, il plesso di via Ravenna che invece risulta collocato in zona Corvetto, quindi inserito nel contesto urbano contiguo ai plessi dell’I.C.S. Candia. Dall’esame dei flussi delle scuole coinvolte, in particolare verificando la scuola secondaria scelta dai bambini in uscita da via Ravenna è emerso che negli ultimi 9 anni solo 18 dei bambini in uscita da Ravenna si sono iscritti alla secondaria dell’I.C.S. Filzi (via dei Guarneri) mentre un numero pari a 106 alunni si è iscritto invece alla Scuola Secondaria dell’I.C.S. Candia (via Mincio).
Con l’obiettivo quindi di ottenere delle Autonomie territorialmente più coese all’interno dei quartieri che le ospitano, evitare la costituzione di autonomie con un numero eccessivo di studenti e garantire coerenza con i flussi scolastici in uscita, si è deciso di riorganizzare l’autonomia dell’I.C.S. Candia aggregando il plesso di via Ravenna 15 e di costituire una nuova Autonomia che ricomprendesse al suo interno i plessi dell’I.C.S. Morante e dell’I.C.S. Filzi. Le due nuove autonomie riorganizzate risultano così meglio distribuite e articolate all’interno del municipio e dei quartieri, superano alcune possibili difficoltà di spostamento e logistiche, facilitano il rafforzamento della verticalizzazione del curricolo.
In merito agli altri elementi di criticità riportati nella petizione, è utile premettere che il nuovo piano di dimensionamento è atto a modificare unicamente l’organizzazione delle autonomie scolastiche, senza intaccare la presenza e la didattica della scuola di via Ravenna 15 che rimane e che potrà proseguire naturalmente i progetti già avviati nel territorio, rafforzati e integrati con la rete delle altre scuole del quartiere che saranno nella stessa autonomia. Lo stesso Assessore di Municipio 4, durante la Commissione Educazione del 22 febbraio 2024, alla quale hanno partecipato anche le Comunità scolastiche coinvolte, ha confermato la volontà e la necessità di non interrompere quanto già avviato.
Rispetto al Progetto di inclusione “Differente non da meno” la decisione di proseguire rimarrà nella disponibilità delle valutazioni delle nuove autonomie, fermo restando che sia nell’I.C.S. Candia sia nell’I.C.S. Filzi Morante, ci sono spazi disponibili per ampliare il progetto. Durante la citata Commissione del 22 febbraio, i Dirigenti Scolastici hanno dato ampia disponibilità a promuovere presso i Collegi docenti delle nuove autonomie la prosecuzione dei progetti, disponibilità manifestata anche da parte della cooperativa che collabora con il progetto e da alcuni docenti presenti. Il Comune in questa fase si è reso disponibile a collaborare, per quanto di sua competenza, per supportare il progetto sia rispetto a futuri sviluppi in entrambe le nuove autonomie sia promuovendo un incontro tra i Dirigenti Scolastici del Filzi e del Candia al fine di garantirne la prosecuzione in questa fase di transizione.
Per quanto riguarda invece gli aspetti di carattere logistico, il Comune ha prima incontrato le due autonomie coinvolte al fine di verificare la possibilità di collocare la nuova segreteria presso il plesso di via Antonini; successivamente, a seguito di approfondimenti con i due Dirigenti Scolastici, si sono individuati alcuni locali della sede di via dei Guarneri idonei ad ospitare gli uffici di segreteria. In ultimo, si segnala che per gli aspetti di carattere amministrativo (es. codice meccanografico), contabili e di rendicontazione o di organico la materia esula dalle competenze del Comune.
Alla luce di quanto sopra, si può dedurre che le scelte dell'Amministrazione in merito al piano di dimensionamento sono state effettuate nel rispetto della normativa vigente, tenendo conto degli aspetti di carattere tecnico/logistico e senza sottovalutare le esigenze di tipo educativo e famigliare.
Direzione Educazione
Area Presidio Gestione Sicurezza e Controllo Servizi Territoriali
La risposta integrale è consultabile negli allegati di questa pagina.
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