LE REGOLE DI MILANO PARTECIPA
I referendum
Lo Statuto del Comune di Milano prevede la possibilità da parte dei cittadini di proporre referendum di ambito comunale e municipale. Sono possibili tre tipi di referednum.
Referendum abrogativo: la consultazione elettorale con cui viene chiesta l’eliminazione totale o parziale, dall’ordinamento comunale, di deliberazioni adottate dal Consiglio o dalla Giunta comunale
Referendum consultivo: la consultazione elettorale con cui viene espresso un orientamento o una scelta in merito a temi, iniziative, programmi e progetti di competenza del Consiglio o della Giunta comunale
Referendum propositivo: la consultazione elettorale con cui viene chiesta l’adozione di un atto, di un provvedimento o di un parere su materie di competenza del Consiglio o della Giunta comunale.
I requisiti, la procedura e le regole dei tre tipi di referendum sono normate dallo Statuto e dal Regolamento della Partecipazione.
COME SI PROPONE UN REFERENDUM
Per proporre un referendum comunale, si devono innazitutto raccogliere un minimo di 1000 firme apposte tramite la piattaforma digitale o autenticate su fogli cartacei che riportino integralmente e in maniera omogenea il testo del quesito referendario. I fogli con le prime 1000 firme autenticate devono essere consegnate all'Ufficio elettorale, per la validazione. Se le firme valide sono uguali o superiori a mille, la proposta referendaria viene trasmessa al Collegio dei Garanti, che ne verifica la ammissibilità ai sensi dello Statuto del Comune di Milano.
Se il parere dei Garanti è positivo, i proponenti ricevono la notifica e possono procedere con la raccolta delle 15.000 firme necessarie per l'indizione del referendum.
Per richiedere il pronunciamento del Collegio dei Garanti su di un referendum municipale devono essere raccolte almeno 500 firme di cittadini residenti nello stesso municipio o, in egual misura, nei municipi cui il referendum si riferisce (art. 67 Regolamento dei Municipi).
RACCOLTA FIRME
Le firme sulla proposta referendaria possono essere raccolte sia online sia offline. Le firme raccolte offline si aggiungono a quelle raccolte digitalmente sulla piattaforma Milano Partecipa.
Per la raccolta firme fisica, i moduli cartacei devono essere fatti vidimiare dai proponenti all'Ufficio elettorale. Le firme devono essere apposte alla presenza di un autenticatore. I moduli, una volta firmati, vengono depositati dai proponenti all'Ufficio elettorale, che provvede alla verifica ed al conteggio delle firme valide.
Per la raccolta delle firme online, i proponenti caricano su Milano Partecipa il quesito referendario seguendo i passaggi guidati dalla piattaforma. La raccolta firme potrà essere avviata solo dopo che la proposta referendaria avrà ottenuto ufficialmente il parere favorevole del Collegio dei Garanti.
Le prime mille o più firme raccolte in modalità fisica per richiedere la verifica ed il successivo pronunciamento dei Garanti vengono incluse nel computo complessivo delle 15.000 sottoscrizioni, digitali e fisiche, ottenute dalla proposta referendaria.
AVENTI DIRITTO
Possono sottoscrivere una proposta di referendum solo i cittadini maggiorenni residenti iscritti alle liste elettorali, compresi i cittadini appartenenti a Stati dell'Unione Europea. Possono partecipare anche i cittadini residenti di origine extra-europea se iscritti nelle liste elettorali e titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e in assenza di condanne penali che impediscano l'elettorato attivo, secondo la normativa italiana vigente. I diritti di partecipazione ai referendum cittadini sono definiti nello Statuto del Comune di Milano, articoli 6 e 11.
IL VOTO
Ai sensi dell’art. 19 del Regolamento della Partecipazione, i referendum sono indetti con decreto del Sindaco almeno 80 (ottanta) giorni prima della consultazione e devono svolgersi annualmente in una sola tornata, nel periodo compreso tra il 15 aprile ed il 15 giugno oppure tra il I°ottobre ed il 30 novembre.
Il Comune informa i cittadini sull’oggetto e le modalità di svolgimento della consultazione pubblicando all’Albo pretorio ed affiggendo in altri luoghi pubblici, almeno 30 (trenta) giorni prima della votazione, i manifesti recanti il quesito referendario e le indicazioni sui requisiti e le modalità per l’esercizio del voto. La medesima pubblicazione è effettuata sul Portale del Comune di Milano.
Dell’indizione è data notizia mediante avviso pubblicato su due giornali quotidiani, scelti tra quelli più diffusi sul territorio milanese.