MANIFESTO DELL'ECOSISTEMA DIGITALE URBANO
#ManifestoEDU Scriviamo insieme i principi comuni di Milano Data Driven City per sviluppare servizi digitali attraverso la collaborazione tra pubblico e privato
I TEMI DELLA CONSULTAZIONE
Il Comune di Milano ritiene fondamentale la partecipazione nella definizione dei principi utili a costruire uno spazio di condivisione di dati della città denominato Ecosistema Digitale Urbano (EDU), rivolto a tutti i soggetti che vivono la città tra i quali: istituzioni, imprese, università ed enti di ricerca, fondazioni, associazioni e cittadini.
I dati sono la risorsa primaria per promuovere l’innovazione, per garantire servizi digitali efficienti e perseguire gli obiettivi di sostenibilità ed inclusione economica, sociale, culturale, tecnologica e ambientale, sia come singoli sia come parte di un sistema complesso costituto da reti di persone e dalle relazioni pubblico-privato.
Il Comune di Milano, con il coinvolgimento di Milano Smart City Alliance (Fondazione Assolombarda), ha intrapreso da due anni un percorso di innovazione per mettere a fattor comune le risorse, le competenze ed i dati per rendere Milano sempre più una Data Driven City, ovvero una città che sempre più basa le sue scelte su dati univoci e certi.
Grazie agli spunti emersi è stata redatta una bozza di Manifesto dell’Ecosistema Digitale Urbano.
Le piattaforme informatiche a supporto dello spazio di condivisione dei dati sono già in fase di realizzazione da parte del Comune di Milano: questa fase di partecipazione serve a definire insieme i principi per governare la diffusione e lo sviluppo dell’Ecosistema Digitale Urbano.
Per capire meglio su cosa ci si esprime: in cosa consiste l’Ecosistema Digitale Urbano?
Si tratta di uno spazio digitale, ovvero una piattaforma informatica per la fruizione e condivisione di dati in forma di API (Application Programming Interface).
La piattaforma è gestita dal Comune di Milano e non prevede costi di adesione e accesso per i membri. I membri possono avere il ruolo di:
1. erogatori di dati quando condividono dei dati in loro possesso mettendoli a disposizione dell’Ecosistema
2. fruitori di dati quando utilizzano i dati condivisi dai membri erogatori
Un membro può essere anche allo stesso tempo erogatore dei propri dati e fruitore dei dati degli altri.
Per accedere è richiesta l’accettazione di un regolamento che include i termini e le condizioni di uso del sistema, al fine di garantire la sicurezza e la riservatezza nella fruizione e condivisione dei dati.
La piattaforma dell’Ecosistema Digitale Urbano è attualmente disponibile in fase pilota (beta testing).
Perché si parla di dati dinamici?
Perché ci si riferisce a dati che cambiano frequentemente nel tempo e non a serie storiche o campioni di dati.
A quali dati si rivolge l’Ecosistema Digitale Urbano?
A tutti i tipi di dati anonimi (NON personali) prodotti da dispositivi e servizi sul territorio di Milano, per esempio: consumi energetici, dati sulla mobilità e sull’ambiente, dati metereologici, dati sul turismo ecc. Sono quindi esclusi i dati personali dei singoli cittadini e di qualunque altro soggetto.
Accedendo all’Ecosistema Digitale Urbano posso visualizzare i dati su grafici e tabelle?
No, perché l’Ecosistema Digitale Urbano non è una Applicazione per l’esplorazione dei dati, ma un sistema a cui collegare tecnicamente applicazioni terze per fruire dei dati o per condividerli.
Le applicazioni realizzabili non sono limitate alle app per smartphone, ma potrebbero anche essere applicazioni per visualizzare informazioni su schermi, totem informativi ecc. Per esempio relative ai mezzi di trasporto disponibili nell'intorno di un albergo oppure il livello di sostenibilità dei consumi energetici o della produzione energetica di un edificio rispetto alla media della zona ecc.
Sono necessarie competenze tecniche specifiche per accedere all’ Ecosistema Digitale Urbano?
Sì, perché bisogna essere in grado di sviluppare software per poter connettersi e acquisire dati da API, nel caso di fruizione dei dati da Ecosistema Digitale Urbano. Viceversa, bisogna esporre le API dei propri sistemi verso l’Ecosistema Digitale Urbano nel caso della condivisione dei dati.
Scopriamo di più
Nella nostra vita quotidiana, attraverso le nostre interazioni con la città e i suoi servizi, ciascuno di noi genera una grande quantità di dati. Nel settore privato l’utilizzo dei dati è una componente fondamentale per lo sviluppo delle imprese e l’innovazione nei processi produttivi. Allo stesso modo, nella sfera pubblica abilitano nuove modalità, scelte ed approcci allo sviluppo e gestione dei servizi, contribuendo alla crescita delle città.
La proposta di Ecosistema Digitale Urbano è quella di unire l’azione pubblica-privata per arrivare ancora più vicino ai cittadini costruendo un modello di collaborazione per una maggiore personalizzazione, efficacia e sostenibilità dei servizi digitali per i cittadini. Per promuovere lo sviluppo della digitalizzazione del territorio, è importante che ci sia un contesto favorevole alle iniziative imprenditoriali, in modo che producano servizi digitali facilmente interoperabili, mantenendo al contempo l’accesso al complesso dei dati prodotti per via dell’uso dei servizi stessi.
L’obiettivo è di creare un contesto sicuro, rispettoso della privacy e dei bisogni reali dei cittadini, caratterizzato da alti livelli di integrazione e di interoperabilità, nel quale i diversi attori, accettando i termini e condizioni di adesione del regolamento trovino spazio per progettare e realizzare soluzioni per semplificare le azioni che si compiono nel quotidiano, ad esempio negli ambiti di
• Mobilità e trasporti
• Raccolta differenziata
• Sicurezza urbana
• Decoro urbano e verde pubblico
• Turismo
• Istruzione e formazione alle nuove tecnologie
• Partecipazione ai processi decisionali della città o del quartiere
• Incubazione di nuove imprese e nuovi modelli di business legati al territorio
• Supporto alle decisioni e alla pianificazione di interventi pubblici
Per garantire che l’ecosistema sia tale, è necessario che le piattaforme espongano i dati con formati comuni e protocolli interoperabili, che siano uniformate le licenze di utilizzo per favorire le iniziative di uso e riuso. Il quadro di regole di adesione deve essere chiaro e condiviso, posto alla base del governo della piattaforma, costituito da un Gruppo di Coordinamento Trasversale guidato dall’Ente, in qualità di soggetto pubblico locale territoriale.
In un senso più ampio, l’Ecosistema Digitale Urbano vuole dare concretezza a una visione dei dati come beni comuni.
COME PARTECIPARE
È possibile contribuire esprimendo la propria opinione su ciascun principio del Manifesto, proponendo miglioramenti di contenuto. Per un aiuto pratico su come inserire e pubblicare un'osservazione, consulta il video tutorial che mostra i passaggi da seguire.
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