PIANO ARIA E CLIMA
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Questa osservazione per la proposta I a.3.2.1) Lo stato di fatto è in fase di valutazione.
Modifica a "I a.3.2.1) Lo stato di fatto"
Riferimento: MD-PROP-2021-02-403
Testo
Originale
-Lo stato di fatto (2017) della ripartizione dei consumi e delle emissioni per settore individua gli ambiti a maggiore impatto, nei quali risulta prioritario intervenire.--Come emerge dal grafico dedicato alla ripartizione dei consumi nei vari settori, con riferimento al 2017 (fig. 41), la componente principale è rappresentata dal settore civile, che copre circa il 58% dei consumi (azzurro); seguono il settore terziario e produttivo (24%, in viola) e i trasporti (17%, in rosso).-VEDI PRIMA IMMAGINE ALLEGATA (Figura41)--Nell’ambito del settore civile, gas naturale e gasolio per gli edifici comunali (a uso abitativo e non) contribuiscono al 2,5% dei consumi per riscaldamento edifici.--Rispetto al totale dei consumi energetici sul territorio comunale, quelli elettrici rappresentano il 32%; i consumi di altri vettori energetici il 68%. I principali combustibili fossili sono il gas naturale, che contribuisce al 44% del totale, e il gasolio (sia per riscaldamento che per trasporti), per il 13% del totale. Al teleriscaldamento corrisponde il 4% circa dei consumi.--* La stima delle emissioni correlate all’energia elettrica prelevata dalla rete (quindi non prodotta localmente) utilizza i seguenti fattori di emissione nazionali: per il 2005, 0,468 kgCO2/kWh; per il 2013, 0,327 kgCO2/kWh; per il 2015 0,315 kgCO2/kWh; per il 2017, 0,308 kgCO2/kWh. La stima considera inoltre i seguenti valori percentuali di biodiesel nel gasolio per autotrazione: 2005, 0%; 2013, 5,4%; 2017, 6,5%.--La copertura dei consumi elettrici con elettricità da fonti rinnovabili (produzione da impianti locali fotovoltaici o acquisto di energia rinnovabile con Garanzia di Origine da parte dell’Amministrazione Comunale per i propri edifici) è dell’1,6%.--La ripartizione dei consumi si riflette sul quadro delle emissioni. Il grafico (fig. 42) mostra come l’incidenza massima riguardi il settore civile (52%) e quello terziario e produttivo (30%).-Il calcolo si appoggia al fattore di emissione effettivo dell’energia elettrica del 2017.-VEDI SECONDA IMMAGINE ALLEGATA (Figura42)
Osservazione
- +Mi risulta che dall'anno di riferimento 2017 l'amministrazione comunale e l'ATM abbiano preso misure importanti per ridurre le emissioni di gas serra passando ad elettricità da fonti rinnovabili certificate per alimentare gli edifici pubblici non-residenziali, l'illuminazione pubblica e i trasporti pubblici elettrificati. Se queste trasformazioni sono effettivamente avvenute, penso sia importante segnalarle in questa sezione dedicata allo stato di fatto dato che rappresentano passi avanti importanti verso la decarbonizzazione.
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