PIANO ARIA E CLIMA
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Questa osservazione per la proposta I a.2.2.8 Black carbon (BC) è in fase di valutazione.
Modifica a "I a.2.2.8 Black carbon (BC)"
Riferimento: MD-PROP-2021-02-709
Testo
Originale
-Il black carbon (BC), frazione carboniosa del particolato (PM), è costituito essenzialmente da particelle di carbonio elementare (EC). È un inquinante primario emesso durante la combustione incompleta di combustibili fossili o biomassa legnosa.-In ambito urbano, può essere assunto quale tracciante delle emissioni dei motori a combustione interna e della vasta gamma di specie chimiche di varia tossicità in esse presenti. In particolare, è un tracciante delle emissioni allo scarico dei motori diesel, classificate dallo IARC (International Agency for Research on Cancer, organismo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), in classe di rischio 1, “carcinogenic to humans”, essendo stato provato “con sufficiente evidenza” che l’esposizione alle emissioni allo scarico dei motori diesel senza filtro antiparticolato è associata a un rischio accresciuto di tumore al polmone (IARC, 2012). Le emissioni di black carbon da motori diesel sono decisamente maggiori per i veicoli o dispositivi privi di filtro antiparticolato.--Effetti sulla salute e l’ambiente-Il black carbon è dannoso per la salute sia per la sua natura fisica di nanoparticella, sia per il suo ruolo di “carrier” (vettore) dovuto alla sua elevata superficie specifica. È cioè in grado di veicolare all’interno dell’organismo umano sostanze cancerogene e genotossiche, come gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e i metalli. Un rapporto dedicato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, 2012) espone le risultanze di studi epidemiologici dei suoi effetti sulla salute. Questi lo individuano come vettore universale per un’ampia varietà di agenti chimici a diversa tossicità per l’organismo umano e forniscono sufficienti prove scientifiche dell’associazione tra esposizione al BC e patologie dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio.--Per quanto riguarda gli effetti sull’ambiente, il black carbon, quale principale componente del “soot” (fuliggine, intesa come miscela complessa di sostanze che assorbono la luce), è un importante “fattore forzante” nei confronti dei cambiamenti climatici a breve termine.--Stato delle concentrazioni misurate e analisi del trend storico-Per il black carbon (BC) non esistono limiti normativi, perché l’obbligatorietà della sua misurazione ai fini della qualità dell’aria locale è ancora in discussione. Il Protocollo di Göteborg ha però introdotto la sua misurazione ambientale. L’OMS non ha stabilito un valore di Linee-guida: si tratta, come per il benzo(a) pirene, di una sostanza cancerogena e quindi priva di soglia al di sotto della quale non vi è pericolo.-Il 2014 è il primo anno per il quale disponiamo del dato medio annuo di concentrazioni di black carbon: le misurazioni di questo inquinante con la rete fissa di ARPA Lombardia sono iniziate a Milano nel 2013. Nel corso del 2012 erano state effettuate misurazioni nelle diverse stagioni dell’anno nell’ambito del Progetto di monitoraggio del black carbon svolto da AMAT per conto del Comune in collaborazione con la SIMG, Società Italiana di Medicina Generale, in occasione del primo anno di implementazione di Area C. Abbiamo approfondito questo tema in un apposito riquadro descrittivo.--Medie urbane. Le concentrazioni medie annue urbane di black carbon sono diminuite in 5 anni del 25%, passando da 2,9 µg/m3 registrati nel 2014 ai 2,2 µg/m3 del 2019. Il BC mostra la più incoraggiante riduzione percentuale degli ultimi 5 anni rispetto agli altri inquinanti principali.-VEDI PRIMA IMMAGINE ALLEGATA (Figura27)--Rappresentazione spaziale-La figura 28 riporta una valutazione modellistica delle concentrazioni di black carbon a Milano per il 2011. Il dettaglio fino a 50 metri mette in luce le particolarità della distribuzione spaziale di questo inquinante primario che riflettono le caratteristiche locali delle emissioni distribuite sul territorio. È importante notare come le maggiori concentrazioni-VEDI SECONDA IMMAGINE ALLEGATA (Figura28)
Osservazione
- +In nome e per conto di Cittadini per l'aria onlus
- +Anche le concentrazioni di questo inquinante sono certamente sottostimate in quanto riferite a misure effettuate in una stazione di fondo (Pascal), lontana dall’esposizione al traffico, e ad una stazione di cd. “ traffico” (Senato) che non corrisponde ai dettami di legge. Si segnala al riguardo che le recenti misurazioni fatte nel 2019 da ARPA nell’ambito del progetto Supersiti quasi solo in estate e autunno (e quindi nelle stagioni con le maggiori dispersioni e minori livelli di traffico) presso le stazioni di Marche e Senato evidenziano livelli di BC quasi doppi nella prima stazione rispetto a quella di via Senato (https://www.arpalombardia.it/Pages/Aria/Aria-Progetti/Progetto-Supersiti.aspx).
- +I corrispondenti scenari di riduzione sono quindi verosimilmente influenzati da tale sottostima e necessiteranno di una adeguata verifica.
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