PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
I a.2.3.1 Le condizioni geografiche e meteorologiche
Le particolari condizioni geografiche (fig. 29) e meteo-climatiche di Milano sono un fattore di pressione per la qualità dell’aria che si aggiunge al ruolo delle emissioni locali. La presenza delle catene montuose che chiudono su tre lati la pianura padana influisce sulla circolazione generale: blocca le perturbazioni provenienti dall’Atlantico settentrionale e sfavorisce il rimescolamento delle masse d’aria. L’inverno (il periodo più critico per le concentrazioni a causa di una maggiore attività delle fonti di emissioni) è caratterizzato da ristagno di nebbie e persistenti inversioni termiche che impediscono un efficace rimescolamento delle masse d’aria; i moti diffusivi verticali e i moti dispersivi orizzontali sono bloccati quasi totalmente anche per lunghi periodi, dando luogo a emergenze da inquinamento da particolato (PM) e ossidi di azoto (NO2, NOx). In estate, la radiazione solare intensa e la forte umidità danno luogo a giornate molto afose, con elevata attività fotochimica e produzione di inquinanti tra cui l’ozono (O3).
Queste condizioni estremamente favorevoli all’accumulo degli inquinanti, registrate in tutta la Pianura Padana, non sono paragonabili ad alcun altro contesto geografico e climatico in Europa. Fanno sì che il confronto tra la qualità dell’aria a Milano e nelle altre grandi città europee sia in generale sfavorevole per il capoluogo lombardo, con concentrazioni elevate di particolato fine (PM10 e PM2,5), NO2 e O3 spesso comparabili o superiori anche ai valori rilevati presso città in cui le emissioni sono maggiori (Vautard et al., 2007; Cuvelier et al., 2007; EEA, 2007).
VEDI PRIMA IMMAGINE ALLEGATA (Figura29)
Le condizioni più sfavorevoli per la qualità dell’aria si verificano in presenza di condizioni sinottiche di stabilità atmosferica, mentre le più favorevoli si associano a precipita- zioni meteorologiche superiori a una certa soglia di intensità, in corrispondenza di situazioni di instabilità atmosferica o vento. La Pianura Padana presenta condizioni di ventosità molto peculiari rispetto al contesto europeo, con una velocità media annua del vento a Milano attorno a 1,5 m/s e una percentuale di ore annue con calma di vento (velocità inferiore a 1 m/s) tra il 30 e il 45%.
La figura 30 riporta una mappa dell’inquinamento da NO2 nel novembre 2017, ricostruita da immagini del satellite Sentinel-5P (fonte: ESA, European Space Agency, 2018). La situazione critica per la Pianura Padana è molto evidente.
VEDI SECONDA E TERZA IMMAGINE ALLEGATA (Figura30, Figg31-32-33)
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