PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
Questa osservazione per la proposta Introduzione è in fase di valutazione.
Modifica a "Introduzione"
Riferimento: MD-PROP-2021-02-355
Testo
Originale
-Per trasformare Milano entro il 2050 in città carbon neutral (a impatto climatico nullo), la lotta al cambiamento climatico deve integrare l’investimento in soluzioni tecnologiche innovative e allo stesso tempo il coinvolgimento di tutti gli attori. È necessario armonizzare gli interventi nei settori fondamentali (in particolare la ricerca e l’economia) e garantire equità sociale, affinché si compia una transizione energetica, ambientale ed ecologica efficace e giusta per tutti.--Questa visione di riferimento al 2050 di una città pulita e sana, prospera e moderna, competitiva e climaticamente neutra interessa cinque ambiti prioritari:-AMBITO 1: Milano Sana e Inclusiva. Una città che garantisce ai cittadini un ambiente salubre, equo e sicuro, capace di gestire le emergenze in modo resiliente.-AMBITO 2: Milano Connessa e Accessibile. Una città ciclo-pedonale, caratterizzata da una mobilità personale attiva, intermodale e basata su un approccio “Mobility as a Service” (“la mobilità in termini di servizio”).-AMBITO 3: Milano a Energia Positiva. Un sistema urbano che consuma meno e meglio, con un patrimonio edilizio a zero emissioni e un sistema energetico urbano smart alimentato al 100% da fonti rinnovabili.-AMBITO 4: Milano Più Fresca. Una città adatta a contrastare i cambiamenti climatici, con una preponderante presenza di verde e con la valorizzazione delle risorse idriche, a beneficio della salute e della qualità di vita.-AMBITO 5: Milano Consapevole. Una città consapevole, nella quale cittadini e attori del sistema urbano compiono scelte sostenibili e adottano stili di vita responsabili, riducendo l’impatto sulle emissioni in atmosfera, sui consumi energetici, sull’aumento della temperatura media urbana e sulla produzione di rifiuti.--Per ogni ambito prioritario abbiamo individuato gli obiettivi intermedi al 2030, in linea con le sfide e gli impegni di medio termine assunti dall’Amministrazione; per ciascun obiettivo abbiamo poi identificato le principali azioni necessarie. Ciascun obiettivo è assegnato a un ambito specifico, ma va ricordato-che in realtà i diversi obiettivi sono spesso correlati tra loro: un singolo obiettivo può ricadere in più ambiti, così come una singola azione può concorrere al raggiungimento di più obiettivi.-Alcune azioni sono strutturali e prevedono interventi fisici sul territorio. Altre si orientano principalmente a informare e formare gli stakeholder, imporre nuove regole o incoraggiare specifici comportamenti. Questo secondo tipo di azioni determina solo indirettamente gli interventi fisici sul territorio, ma anch’esse sono essenziali per l’efficacia del Piano.
Osservazione
- +Riguardo all'aumento delle zone verdi desidero segnalare che il Comune di Milano, così come la Regione Lombardia, non stanno sfruttando lo spazio per piantare alberi che esiste lungo i canali (o fossi che dir si voglia) che delimitano i campi coltivati. Penso per esempio alle aree del Parco Sud dentro Milano, alle zone vicino Chiaravalle o quelle dei parchi e cascine della zona sud o nord. I potrebbero creare corridoi di biodiversità lungo i campi piantando alberi a ridosso dei fossi, in maniera che stiano ai limiti delle coltivazioni senza rubare loro spazio e anche a qualche metro dall'orlo dei canali. In questo modo filari di alberi circonderebbero tutti i campi lungo i fossi e, favorendo la crescita di specie differenti e autoctone di alberi, come per esempio farnia e pioppi, ci si guadagnerebbe in assorbimento CO2 e polveri sottili, nonché in estetica (molti campi sembrano deserti) . Il margine di intervento è enorme sia nel Comune di Milano sia in Pianura Padana. Quando i terreni non appartengono al Comune, allora si potrebbe incentivare la piantumazione di alberi nei terreni posseduti da privati. Si possono proporre incentivi ai privati: se pianti alberi ai margini del tuo campo (e lì basta che uno faccia crescere le specie selvatiche di alberi pulendo il terreno dalle erbacce, non occorre spendere soldi) allora ti do questo incentivo. Ripeto: lo spazio sprecato ai margini dell colture, che accoglierebbe alberi è enorme! In aggiunta molti parchi, come quello della Vettabbia o Rogoredo-Porto di mare, hanno troppi spazi vuoti, sono semideserti, ci vogliono invece zone di bosco vero e dunque questi parchi ancora aspettano un vero serio e massiccio rimboschimento che veda zone di vero e proprio bosco. Inoltre, facendo l'esempio della zona intorno a parco della Vettabbia,gli alberi sono assaliti dalle edere rampicanti che li uccidono. Sono alberi centenari che vanno salvati, inutile spendere soldi per un nuovo albero se poi si fanno morire quelli centenari.
- +Dal puto di vista dell'estetica bisognerebbe anche risolvere il problema degli enormi tralicci della luce elettrica che deturpano il paesaggio nella zona sud . Occorre interrarli o fare interventi per diminuire l'impatto visivo.
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