PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
Questa osservazione per la proposta Azione 1.2.2 Implementazione di un sistema modellistico per la qualità dell’aria a supporto delle decisioni è in fase di valutazione.
Modifica a "Azione 1.2.2 Implementazione di un sistema modellistico per la qualità dell’aria a supporto delle decisioni"
Riferimento: MD-PROP-2021-02-435
Testo
Originale
-FINALITÀ-Un sistema modellistico di rappresentazione spaziale dell’inquinamento atmosferico offrirà un quadro complessivo della qualità dell’aria per l’intero territorio comunale, compresi i punti in cui non sono presenti sensori per il monitoraggio (v. Azione 1.2.1). Il sistema farà uso di tutti i dati di inquinamento atmosferico rilevati da operatori terzi a vario titolo interessati, purché abbiano determinate caratteristiche minime e tenendo conto dell’affidabilità dei diversi tipi di sensori utilizzati. Il sistema consentirà di uniformare tutti i dati (di diversa qualità e affidabilità) grazie a criteri oggettivi e trasparenti, rendendoli disponibili al pubblico.--DESCRIZIONE-Un sistema modellistico per la qualità dell’aria rappresenterà l’inquinamento atmosferico sull’intera città, arrivando a simulare l’inquinamento per ogni singola strada tenendo conto della sua struttura urbanistica. Integrerà le misure di concentrazione rilevate dall’Amministrazione pubblica o da terzi, restituendo una mappatura spaziale e temporale sull’intero territorio milanese. Questa rappresentazione della qualità dell’aria su scala urbana indicherà le zone in cui è più urgente proteggere la popolazione dall’esposizione agli inquinanti. Sarà così uno strumento di sostegno alle decisioni e di valutazione dell’efficacia delle politiche locali per la qualità dell’aria.
Osservazione
- +PER CONTO DI ACI MILANO IN QUALITA’ DI SEGRETARIO DELLA COMMISSIONE MOBILITA’ DELL’ENTE
- +In merito al difficile controllo del particolato, le azioni puntano alla sua riduzione complessiva (-40% scenario di riferimento e -60% scenario di piano). Non c’è evidenza però se nel delineare gli scenari si è tenuto adeguatamente conto della componente secondaria del PM10 e del PM2.5, presente in larga misura proprio nei periodi più critici. Una preziosa indicazione sul ruolo della formazione secondaria arriva dall’indesiderata sperimentazione offerta dal lockdown nell’anno 2020: a fronte di una pur forte riduzione degli ossidi di azoto (≈40%), si registra una modesta riduzione del PM10 (≈ 15-19%, con ancora 90 giorni di superamento del limite rispetto ai 72 giorni del 2019). Il particolato infatti si riduce di poco perché mantiene ancora una componente secondaria molto elevata (dati ARPAL), che la pur importante riduzione di ossidi di azoto non riesce a controllare in modo significativo.
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