PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
Questa osservazione per la proposta Obiettivo 3.4 Una nuova produzione di energia termica è in fase di valutazione.
Modifica a "Obiettivo 3.4 Una nuova produzione di energia termica"
Riferimento: MD-PROP-2021-02-491
Testo
Originale
-Il 35%, delle emissioni di CO2 prodotte a Milano è legato a usi energetici per il riscaldamento degli edifici e la produzione di acqua calda sanitaria.-È prioritario, quindi, definire un programma di decarbonizzazione graduale dell’energia termica, a favore di risorse rinnovabili e calore di recupero, contestualmente allo sviluppo delle infrastrutture di rete (gas, elettrica, teleriscaldamento) e alla riqualificazione diffusa degli impianti, con benefici sia ambientali, sia economici per tutto il territorio.-Il programma terrà conto delle fonti e delle tecnologie disponibili, dello stato attuale e dello sviluppo potenziale delle reti, delle caratteristiche dell’utenza (sia nel parco edilizio esistente, sia nei nuovi insediamenti).-Nel contesto della transizione energetica della città, richiederà particolare attenzione lo sviluppo del teleriscaldamento alimentato da fonti rinnovabili o energia di recupero (ossia il teleriscaldamento di 4ª generazione, “TLR4G”, che ha impatto positivo sia sulle emissioni di CO2 sia sull’inquinamento atmosferico). Questa soluzione consentirebbe anche di operare il raffrescamento, efficientemente e al di fuori del centro abitato (teleriscaldamento e teleraffrescamento), generando vantaggi per il contenimento dell’effetto “isola di calore” dovuto alle emissioni termiche degli impianti di condizionamento. In via sperimentale, uno studio di fattibilità di applicazione del TLR4G interesserà gli edifici residenziali pubblici comunali.--In linea con il principio di transizione ambientale, un intervento specifico sosterrà le fasce di popolazione che, per una situazione di disagio socioeconomico, non riescono a sostenere i costi di manutenzione ordinaria degli impianti termici, con effetti negativi sia per l’efficienza energetica, sia per la sicurezza.
Osservazione
- +In considerazione delle osservazioni riportate per l’Ambito 3, si propone innanzitutto di modificare il titolo di questo Obiettivo 3.4, da “Una nuova produzione di energia termica” a “Un nuovo utilizzo dell’energia termica”, allo scopo di:
- +• ricomprendere in questo obiettivo anche lo smaltimento del calore estivo interno agli edifici, realizzabile mediante la stessa tecnologia usata per il riscaldamento invernale (scambiatori di calore, pompe di calore, pannelli radianti, ecc.);
- +• evidenziare che l’azzeramento delle emissioni di inquinanti e di CO2, originati dal riscaldamento degli edifici, non si realizza mediante “una nuova produzione energia termica”, ma usando il calore naturale presente nel sottosuolo (geotermia a bassa entalpia);
- +• sottolineare il ruolo delle pompe di calore, che non “producono energia termica” ma trasferiscono calore da una temperatura più bassa a una più alta (per il riscaldamento invernale) oppure agevolano il trasferimento naturale di calore da una temperatura più alta a quella più bassa del sottosuolo (nel periodo estivo).
- +Le azioni finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo vanno pertanto estese considerando che:
- +• le fonti di calore (“cascami termici, pozzi di rilancio per il contenimento della falda, potenziale produzione da solare termico”) citate in riferimento all’Azione 3.4.2 (“Progetti-pilota per lo sviluppo del Teleriscaldamento di quarta generazione”) non sono completamente pianificabili in quanto sono costituite da residui di processo oppure interferiscono con la produzione di elettricità mediante fotovoltaico;
- +• il calore naturale del sottosuolo (con o senza prelievo di acqua dalla falda) rappresenta l’unica risorsa virtualmente illimitata, utilizzabile senza vincoli ai fini dello Scenario di Piano 2050;
- +• l’utilizzo del sottosuolo come fonte/pozzo per il prelievo/smaltimento del calore può avvenire anche con lo scambio del solo calore (sonde geotermiche), con modalità meno invasive di quelle con prelievo di acqua dalla falda, per la quale dovrebbero essere, in ogni caso, valutati i limiti sia nella sostenibilità ambientale della estrazione dal sottosuolo sia nello smaltimento in superficie dell'acqua estratta.
- +In relazione alla possibilità di scambiare calore con il sottosuolo senza prelievo di acqua dalla falda è necessario inoltre:
- +• valutare quantitativamente il calore da estrarre dal sottosuolo per la copertura dell’intero fabbisogno dello Scenario di Piano 2050;
- +• chiarire il significato (e gli eventuali limiti) di operare “efficientemente e al di fuori del centro abitato” riscaldamento e raffrescamento, considerando la possibilità di installare sonde geotermiche anche nel sottosuolo di zone del centro abitato (ad esempio in tratti di vie pubbliche libere da sottoservizi, parcheggi di autoveicoli, zone di parchi pubblici prive di vegetazione le cui radici potrebbe essere danneggiate), che alimenterebbero le pompe di calore degli edifici più prossimi senza dispersioni di calore lungo il percorso;
- +• dimensionare conseguentemente i consumi di energia elettrica richiesta per il pompaggio del calore alla temperatura di servizio.
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