PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
III d) Focus sulle azioni di riduzione dell’impronta carbonica
Per quantificare la riduzione delle emissioni di CO2 e l’efficacia delle azioni, il Piano Aria e Clima attuale considera le emissioni correlate agli usi energetici del territorio comunale; ovvero correlate ad attività la cui sorgente di emissioni è situata entro il territorio comunale, oppure a consumi, interni a questo territorio, di vettori energetici generati al di fuori di esso: prevalentemente elettricità, nel caso di Milano. (Per approfondimenti relativi all’approccio metodologico, v. il capitolo dedicato all’interno dell’appendice di Relazione tecnica mitigazione).
Vi è però un ulteriore impatto indiretto, quanto alle emissioni climalteranti, correlato alle attività che si svolgono sul territorio comunale, ed è quello derivante dal consumo di beni prodotti all’esterno. Per valutarlo occorre effettuare un’analisi del ciclo di vita (LCA) di beni e prodotti: produzione, trasporto, utilizzo,
2017, secondo le quantificazioni riportate al cap. I, paragrafo a.3.1. Questa valutazione ha adottato criteri specifici, meglio dettagliati nell’allegato tecnico Mitigazione, che hanno consentito di stimare l’andamento complessivo delle emissioni di CO2eq nello Scenario di Piano al 2030 e 2050, includendo anche l’effetto delle azioni locali e sovralocali.
A oggi non abbiamo effettuato una valutazione complessiva delle emissioni indirette correlate alle attività del territorio comunale, concentrando piuttosto l’attenzione su alcuni ambiti particolarmente interessanti per la possibilità di attuare a breve termine azioni di mitigazione (alcune azioni sono già in corso e l’Amministrazione intende estenderne la portata).
In particolare, l’analisi ha identificato questi ambiti:
→ acquisti della Pubblica Amministrazione
→ filiera agroalimentare
→ ristorazione e accoglienza alberghiera
→ organizzazione di eventi
→ gestione dei rifiuti
→ progetti specifici che rientrano nell’ambito dell’economia circolare.
Economia circolare
Acquisti della P.A. | Organizzazione eventi
Filiera agroalimentare | Ristorazione e accoglienza alberghiera| Gestione rifiuti
Sintetizziamo di seguito, per ciascun ambito, le iniziative previste dal Piano. Alcuni esempi di azioni già in corso sono riportati nell’Allegato 4 della Relazione tecnica mitigazione.
Economia circolare
L’Amministrazione Comunale ha già avviato molti progetti per ridurre l’impatto ambientale delle attività che avvengono sul proprio territorio, ispirati al principio dell’economia circolare.
Il Piano Aria e Clima potrà estendere le iniziative già in corso negli ambiti della filiera agroalimentare, della moda e design, del servizio idrico integrato, della gestione dei rifiuti nonché sviluppare progetti in nuovi ambiti: le costruzioni e la logistica. Si potrà ridurre al minimo l’impatto degli imballaggi utilizzati nella ristorazione a domicilio e l’e-commerce, favorendo l’uso di prodotti riutilizzabili (v. Azione 1.7.1 “Dotare l’Amministrazione di un piano per l’economia circolare”).
Acquisti della Pubblica Amministrazione
Il Piano prevede di estendere i criteri ambientali oggi applicati ad alcune categorie merceologiche a tutti gli acquisti del Comune e delle partecipate. Si adotteranno dove possibile i Criteri Ambientali Minimi* (CAM) di legge, estendendoli criteri ai settori oggi non coperti dalla normativa, con ogni necessario adattamento e riformulazione (v. Azione 1.7.4 “Programma per l’applicazione di criteri ‘green’ a tutti gli acquisti del Comune e delle Partecipate”).
Organizzazione di eventi
Il Piano prevede di estendere a tutti gli eventi organizzati a Milano dei criteri oggi adottati in via sperimentale per le iniziative della ”Estate Sforzesca” e del programma estivo della Fabbrica del Vapore** (v. Azione 1.7.5 “Introduzione di criteri ‘green’ per tutti gli eventi pubblici o privati organizzati a Milano”.
Filiera agroalimentare
Il Piano Aria e Clima si propone di potenziare alcuni filoni di attività già avviati con la Food Policy. La Food Policy introdotta
* I Criteri Ambientali Minimi sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. In Italia, l’attuazione dei CAM è normata dall’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, dall’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.Lgs. 56/2017)
** Delibera 1248 del 26/7/19 “Linee-guida per l’indicazione in via sperimentale di criteri di sostenibilità da rispettare nell’organizzazione di eventi in spazi comunali o patrocinati dal Comune di Milano”
dal Comune di Milano in concomitanza con Expo 2015 formula le politiche per l’alimentazione della città. Ha portato a realizzare numerose iniziative rivolte sia ai produttori (settore agricolo e zootecnico, ristorazione scolastica), sia ai cittadini (educazione alimentare, riduzione degli sprechi). Si vedano per questo le azioni 1.7.3 per la “Riduzione della produzione di rifiuti, dello spreco alimentare e del minor consumo delle materie prime” e 1.5.2 “Promozione di tecniche agricole e zootecniche sostenibili per la qualità dell’aria e del clima”.
Ristorazione e accoglienza alberghiera
Per il settore della ristorazione e dell’accoglienza alberghiera il Piano propone di adottare in via sperimentale un sistema di etichettatura sviluppato a partire dalla “multietichetta eLabel!”. La multietichetta eLabel!, ideata da Kyoto Club, è uno standard che qualifica l’eccellenza ambientale di un prodotto o servizio. Una collaborazione con AMSA ha permesso di creare un’etichetta specifica per i servizi di ristorazione, dedicata in particolare alla prevenzione e gestione dei rifiuti (v. Azione 1.7.6 “Progetto-pilota per lo sviluppo di una multietichetta ambientale e sociale per operatori del settore HoReCa di Milano”).
Gestione dei rifiuti
Il tema dei rifiuti è trasversale a diversi ambiti: ogni iniziativa settoriale che incide sull’approvvigionamento e smaltimento di beni comporta un impatto sulla gestione dei rifiuti (p.es. esempio Food Policy, eventi green ecc.).
Il Piano affronta questo tema con l’Azione 1.7.2 “Azioni per la riduzione della produzione di rifiuti e dello spreco alimentare e per il minor consumo delle materie prime”.
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