PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
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This amendment for the proposal III b) Effetti sulle emissioni di CO₂
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Amendment to "III b) Effetti sulle emissioni di CO₂"
Reference: MD-PROP-2021-01-327
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-Scenario di Piano 2030-Lo Scenario di Piano al 2030 deriva dall’effetto delle azioni del Piano, che si aggiunge agli effetti previsti nello Scenario Business As Usual 2030 e nello Scenario di Riferimento 2030.--Per la mitigazione delle emissioni di CO2, le azioni del Piano che hanno un effetto positivo per ciascuno dei settori considerati negli scenari sono:--→ nel settore civile, le azioni di efficientamento del patrimonio edilizio (pubblico o privato) e l’adozione di sistemi di produzione di energia termica senza combustibili fossili, con la pianificazione di un percorso di decarbonizzazione degli usi termici della città e l’attivazione di strumenti di sostegno adeguati (Ambito 3: Milano a Energia Positiva, e Ambito 1: Milano Sana e Inclusiva)-→ nel settore terziario e produttivo, le azioni di efficientamento degli usi elettrici del terziario e produzione di energia da fonti rinnovabili, favorendo l’installazione di impianti di produzione locali grazie alla diffusione delle comunità energetiche rinnovabili (Ambito 3: Milano a Energia Positiva)-→ nei trasporti, le azioni di riprogettazione della mobilità per ridurre in modo significativo entro il 2030 le percorrenze urbane delle auto private, favorendo al contempo la diffusione graduale di veicoli elettrici per la mobilità residua e di soluzioni di mobilità sostenibile (Ambito 2: Milano Connessa e Accessibile).--Un grafico (fig. 62) illustra l’effetto cumulato dello Scenario di Riferimento 2030 con le azioni di piano (tenendo conto degli effetti dell’azione locale). La riduzione complessiva di CO2 dello Scenario di Piano 2030 è 3.436 kt/anno (2.236 kt/ anno ottenuti dallo Scenario di Riferimento 2030 e 1.200 dalle azioni di piano), pari al -46% circa rispetto al 2005. Lo Scenario 2030 rispetta dunque l’obiettivo dell’Amministrazione Comunale di ridurre le emissioni di CO2 del 45% o più entro il 2030.-VEDI PRIMA IMMAGINE ALLEGATA (Figura62)--Un secondo grafico (fig. 63) confronta l’inventario delle emissioni di CO2 per il 2005, 2013, 2015, 2017 con l’inventario dello Scenario Business As Usual al 2030, il valore-target al 2030, lo Scenario di Riferimento 2030 e l’inventario dello Scenario di Piano 2030.-VEDI SECONDA IMMAGINE ALLEGATA (Figura63)--Anche qui, gli inventari tengono conto degli effetti dell’azione locale.--Un’analisi per settore, che confronta le emissioni del 2005 con lo Scenario di Piano 2030, mostra che le maggiori riduzioni riguardano il settore trasporti (-70%); segue il civile (-42%), infine il terziario e produttivo (-39%).--Un’analisi per vettore energetico che confronta il 2005 con lo Scenario di Piano 2030 mostra:--→ emissioni di gasolio per riscaldamento eliminate-→ emissioni di gasolio e benzina per trasporti ridotte in modo molto consistente (-70% circa)-→ emissioni per usi elettrici ridotte in modo significativo (-36%); la quota da fonte rinnovabile corrisponde al 28% dei consumi elettrici complessivi previsti nello scenario-→ emissioni di gas naturale a uso riscaldamento ridotte in modo significativo (-31%), mentre aumentano in misura molto significativa (quintuplicano) quelle per il teleriscaldamento.--Osserviamo, in un terzo grafico (fig. 64), l’evoluzione delle emissioni nello Scenario di Piano 2030 tenendo conto anche del quadro sovralocale. L’analisi qui assume lo stesso fattore di emissione dell’elettricità, e la stessa copertura di gasolio e di benzina con biocarburanti (rispettivamente 9% e 10%), dello Scenario di Riferimento*. La riduzione addizionale dovuta all’azione sovralocale, 1.450 kton circa di CO2, consente un calo complessivo del 65%.-Ciò risponde alla raccomandazione del C40 di obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione già entro il 2030.-VEDI TERZA IMMAGINE ALLEGATA (Figura64)--Un quarto grafico (fig. 65) confronta le emissioni con il valore-target per il 2030 del Piano Aria e Clima (-60% rispetto al 2005, considerando l’effetto di azioni locali e sovralocali) e con gli scenari Business As Usual e di Riferimento.-VEDI QUARTA IMMAGINE ALLEGATA (Figura65)--Scenario di Piano 2050-Lo Scenario di Piano al 2030 consente di formulare un’ipotesi di linee d’azione di lungo periodo, con un quadro preliminare delle emissioni al 2050, in funzione dell’obiettivo di decarbonizzazione al 2050.--Le linee d’azione sono:--→ incremento del tasso annuale di riqualificazione profonda degli edifici (3% o più) e contestuale conversione degli impianti termici a gas con pompe di calore elettriche-→ adozione di vettori energetici rinnovabili negli impianti che alimentano il teleriscaldamento cittadino-→ distribuzione nella rete gas di un blend gas-idrogeno e parziale sostituzione del gas di origine fossile con gas da fonti rinnovabili (“power-to-gas”)-→ incremento della copertura di energia elettrica da impianti di generazione a fonti rinnovabili-→ rafforzamento delle misure per la mobilità sostenibile e incremento della conversione a vettore elettrico dei veicoli privati.--Le linee d’azione sono state elaborate solo al fine di costruire uno scenario preliminare di decarbonizzazione al 2050; lo scenario non ha oggi alcun significato cogente. L’effettivo scenario di decarbonizzazione deriverà dal lavoro di pianificazione identificato nelle azioni stesse del Piano Aria e Clima e potrà essere meglio definito solo nei prossimi anni.--Il grafico in figura 66 confronta tra gli inventari delle emissioni 2005, 2017, 2030 e 2050, includendo anche lo Scenario di Piano 2050 (per semplificare la lettura, il grafico non rappresenta gli inventari al 2013 e al 2015). Gli inventari tengono conto del solo contributo dell’azione locale. Un’esposi- zione dei consumi energetici negli scenari Business As Usual, di Riferimento e di Piano si trova nell’Appendice 1 della Relazione Tecnica Mitigazione-VEDI QUINTA IMMAGINE ALLEGATA (Figura66)--Nello Scenario di Piano 2050, il settore civile e terziario-produttivo riducono le emissioni rispetto al 2005 (-70%); i trasporti vedono un leggero incremento (per l’aumento del numero di veicoli derivante dall’aumento di popolazione).--Le emissioni da gas naturale per riscaldamento si riducono fino a -80% al 2050 (perlopiù per contenimento dei fabbisogni termici degli edifici, grazie alla riqualificazione edilizia). Sebbene i consumi elettrici al 2050 aumentino (per la diffusione delle pompe di calore elettriche e la mobilità elettrica), la maggiore produzione elettrica da fonti rinnovabili consente di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 in confronto a quanto riscontrato nello Scenario di Piano 2030 (da -36% nel 2030 a 62% al 2050, rispetto al valore di emissioni al 2005).--Il grafico in figura 67 illustra l’evoluzione delle emissioni nello Scenario di Piano (2030-2050) tenendo conto del quadro sovralocale. Assume lo stesso fattore di emissione dell’elettricità, e la stessa copertura di gasolio e di benzina con biocarburanti (rispettivamente 9% e 10%), dello Scenario di Piano 2030 (fattore di emissione 0,1597 tCO2/MWh, rispetto al valore 0,468 tCO2/MWh del 2005).-VEDI SESTA IMMAGINE ALLEGATA (Figura67)--Il grafico confronta le emissioni col valore-target più ambizioso di riduzione C40 per il 2030 (-60% rispetto al 2050) e con il valore-target di decarbonizzazione per il 2050 (-100%).--Lo Scenario di Piano rispetta l’obiettivo al 2030. Al 2050, la riduzione di emissioni di CO2 rispetto al 2005 non consentirebbe, sulla base delle ipotesi correnti di linee d’azione di lungo periodo, di raggiungere il -100% di riduzione.--Non è oggi possibile prevedere i risultati al 2050 delle politiche di transizione energetica a livello nazionale ed europeo e dell’evoluzione tecnologica (p. es. elettrificazione, uso dell’idrogeno). Perché la città di Milano possa rispettare l’obiettivo di città carbon neutral, entro il 2030 si dovranno rivedere le linee di azione del Piano Aria e Clima alla luce delle nuove normative settoriali, dell’innovazione tecnologica e del mercato. Per le emissioni residue di CO2 si valuterà inoltre l’opportunità di ricorrere ad altre forme di mitigazione, tra cui meccanismi di carbon offsetting (con il finanziamento di riduzioni al di fuori del perimetro comunale).
Additions
- +Il carbon offsetting non è un'azione di mitigazione ma di compensazione! Non è la stessa cosa!
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