PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
IV d) Fonti di finanziamento complementari
Per implementare le azioni di piano, sono indispensabili fonti di finanziamento complementari a quelle comunali. La raccolta dei fondi è una sfida tanto più gravosa in quanto il budget comunale, come quelli delle amministrazioni sovracomunali, fa fronte oggi alla crisi generata dall’emergenza sanitaria, con la sua maggiore domanda di assistenza alle persone in difficoltà e di investimento in infrastrutture che garantiscano servizi adeguati ai bisogni dei cittadini.
Per l’attuazione del Piano, l’attenzione è rivolta all’ottenimento di fondi e all’accesso a programmi di origine comunitaria, statale e regionale destinabili ad azioni di qualità dell’aria e prevenzione dei cambiamenti climatici, con la promozione di nuovi schemi di finanziamento e un approccio più flessibile che faciliti gli investimenti privati.
Tra le possibili fonti, spiccano i fondi strutturali e di investi- mento dell’Unione Europea (SIE).
I cinque obiettivi strategici della Regione Lombardia per l’utilizzo dei Fondi Strutturali Europei per il 2021-2027 (Documento di Indirizzo Strategico per la Politica di Coesione 2021-2027) incidono direttamente sulle linee di azione comprese nel Piano, poiché promuovono una trasformazione economica intelligente e innovativa, la transizione verso un’energia più pulita ed equa, investimenti “verdi” e “blu”, l’economia circolare, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione e prevenzione dei rischi, il potenziamento della mobilità e connettività regionale, i diritti sociali e lo sviluppo sostenibile e integrato delle aree urbane mediante iniziative locali.
In aggiunta ai Fondi Strutturali, i principali finanziamenti europei potenzialmente disponibili in tema di inquinamento
atmosferico e cambiamenti climatici fanno capo ai seguenti programmi:
→ il programma-quadro Horizon Europe 2021-2027 finanzia progetti di ricerca innovativi, per lo sviluppo di progetti inerenti le questioni climatiche e con un impatto positivo sulla comunità locale. I finanziamenti coprono fino al 100% dei costi diretti sostenuti dalle Pubbliche Amministra- zioni. Il Comune di Milano ha già avviato progetti come CLEVER Cities, NRG2peers, Safety4Rails, Sharing Cities, Food Trails finanziati dal precedente programma Horizon 2020, comprendente anche le attività dell’European Insti- tute of Innovation & Technology (EIT), creato dall’Unione Europea per rafforzare le proprie capacità di innovazione. L’EIT finanzia iniziative tematiche denominate Knowledge and Innovation Communities (KIC); Milano, in particolare, partecipa alle iniziative Climate-KIC e KIC Urban Mobility
→ il programma LIFE (2021-2027) finanzia progetti innovativi in due ambiti di intervento, l’ambiente e il clima, per la mitigazione dei cambiamenti climatici, il sostegno alla transizione verso l’energia pulita mediante l’efficienza energetica e una maggiore quota di energie rinnovabili, l’economia circolare. Prevede co-finanziamenti fino al 60% dei costi. Il Comune utilizza già fondi LIFE per progetti come LIFE VEG-GAP e LIFE Prepair
→ il Meccanismo per Collegare l’Europa (CEF), nella sua tripartizione CEF Energy, CEF Telecom e CEF Transport, è un programma che finanzia infrastrutture per una mobilità sicura, pulita e connessa e sostiene la transizione all’energia pulita favorendo l’interconnessione dei sistemi energetici.
Il suo meccanismo richiede un co-finanziamento da parte delle amministrazioni locali; si devono quindi prevedere anche altre fonti di contributo economico
→ i Fondi di Cooperazione Territoriale (ETC, più noti come Interreg), finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sovvenzionano progetti di cooperazione tra paesi confinanti, transnazionali o interregionali (Interreg A, B e C), inerenti anche le questioni climatiche
→ altre iniziative comunitarie come il JPI Urban Europe, un fondo per progetti di resilienza ambientale urbana; Azioni Urbane Innovative (UIA), per processi partecipativi che sperimentino soluzioni innovative alle principali sfide urbane; URBACT, che promuove la formazione di reti di città per lo scambio e l’apprendimento in relazione a sfide urbane comuni.
Ai fondi SIE e ai programmi comunitari di finanziamento si affiancano altri strumenti finanziari europei per i progetti di contrasto ai cambiamenti climatici: il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), gestito dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per sostenere l’investimento in settori chiave come le infrastrutture, l’efficienza energetica ed energia rinnovabile, la ricerca e innovazione, l’ambiente, l’agricoltura, la tecnologia digitale; il Natural Capital Financing Facility (NCFF), che fornisce prestiti e sovvenzioni a progetti che contribuiscono a raggiungere gli obiettivi dell’Unione Europea in materia di biodiversità e azione per il clima, p.es. tetti verdi o strutture anti-inondazione basate sugli ecosistemi.
Come già premesso, occorre anche promuovere e incanalare l’investimento privato verso gli obiettivi del Piano, facilitando l’ingresso di Milano nei meccanismi di finanziamento relativi ai settori del cambiamento climatico e delle energie rinnovabili, a partire dai contratti di rendimento energetico (EPC). Altri strumenti che favoriscono l’efficientamento energetico degli edifici privati sono il finanziamento in bolletta, che libera risorse per interventi attraverso le aziende di fornitura dei servizi; gli strumenti di debito come green bond, climate bond, resilience bond e catastrophe bond, che consentono ad aziende private ed enti pubblici di raccogliere sul mercato fondi per progetti di sostenibilità; gli strumenti di equity e revolving fund, in particolare i “Green Revolving Fund”.
Per la prevenzione dei rischi legati al clima, il settore assicurativo può certamente svolgere un importante ruolo complementare agli sforzi di riduzione dei danni, anche attraverso un’attività di comunicazione del rischio rivolta alle aziende private.
Un’altra modalità di finanziamento di azioni meno redditizie (quindi con minore accesso a finanziamenti privati), come le misure per la qualità dell’aria e l’adattamento, è l’inserimento delle misure negli strumenti regolatori e di pianificazione dell’Amministrazione comunale. Le misure regolamentari possono a loro volta essere sostenute da forme incentivanti, p.es. bandi di assegnazione di contributi economici, o da strumenti di raccolta di fondi. L’art. 10 delle Norme di Attuazione del Piano delle Regole contenuto nel Piano di Governo del Territorio (PGT) milanese prevede già un sistema di compensazione dei progetti di sviluppo urbano che, se non raggiungono i livelli minimi stabiliti dal PGT, sono monetizzati a favore di inter- venti di forestazione e depavimentazione. Con l’azione 3.3.2 il Piano Aria e Clima amplia la possibilità di uso dei proventi della monetizzazione per un Fondo che finanzi una gamma più vasta di progetti d’interesse pubblico (attraendo quindi finanziamenti ulteriori), p.es. di riqualificazione edilizia, produzione di energia rinnovabile, forestazione urbana, teleriscaldamento di 4ª generazione, mobilità sostenibile. Il Piano prevede per questo (azione 1.6) anche uno studio di fattibilità per un Fondo per la Qualità dell’Aria alimentato da investimenti pubblici o privati, per misure per la qualità dell’aria che non beneficino di altri finanziamenti.
Un’ultima forma di finanziamento è legata alla partecipazione dei cittadini, coinvolti sotto diverse forme: comunità energetiche (azione 3.5.2), crowdfunding, iniziative di “bilancio partecipativo” o strumenti online che favoriscono il coinvolgimento civico.
È prevedibile che nei prossimi anni saranno sviluppate ulteriori opportunità di finanziamento delle azioni di piano, con
il finanziamento diretto di progetti o attraverso meccanismi di finanziamento indiretto. L’individuazione e attivazione
degli strumenti di finanziamento è un percorso dinamico che accompagnerà l’attuazione del Piano in tutta la sua durata.
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