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25/02/2021 18:59
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25/02/2021 18:56
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Obiettivo 2.1 Riduzione netta della mobilità personale motorizzata a uso privato
Le tempistiche sono assolutamente da rivedere. Milano deve divenire città ciclopedonale al più tardi al 2025, e la riduzione significativa della mobilità personale motorizzata privata deve avvenire al massimo entro lo stesso anno (2025). Le regole che caratterizzano Area B devono essere necessariamente rimodulate (non trattandosi di una mera eventualità) ed occorre accelerare i tempi per i divieti di circolazione dei veicoli al suo interno, nonché ridurre il numero di deroghe/esenzioni. La sicurezza dei pedoni e di coloro che utilizzano mezzi di mobilità attiva deve essere messa al primo posto, obiettivo che può essere raggiunto solo chiudendo progressivamente le strade alla circolazione e alla sosta dei veicoli e limitandone la velocità (si veda commento a Azione 2.1.1).
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25/02/2021 18:51
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Azione 2.1.3 Accordi con Enti sovracomunali per il miglioramento del trasporto gravitante su Milano...
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Le tempistiche prospettate per l’implementazione dell’azione in oggetto sono troppo lunghe soprattutto se si considera che il prossimo periodo sarà cruciale per la pianificazione dei progetti finanziabili con il PNRR che, dovrà avere fra le proprie priorità, la riduzione dei problemi ambientali dell’area di Milano. Considerato che (pag. 31 del Piano) il trasporto su strada costituisce di gran lunga il settore che contribuisce maggiormente alle emissioni di PM10, PM2.5 e NOx (dati INEMAR–ARPA Lombardia 2017) l’effettivo raggiungimento dell’obiettivo di rispettare, entro il 2023 (come da nostra proposta), i valori-limite delle concentrazioni degli inquinanti ex Direttiva 50/2008/CE implica di fornire al più presto immediatamente efficaci alternative alla mobilità privata. Pur comprendendo la complessità, si sottolinea che la mancanza di tempestività di queste e delle restanti azioni di piano sulla mobilità possono da un lato comportare la perdita di finanziamenti in base al PNRR e dall’altro porsi certamente in contrasto con la normativa della Direttiva 2008/50/CE che impone piani che consentano di attivare misure che ottengano il rientro degli inquinanti nei limiti di legge nel più breve termine. Così per la stipula di accordi per l’integrazione del TPL su scala metropolitana e per il miglioramento del trasporto ferroviario su scala regionale ...“entro il 2024”, e che nel ...2025 vengano individuate (e non attuate!) le politiche per il rafforzamento delle aree di sosta e interscambio e implementate politiche di car pooling metropolitano. Queste tempistiche devono essere riviste per essere più ambiziose e contenere nel piano già obiettivi e quantificazioni (-% sosta su strada…-% persone usano l’auto..).. E’ necessario altresì un piano di potenziamento dell’attivazione di punti di ricarica elettrica anche ultraveloci per la mobilità elettrica merci, privata in sharing e aziendale. Relativamente al TPL sarebbe utile estendere gli orari mattutini e notturni favorendo così l’abbandono della mobilità privata per i lavoratori pendolari e aumentare le corse notturne garantendo anche in orari serali una frequenza che eviti l’uso dell’auto e sicurezza dei passeggeri, che sovente di notte hanno paura di trovarsi in situazioni di pericolo per l’incolumità personale. Si deve evitare di favorire l’approdo dei pendolari con mezzi privati in città e quindi è quindi assume urgenza la realizzazione di parcheggi di interscambio per chi non può arrivare con i mezzi pubblici. A tal fine, è necessario fare si che questo non sia causa di ulteriore consumo di suolo ma che viceversa si utilizzino edifici/spazi già esistenti . Urgente è poi l’attivazione di ampie bicistazioni in corrispondenza con i principali nodi ferroviari integrati con sistemi di sharing moto, bici e micromobilità.
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25/02/2021 18:50
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Obiettivo 3.3 Riqualificazione del patrimonio edilizio privato
A NOME DI: FRIDAYS FOR FUTURE MILANO EXTINCTION REBELLION MILANO 6000 SARDINE MILANO ASSOCIAZIONE LAUDATO SI' COMITATO COORDINAMENTO TORRENTE SEVESO CASA DELLE DONNE MILANO Se da un lato vi sono degli obiettivi chiari per l’edilizia pubblica, dall’altro non sono indicati obiettivi per l’edilizia privata, che tuttavia rappresenta la parte principale del parco immobiliare milanese. Vengono solo indicate della azioni per quanto riguarda le "grandi proprietà". Mancano delle azioni per la maggioranza degli edifici condominiali con proprietà diffusa. Chiediamo che il Comune dichiari degli obiettivi altrettanto chiari per la decarbonizzazione degli edifici privati ed indichi con chiarezza come intende raggiungerli e quali risorse saranno rese disponibili.
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25/02/2021 18:47
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Azione 3.2.1 Piano di riqualificazione del patrimonio edilizio del Comune di Milano
A NOME DI: FRIDAYS FOR FUTURE MILANO EXTINCTION REBELLION MILANO 6000 SARDINE MILANO ASSOCIAZIONE LAUDATO SI' COMITATO COORDINAMENTO TORRENTE SEVESO CASA DELLE DONNE MILANO Questo è l’ambito con la maggiore dotazione di fondi. Il valore economico complessivo del PAC viene stimato in circa € 2,208 miliardi per il periodo 2020-2030. Di questo totale circa il 98,5% sarà destinato alla riqualificazione degli edifici pubblici. In questo caso, il PAC indica un obiettivo chiaro ed osservabile: la decarbonizzazione del 50% degli edifici entro il 2030 per gli edifici comunali di edilizia popolare (ERP), ed entro il 2040 per i restanti edifici comunali (NON-ERP). Tuttavia, rileviamo un’incoerenza tra gli obiettivi del PAC e le azioni che l’amministrazione intende intraprendere per raggiungerli: come può il Comune dimezzare le emissioni entro il 2030 se ha in programma di raggiungere il dimezzamento delle emissioni derivanti dai propri edifici solo nel 2040? Chiediamo inoltre che le risorse pubbliche previste siano impiegate per orientare più incisivamente la transizione ecologica attraverso la selezione di imprese, nell’edilizia così come nella produzione e distribuzione di energia e nel settore alimentare, capaci di dimostrare tutta una filiera sostenibile.
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25/02/2021 18:45
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Azione 2.1.2 Pianificazione di azioni di mobilità urbana
A NOME DI: FRIDAYS FOR FUTURE MILANO EXTINCTION REBELLION MILANO 6000 SARDINE MILANO ASSOCIAZIONE LAUDATO SI' COMITATO COORDINAMENTO TORRENTE SEVESO CASA DELLE DONNE MILANO Le politiche di governo della mobilità urbana (Azione 2.1.2), saranno definite solo a partire dal 2024, per essere “gradualmente” implementate nel periodo 2025-2030. Anche in questo caso non sono indicati obiettivi specifici di contenimento del traffico privato, di incremento del trasporto pubblico, della mobilità dolce o della micro-mobilità. Non solo, in più capitoli del Piano che riguardano il tema dell’inquinamento dovuto al traffico, si ribadisce l’importanza della transizione energetica verso la sostituzione del motore endotermico verso le motorizzazioni elettriche, ma nessuna azione di incentivo verso i privati viene prospettato. Se si intende “ridurre del 70% le emissioni da gasolio e benzina” (pagg. 107-108), sarà indispensabile un ampliamento della rete di colonnine, una apertura a più operatori, così come la loro segnaletica verticale/orizzontale. Inoltre, mentre altre città in Europa ed Italia investono ingenti risorse nella mobilità ciclabile come elemento centrale della mobilità sostenibile nel PAC non percepiamo lo stessa impegno. Chiediamo che le azioni principali vengano implementate già nel periodo 2021-2026 in modo da garantire con una probabilità elevata (decisamente superiore al 50%) di raggiungere l'obiettivo di qualità dell'aria al 2025. Chiediamo un maggior impegno nella mobilità sostenibile ed, inoltre, che gli obiettivi siano chiari, concreti e verificabili nella loro progressiva implementazione.
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25/02/2021 18:36
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Azione 2.1.2 Pianificazione di azioni di mobilità urbana
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Questa è una delle azioni centrali del piano in termini di riduzione degli spostamenti inquinanti ma sconta le stesse gravi criticità descritte in premessa. Manca infatti la precisa quantificazione degli obiettivi in termini quantitativi e temporali e molte azioni si appalesano già programmate per un tempo eccessivamente lungo. Si pensi che le fasi 2 di attuazione “Prima introduzione delle politiche di governo della mobilità urbana, ed attuazione di interventi minimali di riordino della viabilità e circolazione ad esempio Piazze Tattiche” si colloca entro il 2022 mostrando che non è né certo né chiaro quali interventi minimali potranno essere realizzati ed in quali ambiti della città. Si concorda con il bisogno di introdurre con gradualità alcune misure, ma riteniamo che sia del tutto tardivo ridurre in modo significativo la mobilità privata solo al 2030. Tale obiettivo dovrebbe essere anticipato almeno di 5 anni (2025). Inoltre, le tempistiche indicate per gli interventi - entro il 2030 - sono troppo lunghe, dovendo questi essere intrapresi nel più breve tempo possibile per alleviare subito la salute dei cittadini dal peso dell’inquinamento. E’ infatti fondamentale che nelle politiche di governo che devono vedere la rimodulazione di sosta, PUMS e PGT si preveda che: - l’intera Milano, divenga al più presto (2022) una “città 30” (velocità massima consentita 30 km/h) - come ha già fatto a Bruxelles (https://www.bruxelles.be/bruxelles-zone30) - perché venga favorita la mobilità attiva dei cittadini piuttosto che quella motorizzata e garantita la sicurezza stradale che oggi rappresenta una delle gravi criticità di Milano, riducendo al contempo le concentrazioni degli inquinanti allo scarico. Questa misura potrà trovare ulteriore attuazione con l’utilizzo di telecamere già esistenti o nuove che - con un efficace sistema sanzionatorio - sia idoneo a disincentivare il superamento del limite di velocità. - attivazione della sosta a pagamento ovunque anche per i residenti con target precisi di eliminazione di quote di stalli sosta per ogni anno di piano (5%?) grazie alla eliminazione della sosta selvaggia, la verifica dei veicoli su strada che dispongono invece di box non utilizzati, riconduzione delle linee di sosta entro la legalità (no sosta in curva, no sosta in prossimità delle strisce…) - l’ipotesi di estensione all’uso residenziale degli spazi di sosta pertinenziali delle medie-grandi strutture di vendita nelle ore notturne implica il favorire o addirittura costringere all’uso dell’auto nelle ore diurne - proprio ora che siamo in lockdown con una quota rilevante di cittadini che non si muovono per lavorare è cruciale dare la sensazione di spazio e sicurezza ai cittadini attivando al più presto direttrici aperte alla mobilità privata e chiuse al traffico che possano stimolare la cittadinanza ad una mobilità diversa - si dia esecuzione alla preferenziazione dei mezzi pubblici in tutta la città perché possano offrire più servizio e più efficiente al medesimo costo in modo da offrire accanto alla ciclo-pedonalità un efficace sistema di trasporto pubblico che renda possibile gli spostamenti sia all’interno della città che da e verso l’esterno, incluse le periferie al fine di ridurre le ineguaglianze (vedasi https://www.cittadiniperlaria.org/wp-content/uploads/2020/04/La-Proposta_-la-citt%C3%A0-si-muove-1.pdf) - come evidenziato dal 16° rapporto AudioMob di Isfort, l’incremento della ciclabilità urbana e metropolitana potrebbe consentire di spostare il modello italiano – e la relativa spesa di trasporto - da quello attuale, in cui il TPL compete con la mobilità ciclopedonale sulle brevi distanze, ad uno analogo a quello olandese in cui il TPL completa la mobilità ciclopedonale supportando prevalentemente i bisogni di mobilità che superano i 10 km di distanza. - in tal senso il Comune di Milano deve fare ogni sforzo al fine di accelerare la realizzazione della pianificazione del Biciplan all’interno del PUMS metropolitano che darebbe l’occasione di includere in esso la realizzazione di diffuse SUPERCICLABILI - il cui costo è di circa 1 milione di € e che si realizzano in pochi anni. Queste superciclabili nell’area metropolitana ridurrebbero in maniera drastica il traffico, favorirebbero una mobilità sana determinando un rilevante miglioramento di salute pubblica e conseguente risparmio di spesa
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25/02/2021 18:21
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25/02/2021 18:18
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Obiettivo 1.9 Comunicazione del rischio e gestione resiliente delle emergenze
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Non si può prescindere dall’inserire fra le situazioni emergenziali anche quelle situazioni di elevato superamento dei valori soglia degli inquinanti indicati nella Direttiva 2008/50/CE fornendo alla cittadinanza le opportune informazioni e consigli precauzionali al fine di ridurre i rischi alla salute. A questo riguardo va predisposta al più presto una modalità di comunicare con i cittadini che dia informazioni sui livelli delle concentrazioni della qualità dell’aria in funzione di informazione e sensibilizzazione da realizzarsi con 1) accordi con i giornali che diffondano tramite le pagine locali i dati giornalmente 2) con sistemi digitali e cartellonistica già esistente. Serve inoltre al più presto attivare sistemi di previsione delle situazioni di accumulo degli inquinanti che consentano di anticiparli tramite analisi fisiche e meteorologiche che determinino l’attivazione di azioni preventive che riducano sensibilmente le emissioni per scongiurare l’innalzamento delle concentrazioni. In ordine all’incremento delle temperature e alle emergenze caldo le soluzioni più efficaci in assoluto sono strutturali e sono rappresentate da 1) la tutela del verde esistente sul territorio, perché la nuova piantumazione non può essere equiparata in termini di raffrescamento della temperatura a quella degli alberi già adulti. In questo senso va proibito l’abbattimento di piante e aree boschive urbane che sia ricollegato allo sfruttamento di un’area per nuove edificazioni e, in ogni caso, che non sia giustificato sotto il profilo fitopatologico (cfr. Bassini). Le aree di nuova ristrutturazione pianificate (Cordusio, San Babila e piazza de Agostini) sono simboliche del fatto che il verde diventa a Milano accessorio di arredo ed è privato del tutto del suo valore ecosistemico. Milano deve trovare il modo di superare i problemi delle infrastrutture sotterranee per piantumare alberi che diventino veri elementi di natura e di assorbimento dello stress ambientale in moltissime vie di Milano che oggi sono dei veri forni d’estate. Serve quindi progettare la piantumazione delle piante giuste (non banani o graminacee il cui effetto allergenico è potente ed incrementato dall’inquinamento) in modo diffuso per ridurre il calore e le aree assolate in estate. Vanno poi decementificate aree oggi dedicate alla sosta auto e alla circolazione dei veicoli, come stanno facendo tante città europee, per incrementare il verde nel più breve termine ciò che rappresenta l’unica vera possibile soluzione all’emergenza strutturale del caldo crescente. Annuncio questo fatto nel 2018 dalla Giunta, ma al quale non è stato tenuto fede.
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25/02/2021 18:09
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25/02/2021 18:08
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Azione 1.8.2 Realizzazione di linee-guida per la progettazione degli spazi pubblici e privati
In nome e per conto di Cittadini per l'aria onlus Si preveda in maniera preferenziale la decementificazione e l’utilizzo di strade o porzioni di esse per l’uso di strada dei giochi in favore dei bambini considerando una ratio di ambiti per porzione di territorio cittadino che , in aggiunta ai parchi possa consentire il gioco all’aperto in sicurezza.
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25/02/2021 18:03
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Azione 1.7.5 Introduzione di criteri “green” per tutti gli eventi pubblici o privati organizzati a M...
In nome e per conto di Cittadini per l'aria onlus Tutti i concerti e gli eventi che comportano la somministrazione di bevande nell’ambito della città di Milano dovrebbero avvenire senza utilizzo della plastica monouso, ma favorendo l’utilizzo di bicchieri di plastica rigida riutilizzabili che possono essere comprati e restituiti eventualmente alla conclusione della consumazione ricevendo in restituzione il prezzo. Gli eventi di Moda e di design devono essere organizzati facendo in modo che le aree collegate allo svolgimento delle manifestazioni siano sempre pedonalizzate (fuori salone, settimana della moda, ecc.) e siano offerte agli operatori soluzioni vantaggiose per l’utilizzo di mezzi di trasporto elettrici e l’adesione a sistemi di riduzione della mobilità inquinante per logistica e spostamenti per clienti e pubblico.
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25/02/2021 18:00
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Azione 1.7.1 Dotare l’Amministrazione di un programma d’azione per l’economia circolare
In nome e per conto di Cittadini per l'aria onlus L’azione rivolta all’”acqua plastica” dovrebbe essere modificata evitando l’uso del poliaccoppiato per le gite scolastiche ma educando i bambini all’uso di borracce personali comunque meno impattanti. L’azione rivolta alla plastica pare rivolta a ridurre la paura di usare la plastica e il desiderio comune di ridurre l’utilizzo della plastica in ambiti commerciali ed industriali in pratica “valorizzando le plastiche riciclabili e le bioplastiche”. Questa azione è del tutto in contrasto con la riduzione dell’impatto climatico dato che, delle prime, è noto che solo una minima parte, pure riciclabili, viene di fatto riciclata finendo quindi per contribuire all’accumulo di materiali plastici in natura (anche nell’aria sotto forma di microplastiche) o nell’incenerimento e che, le seconde, sono frutto comunque di un utilizzo del suolo che, invece che produrre cibo, produce materia determinando quindi una modifica della destinazione dei suoli non conforme agli obiettivi climatici. Si pensi infatti che le aree utilizzate per la produzione del mais che viene utilizzato per produrre le bioplastiche potrebbero essere destinate alla produzione di agricoltura biologica, allevamento in esterno, o forestazione. Si considera quindi questa misura una misura di natura di supporto industriale a settori specifici e del tutto priva e anzi in contrasto e contraddizione con l’indirizzo climatico che deve avere ogni azione del piano.
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25/02/2021 17:55
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Obiettivo 1.6 Fondo per l’aria
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Si condivide la proposta di creare un apposito fondo che sostenga gli interventi e l’attuazione della politiche per la riduzione degli inquinanti. Tuttavia, ci si domanda in che forma e con quale formula vengano scelte le azioni da finanziare in questo modo, dato che non si può immaginare che vengano comunque fatte mancare risorse alle azioni di tutela della qualità dell’aria. Serve quindi designare ambiti da finanziare comunque da parte pubblica e ambiti da finanziare anche con il contributo privato e fissare sistemi di cofinanziamento e target da raggiungerequanto agli importi complessivi. Si teme infatti che, ove le risorse fossero limitate e non fossero determinate regole, anziché essere uno strumento in grado di contribuire efficacemente alle azioni per migliorare la qualità dell’aria, esso possa fungere da freno per mancanza di disponibilità. Per evitare questo rischio sarebbe opportuno pianificare in modo dettagliato e fin da subito quanto del fondo andrà a finanziare quali azioni, individuando l’ammontare da devolvere per specifici interventi. Al riguardo si ritiene che le somme derivanti dal prelievo della tariffa di chi entra in Area C e le sanzioni per le violazioni di queste e di Area B oltre che dalle multe per divieto di sosta, eccesso limite di velocità, ecc. dovrebbero fluire in un fondo dedicato per interventi sulla mobilità e il miglioramento della qualità dell’aria. Si ritiene poi necessario che, a seguito dell’apposito Studio di fattibilità, il fondo venga istituito nel più breve tempo possibile vista la gravità e l’urgenza della situazione, nonché le tempistiche ravvicinate degli obiettivi sulla qualità dell’aria posti dal Piano. Modifiche proposte: individuazione di target, fonti, patti e sistemi per il finanziamento del fondo per l’aria individuazione delle azioni destinate ad essere finanziate con questi fondi istituzione di un sistema digitale che in tempo reale dia trasparenza all’acquisizione dei fondi e della loro destinazione.
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25/02/2021 17:50
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Azione 1.5.2 Tavoli di lavoro con gli enti sovracomunali per lo sviluppo di un’agricoltura e una zoo...
In nome e per conto di Cittadini per l'aria onlus Target : 1) che venga attivato un sistema di riconoscimento degli agricoltori che producono biologico sul territorio dell’area metropolitana facendo si che il 30% di questi diventi biologica entro il 2030 e per il 50% al 2050; 2) che l'approvvigionamento delle materie prime per la città di Milano sia, entro il 2030, per il 50% originaria dal territorio metropolitano o comunque regionale e che diventi pari al 75% entro il 2050.
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25/02/2021 17:47
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Azione 1.5.2 Tavoli di lavoro con gli enti sovracomunali per lo sviluppo di un’agricoltura e una zoo...
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus E’ necessario non soltanto sviluppare un sistema agricolo e zootecnico sostenibile ma anche ridurre la distanza media per il trasporto del cibo stesso, come altresì sostenuto dalla Food Policy di Milano (“Il Comune favorisce le attività agricole e orticole su tutto il territorio comunale”). Si prenda ad esempio la città di Parigi che vanta di approvvigionarsi per il 70% di cibo proveniente dalla Francia e in particolare dalla zona del Bacino Parigino, contando di aumentare nel prossimo futuro questa percentuale, così riducendo le emissioni inquinanti e climalteranti provenienti dai trasporti utilizzati a questo fine.
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25/02/2021 17:45
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Azione 1.5.1 Regolamentazione delle attività ad alte emissioni inquinanti diverse dal traffico veico...
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Il Regolamento sull’aria ha rilevanti limiti prevalentemente in ordine a: 1) la mancata adozione di un limite temporale alle porte aperte dei negozi, uno spreco energetico inaccettabile ed ingiustificabile, lame e non lame, 2) la tempistica di attivazione e gli standard delle politiche di contenimento delle emissioni derivanti da caldaie e 3) il grave ritardo nell’applicazione delle misure inerenti i mezzi mobili non stradali, ritardo che è incongruente al livello elevato delle emissioni che vengono emesse dai mezzi non stradali e da cantiere e incoerente con quanto avviene in altre città europee (Londra: https://www.london.gov.uk/what-we-do/environment/pollution-and-air-quality/nrmm). Richiesta modifica: 1) Attivazione del divieto di apertura delle porte degli esercizi commerciali a far tempo dal 30 giugno 2022, 2) rivalutazione e anticipazione degli standard e dei tempi dei limiti per caldaie e 3) anticipazione e rimodulazione seguendo il modello londinese degli standard NRMM e attivazione di un registro dei mezzi ammessi.
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25/02/2021 17:38
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25/02/2021 16:46
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Azione 1.4.1 Azioni di riduzione del risollevamento polveri
In nome e per conto di Cittadini per l'aria onlus Le tempistiche previste devono essere accorciate. La rimodulazione degli spazi oggi irregolarmente utilizzati per la sosta non può accettare dilazioni ulteriori in quanto riguarda la riconduzione della città al rispetto delle norme vigenti. Parimenti la riduzione della velocità non può aspettare il 2030 e l’immediata adozione del limite di 30km/h salvo assi di scorrimento comporterebbe il vantaggio di favorire immediatamente la sensazione di sicurezza degli utenti deboli della strada, la mobilità dolce e quindi la diminuzione del traffico e dell’inquinamento. La riduzione significativa della mobilità personale motorizzata privata deve essere rimodulata con traguardi precisi quantitativi anno per anno (v. Osservazione Obiettivo 2.1). Invece la conversione di Milano in Città 30 è immediatamente fattibile e non può essere ulteriormente dilazionata. Inoltre, è necessario che la riduzione del traffico e il limite di 30 km/h non siano limitati alla sola “zona ad alta intensità abitativa” (non meglio specificata), ma che si estendano subito a tutto il territorio comunale. Richiesta modifica: Attivazione immediata della riconquista degli spazi irregolarmente occupati dalla sosta con target definiti e ravvicinati e attivazione al 1 novembre 2021 di Milano 30 km/h.
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25/02/2021 16:34
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Azione 1.3.1 Interventi di protezione degli ambiti sensibili esistenti dall’esposizione al traffico ...
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Incremento di azioni che aggancino la proattività di queste istituzioni frequentate da soggetti sensibili verso la riduzione del traffico di prossimità, con sistemi di defiscalizzazione, riduzione di oneri, e patti di collaborazione per la mobilità dei dipendenti.