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21/02/2021 18:14
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21/02/2021 17:22
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Obiettivo 1.3 Azioni finalizzate alla protezione degli ambiti sensibili, dei residenti e dei city us...
1- Attivare da SUBITO percorsi “PEDIBUS”, promossi e sostenuti dall’Amministrazione Comunale, per gli alunni delle Scuole, da anni sperimentati, ma mai resi strutturali (il progetto ”A SCUOLA CON GLI AMICI PERCORSI SICURI A PIEDI E IN BICI A MILANO, finanziato con Fondi Legge 285/97 risale al 2007/2009 ), e intanto i bambini respirano negli ingorghi di auto davanti alle scuole! 2- Dislocare molti PIÙ PUNTI DI “BIKE SHARING”, vicino ad ogni scuola secondaria di 1° e 2° grado, ad ogni parco, anche piccolo, supermercati, uscite delle metropolitane, etc. 3- Dislocare le FERMATE DEGLI AUTOBUS LONTANE DAI SEMAFORI dove si formano le code e le persone che attendono l’autobus devono inalare gas di scarico (in attesa che dopo il 2030 ci siano solo autobus elettrici) 4- Installare i SEMAFORI INTELLIGENTI dove è possibile, per evitare il formarsi di code inutili, soprattutto nelle arterie secondarie dove la gente potrebbe circolare di più a piedi ( in svizzera li usano da più di 20 anni!) 5- Promuovere azioni incisive di LIMITAZIONE DEL TRASPORTO PRIVATO (soprattutto dei mezzi di grande cilindrata e capienza, soprattutto i Suv) a partire da SUBITO: sono anni che aspettiamo una città senza traffico rumoroso, asfissiante e dannoso per la nostra salute (come sapete bene!)
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21/02/2021 16:18
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Azione 2.1.2 Pianificazione di azioni di mobilità urbana
1- Differenziare il parco auto dei taxi ( solo carbon free) introducendo l’utilizzo di MINI BUS di per piccoli gruppi (trasportare in un unico mezzo 7-15-20 persone invece che utilizzare 2/6 auto) e l’UTILIZZO DELLE PICCOLE CILINDRATE meno inquinanti (a cosa servono tutti le grandi auto, anche di grande cilindrata, quando spesso è la persona singola ad usufruirne?): si abbasserebbero i prezzi di acquisto e la manutenzione, gli inquinanti, i costi per il cittadino, rendendoli così più fruibili in particolare da soggetti fragili (anziani e disabili) e da chiunque voglia muoversi in sicurezza nelle ore serali. 2- Integrare i tre piani (PUMS, PGTU, PUP, o nuovi strumenti di pianificazione della sosta), per ridisegnare le vie di comunicazione, creando un reticolo di collegamenti, “sentieri metropolitani”, per far spazio alla mobilità ciclabile e alla possibilità di camminare (mobilità dolce) in tragitti poco trafficati. 3- Collegare gli spazi di pubblica utilità (scuole, parchi, presidi sanitari, ospedali, cinema, teatri, …) con percorsi pedonali e ciclabili, evitando le grandi arterie più inquinate, agibili in sicurezza e salubrità : per realizzarli CREARE PIÙ VIE SECONDARIE A SENSO UNICO, liberandole dalle auto in sosta con nuovi parcheggi perlopiù sotterranei o verticali, a prezzi calmierati (anche dei supermercati)
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21/02/2021 11:21
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Azione 2.1.2 Pianificazione di azioni di mobilità urbana
- Favorire parcheggi di corrispondenza in tutte le stazioni dell'area metropolitana per consentire il trasferimento dalle auto al trasporto pubblico per chi si dirige dall'esterno verso Milano - Evitare l'insediamento di funzioni congestionanti e dunque produttrici di traffico privato nel centro della città (grattacieli urbani), e localizzarle invece in corrispondenza di stazioni di trasporto "pubblico" distribuite nel territorio (policentrismo metropolitano) - Adottare politiche non tanto per portare le persone in centro, dove l'aria è più inquinata, ma per portare funzioni centrali in periferia, dove la densità è minore ma mancano le opportunità urbane
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21/02/2021 10:50
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Azione 1.4.1 Azioni di riduzione del risollevamento polveri
Creare barriere di "siepi protettive e depurative" lungo i percorsi ciclabili e pedonabili per proteggere la mobilità lenta almeno dalle polveri: pedalare e camminare deve poter essere un piacere e non un’immersione nell’aria inquinata! Ridurre la quantità di traffico privato, offrendo al più presto trasporto pubblico differenziato “carbon free”, normative più restrittive e maggiori zone a 30km/h dislocate in ogni quartiere.
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21/02/2021 10:31
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Azione 1.3.1 Interventi di protezione degli ambiti sensibili esistenti dall’esposizione al traffico ...
“Un progetto-pilota avviato nel 2020…forniranno all’Amministrazione elementi oggettivi per dimensionare gli interventi” Non c’è alcun bisogno di avere un progetto-pilota (già avviato?): ci sono già innumerevoli studi e numerosi esempi europei/internazionali su quali interventi occorrono e come “dimensionarli” per diminuire le emissioni: è urgente intervenire SUBITO e realizzare tutto ciò che è già stato stabilito nel passato (PAES, PAESC, PUMS,…) e che avete inserito nelle 50 azioni (sono passati già due anni dall’inizio della stesura del PAC!): quante malattie respiratorie e morti premature dobbiamo ancora sopportare? Occorrono solo finanziamenti e volontà di attuare la mobilità sostenibile e la transizione energetica.
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20/02/2021 18:48
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20/02/2021 17:51
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Azione 5.1.1 Piano di sensibilizzazione
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro. Alla luce di quanto emerso dalle indicazioni relative ai cambiamenti climatici in atto è assolutamente condivisibile la necessità di attuare campagne informative: in questo ambito il Comune di Milano e tutti gli altri enti coinvolti devono fare uno sforzo maggiore nella comunicazione e riproporre gli incontri svoltisi sul PAC da remoto in presenza, non appena questo sarà possibile. In questo ambito è necessario il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado, dei Municipi per attuare una attività di formazione sui temi del PAC (azione 5.1.5) sensibilizzando le persone: promuovere la conoscenza, rendere le persone consapevoli dei rischi dei cambiamenti climatici, favorirà il cambiamento delle abitudini (azione 5.1.2)
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20/02/2021 17:43
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Azione 4.3.2 Riduzione del rischio idraulico e diminuzione dell’afflusso d’acqua piovana alla rete f...
La ristrutturazione dello Stadio San Siro prevede naturalmente la riduzione del rischio idraulico (azione 4.3.2) e il miglioramento della situazione del sistema fognario della zona che già ora soffre, in caso di precipitazioni abbondanti e improvvise, di notevoli problemi di allagamenti. La ristrutturazione dello stadio di San Siro presentata in Comune dai nostri tecnici ingegneri Riccardo Aceti e Nicola Magistrati è sostenibile: prevede la raccolta delle acque piovane per inaffiare il campo da gioco le aree verdi circostanti e per l'utilizzo nelle acque di scarico dei bagni. La ristrutturazione di San Siro è più economica e più sostenibile che costruire un nuovo stadio
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20/02/2021 17:33
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Azione 4.2.4 Riduzione della superficie dei parcheggi pubblici direttamente esposta al sole
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro: Il parcheggio e l’area cementificata attorno allo Stadio di San Siro, che d’estate è un isola di calore e che rende il transito delle persone difficoltoso e rischioso per la salute, deve essere ripensato alla luce di quanto si prevede nel PAC quindi: depavimentazione (azione 4.3.1) di tutta l’area circostante lo Stadio Meazza. Il parcheggio che si trova in fondo alla Via Novara (Parcheggio Trenno) diventato punto di drive-in Covid potrebbe essere trasformato in parcheggio a più piani (azione 4.2.5) per far arrivare le persone in vista degli eventi che dopo la crisi sanitaria riprenderanno a San Siro e potrebbe essere utilizzato per i pendolari che arrivano a Milano e decongestionare il traffico in entrata da questa parte della città
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20/02/2021 17:26
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Azione 4.2.2 Diffusione di tetti e pareti verdi
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro: nell’ambito di una normale manutenzione degli edifici comunali si può anche pensare ad interventi di questo genere e tentare di rendere edifici obsoleti più efficienti dal punto di vista energetico. Ma quanto costa poi mantenere i tetti o le pareti verdi? Non è meglio investire nel piantare alberi?
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20/02/2021 17:20
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Azione 4.2.1 Interventi di forestazione urbana e incremento di superfici verdi
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro. È necessario anche qui, in tema di forestazione urbana, un’azione molto più coraggiosa: va bene piantare alberi nelle aiuole, lungo i viali, nei parchi, ma è necessario creare nuovi spazi verdi, implementando e preservando il verde profondo e non tagliare gli alberi che già ci sono. Un esempio da seguire è quello del Bosco in Città realtà che è stata creata dal basso e che ha contribuito a sensibilizzare tanti milanesi sul tema del verde. Un esempio che si potrebbe replicare, seppur in piccolo nel Parco dei Capitani di San Siro (oltre 5 ettari di verde profondo con la presenza di oltre 100 alberi ad alto fusto) che non può essere sacrificato per costruire il nuovo stadio che prevede un aumento del cemento con conseguente consumo di ulteriore suolo. Gli interventi di forestazione vanno anche monitorati e preservati nel tempo. È necessario che il Comune di Milano costituisca un ufficio apposito investendo in persone competenti nella cura e manutenzione del verde, e non appaltando a terzi questo servizio fondamentale volto a combattere il cambiamento climatico. Troppo spesso si vedono alberi appena piantati che per mancanza di cura non sopravvivono al trapianto. Sarebbe bello poter pensare a una scuola per giardinieri del Comune di Milano che coniughi giovani, futuro, verde e lavoro
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20/02/2021 16:36
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Azione 3.1.1 Realizzazione di aree "carbon neutral"
Osservazione per conto del Comitato coordinamento San Siro. Bene prevedere la neutralità climatica attraverso interventi di: riqualificazione profonda del patrimonio edilizio sia pubblico che privato (occorrono incentivi), processi di decarbonizzazione dell’energia termica col passaggio progressivo dai combustibili fossili a fonti rinnovabili e infine lo sviluppo di comunità energetiche ma l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 45% (rispetto al 2005) dovrebbe essere raggiunto ben prima del 2030. È quindi importante intervenire nella riqualificazione del patrimonio edilizio comunale fin da subito, anche qui con iniziative ampie e coraggiose che riguardino tutti gli edifici. La ristrutturazione dello Stadio Meazza e della zona circostante potrebbe essere benissimo un’area Carbon Neutral Pilota per quanto riguarda gli impianti sportivi . Ristrutturare San Siro si può e Milano diventerebbe in tal senso un esempio da seguire
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20/02/2021 16:24
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Obiettivo 2.2 Istituire una “Zero Emission Zone”
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro. Ben venga una Zero Emission Zone per il centro di Milano da far coincidere con l’area C. Già ci sono le telecamere per i controlli e si può regolamentare in modo più stringente il traffico dovuto allo scarico/carico merci limitando ulteriormente il traffico e gli inquinanti. Anche qui però è necessario arrivare prima del 2030
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20/02/2021 11:18
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20/02/2021 09:30
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Obiettivo 3.4 Una nuova produzione di energia termica
In considerazione delle osservazioni riportate per l’Ambito 3, si propone innanzitutto di modificare il titolo di questo Obiettivo 3.4, da “Una nuova produzione di energia termica” a “Un nuovo utilizzo dell’energia termica”, allo scopo di: • ricomprendere in questo obiettivo anche lo smaltimento del calore estivo interno agli edifici, realizzabile mediante la stessa tecnologia usata per il riscaldamento invernale (scambiatori di calore, pompe di calore, pannelli radianti, ecc.); • evidenziare che l’azzeramento delle emissioni di inquinanti e di CO2, originati dal riscaldamento degli edifici, non si realizza mediante “una nuova produzione energia termica”, ma usando il calore naturale presente nel sottosuolo (geotermia a bassa entalpia); • sottolineare il ruolo delle pompe di calore, che non “producono energia termica” ma trasferiscono calore da una temperatura più bassa a una più alta (per il riscaldamento invernale) oppure agevolano il trasferimento naturale di calore da una temperatura più alta a quella più bassa del sottosuolo (nel periodo estivo). Le azioni finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo vanno pertanto estese considerando che: • le fonti di calore (“cascami termici, pozzi di rilancio per il contenimento della falda, potenziale produzione da solare termico”) citate in riferimento all’Azione 3.4.2 (“Progetti-pilota per lo sviluppo del Teleriscaldamento di quarta generazione”) non sono completamente pianificabili in quanto sono costituite da residui di processo oppure interferiscono con la produzione di elettricità mediante fotovoltaico; • il calore naturale del sottosuolo (con o senza prelievo di acqua dalla falda) rappresenta l’unica risorsa virtualmente illimitata, utilizzabile senza vincoli ai fini dello Scenario di Piano 2050; • l’utilizzo del sottosuolo come fonte/pozzo per il prelievo/smaltimento del calore può avvenire anche con lo scambio del solo calore (sonde geotermiche), con modalità meno invasive di quelle con prelievo di acqua dalla falda, per la quale dovrebbero essere, in ogni caso, valutati i limiti sia nella sostenibilità ambientale della estrazione dal sottosuolo sia nello smaltimento in superficie dell'acqua estratta. In relazione alla possibilità di scambiare calore con il sottosuolo senza prelievo di acqua dalla falda è necessario inoltre: • valutare quantitativamente il calore da estrarre dal sottosuolo per la copertura dell’intero fabbisogno dello Scenario di Piano 2050; • chiarire il significato (e gli eventuali limiti) di operare “efficientemente e al di fuori del centro abitato” riscaldamento e raffrescamento, considerando la possibilità di installare sonde geotermiche anche nel sottosuolo di zone del centro abitato (ad esempio in tratti di vie pubbliche libere da sottoservizi, parcheggi di autoveicoli, zone di parchi pubblici prive di vegetazione le cui radici potrebbe essere danneggiate), che alimenterebbero le pompe di calore degli edifici più prossimi senza dispersioni di calore lungo il percorso; • dimensionare conseguentemente i consumi di energia elettrica richiesta per il pompaggio del calore alla temperatura di servizio.
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20/02/2021 09:07
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Obiettivo 3.3 Riqualificazione del patrimonio edilizio privato
È necessario chiarire che gli interventi sul patrimonio edilizio non sono limitati a “soluzioni innovative di riqualificazione dell’involucro” ma devono riguardare tutto il ciclo di riscaldamento e raffrescamento degli edifici, con interventi più invasivi, quali: • sostituzione di caloriferi (ad alta temperatura) con pannelli radianti (a bassa temperatura) a pavimento/parete/soffitto, adatti anche per il raffrescamento estivo; • adeguamento dei locali caldaia condominiali da rinnovare con pompe di calore; • allacciamento con rete di teleriscaldamento/raffrescamento o con scambiatori di calore (sonde geotermiche) di prossimità.
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19/02/2021 22:08
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II d) Ambito 4: Milano Più Fresca
Buona sera, ma non si può pensare sia a delle zone ventilate per portare aria da fuori comune o da pianura padana in genere, e allo stesso opposto aspirazione di fonti di calore o scarico di fumi in bombole o sistemi che convertino il gas inquinante in fluido o da scaricare in zone di recupero o aspirazione che finisce nelle rete fognaria ovviamente senza distruggere gomme o ferire...mentre come da alcune stazioni della metro, anche in superficie non sarebbero poi tanto male dei funghetti che vaporizzano acqua alle fermate di bus, tram e aree molto esposte al caldo.... come ci sono i distributori di gel o sapone liquido con movimento anche per un po di acqua che rinfreschi...
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19/02/2021 21:58
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19/02/2021 21:11
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Azione 3.3.3 Incentivi Equi
perchè invece del car sharing non da il comune una flotta in sharing che si ottiene tipo buono spesa?perchè non disincentivare i veicoli di alto valore o potenza o cilindrata o consumi.. usando una specie di credito o debito co2?