PIANO ARIA E CLIMA
#PianoAriaeClima Raccolta pubblica di osservazioni
Questa osservazione per la proposta Obiettivo 1.9 Comunicazione del rischio e gestione resiliente delle emergenze è in fase di valutazione.
Modifica a "Obiettivo 1.9 Comunicazione del rischio e gestione resiliente delle emergenze"
Riferimento: MD-PROP-2021-02-729
Testo
Originale
-Assume un ruolo fondamentale nella gestione delle situazioni emergenziali, rappresentate da eventi climatici estremi come alluvioni o ondate di calore, una corretta ed efficace comunicazione da parte dell’Amministrazione nei confronti dell’intera cittadinanza, con particolare attenzione a quella più vulnerabile.-Un’attività di comunicazione è uno strumento di prevenzione e gestione del rischio che favorisce la capacità dei cittadini di adattarsi a shock e stress di varia natura.
Osservazione
- +In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus
- +Non si può prescindere dall’inserire fra le situazioni emergenziali anche quelle situazioni di elevato superamento dei valori soglia degli inquinanti indicati nella Direttiva 2008/50/CE fornendo alla cittadinanza le opportune informazioni e consigli precauzionali al fine di ridurre i rischi alla salute.
- +A questo riguardo va predisposta al più presto una modalità di comunicare con i cittadini che dia informazioni sui livelli delle concentrazioni della qualità dell’aria in funzione di informazione e sensibilizzazione da realizzarsi con 1) accordi con i giornali che diffondano tramite le pagine locali i dati giornalmente 2) con sistemi digitali e cartellonistica già esistente.
- +Serve inoltre al più presto attivare sistemi di previsione delle situazioni di accumulo degli inquinanti che consentano di anticiparli tramite analisi fisiche e meteorologiche che determinino l’attivazione di azioni preventive che riducano sensibilmente le emissioni per scongiurare l’innalzamento delle concentrazioni.
- +In ordine all’incremento delle temperature e alle emergenze caldo le soluzioni più efficaci in assoluto sono strutturali e sono rappresentate da 1) la tutela del verde esistente sul territorio, perché la nuova piantumazione non può essere equiparata in termini di raffrescamento della temperatura a quella degli alberi già adulti. In questo senso va proibito l’abbattimento di piante e aree boschive urbane che sia ricollegato allo sfruttamento di un’area per nuove edificazioni e, in ogni caso, che non sia giustificato sotto il profilo fitopatologico (cfr. Bassini). Le aree di nuova ristrutturazione pianificate (Cordusio, San Babila e piazza de Agostini) sono simboliche del fatto che il verde diventa a Milano accessorio di arredo ed è privato del tutto del suo valore ecosistemico.
- +Milano deve trovare il modo di superare i problemi delle infrastrutture sotterranee per piantumare alberi che diventino veri elementi di natura e di assorbimento dello stress ambientale in moltissime vie di Milano che oggi sono dei veri forni d’estate. Serve quindi progettare la piantumazione delle piante giuste (non banani o graminacee il cui effetto allergenico è potente ed incrementato dall’inquinamento) in modo diffuso per ridurre il calore e le aree assolate in estate.
- +Vanno poi decementificate aree oggi dedicate alla sosta auto e alla circolazione dei veicoli, come stanno facendo tante città europee, per incrementare il verde nel più breve termine ciò che rappresenta l’unica vera possibile soluzione all’emergenza strutturale del caldo crescente. Annuncio questo fatto nel 2018 dalla Giunta, ma al quale non è stato tenuto fede.
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