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24/02/2021 13:35
Ultime attività
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24/02/2021 13:33
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Sfide del Piano Aria e Clima
Sfide di medio periodo, MODIFICARE da "entro il 2025" a ENTRO 2027".
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24/02/2021 12:54
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
I b.2.2) Scenario di Riferimento 2030-2050: Mitigazione
Sempre in tema di iniziative concrete che dovrebbero essere predisposte dal Comune e di cui non si rinviene traccia nel Piano adottato, riteniamo che il Piano debba fornire indicazioni precise sui tipi di piante più adatte per la piantumazione ai fini dell’assorbimento di CO2 e di altri inquinanti dell’aria (vedasi mozione M5S presentata in Municipio 2 - Piante Mangia Smog del 23/05/2019), seguendo ad esempio quanto predisposto nel Comune di Massa Marittima in Toscana. Riteniamo sia fondamentale inserire nel PAC precisi riferimenti e vincoli a tali linee guida sulle alberature e che venga avviato al più presto uno studio specifico del territorio milanese sul tema. L'applicazione web della Regione Toscana "Alberi e siepi antismog" - Comune di Massa Marittima https://www.comune.massamarittima.gr.it/lapplicazione-web-della-regione-toscana-alberi-e-siepi-antismog/ https://servizi.toscana.it/RT/statistichedinamiche/piante/
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24/02/2021 12:38
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 1.2.2 Implementazione di un sistema modellistico per la qualità dell’aria a supporto delle de...
Sarebbe interessante e opportuno ampliare lo stato di rilevamento sull’intero territorio comunale, con cadenza triennale, del monitoraggio biologico della qualità dell’aria-ambiente attraverso i licheni epifitici (metodo IBL – Indice di Biodiversità Lichenica- ANPA 2001) o, nelle aree in cui si rivelasse deserto lichenico, attraverso il monitoraggio dei tempi di sopravvivenza di licheni ivi allocati artificialmente, prelevati in aree contigue. https://www.microbiologiaitalia.it/micologia/licheni/ http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/biomonitoraggio-lichenico/ar_biomonitoraggio2.html
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24/02/2021 12:36
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Sfide del Piano Aria e Clima
Sfide di Breve periodo, MODIFICARE da entro 2021 a "ENTRO 2022"
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24/02/2021 12:32
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Impegni sulla qualità dell’aria
"La Dichiarazione impegna la città ad individuare ENTRO IL 2022 le misure.." MODIFICARE dal 2021 al 2022.
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24/02/2021 10:37
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24/02/2021 10:18
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
I a.2.1) Gli effetti sulla salute dell’inquinamento atmosferico a Milano
i dati sui decessi sono solamente stime non verificate e basate su assunti non del tutto corretti. Non possono essere la base per azioni concrete, perchè i modelli di stima sarebbero da verificare prima di prenderli come oro colato. Si tratta di una premessa strumentale e non scientifica basata su ipotesi non condivise e soprattutto non certe.
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24/02/2021 10:12
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
I b.2) Emissioni CO2
Scenario Emissivo, Ib.2 Emissioni CO2 – Osservazione proposta da Mondohonline APS (www.mondohonline.com), a firma di Mario Giorcelli e da Carlo Alberto Rinolfi, Presidente Mondohonline Le azioni previste dal Piano Aria e Clima non sono finalizzate a raggiungere pienamente gli obiettivi previsti: nel 2050 rimarrebbe infatti un residuo di oltre 2.000 kt/anno di CO2, riducibile a circa 1.000 kt includendo anche l’effetto delle “azioni locali e sovra locali”. Tale scostamento viene giustificato dal fatto che “non è oggi possibile prevedere i risultati al 2050 delle politiche di transizione energetica a livello nazionale ed europeo e dell’evoluzione tecnologica”. A nostro parere alcuni sviluppi tecnologici sono già in grado di sostenere politiche di transizione energetica che consentirebbero di raggiungere pienamente il traguardo sopraindicato. La loro applicazione dovrebbe avvenire senza ulteriori attese, tenuto conto che il volume di CO2 che si accumulerà nell’atmosfera terrestre da oggi fino al 2050 sarà tanto minore quanto prima si ridurranno le emissioni/anno. Fra gli sviluppi tecnologici sufficientemente maturi per essere applicati indichiamo: 1 - l’utilizzo dell’Idrogeno verde come vettore di energia; 2 - la cattura della CO2 e il suo riuso a seguito di trasformazione in prodotti aventi un valore economico (procedure BECCU e CCU); Le procedure BECCU e CCU prevedono un ciclo del carbonio che inizia con la cattura della CO2 generata dalla combustione di biomassa o idrocarburi per la produzione di energia elettrica (o per altre attività industriali) e si conclude con la trasformazione della CO2 catturata in beni di consumo riciclabili. Attuando questo ciclo nel termovalorizzatore Silla 2, alimentato per circa due terzi da bio-massa, si eviterebbe la dispersione in atmosfera della CO2 generata dall’incenerimento dei rifiuti, mentre la CO2 catturata potrebbe essere trasformata in carburante sintetico, la cui vendita o riciclo nel processo di produzione di energia compenserebbe la spesa effettuata. La CO2 dispersa nell’atmosfera dal termovalorizzatore Silla 2, da un calcolo sommario basato sulla quantità di rifiuti inceneriti negli ultimi anni, ammonta a circa 470 kt/anno. Ipotizzando che il ciclo di cui sopra possa essere attivato entro 5 anni, la CO2 di cui si sarebbe risparmiata l’emissione entro il 2050 ammonterebbe a circa 470 x 25 = 11.750 kt (equivalente alla CO2 emessa dal settore dei trasporti pubblici e privati in un anno). Si chiede pertanto che il Piano Aria e Clima sia integrato con le seguenti azioni, possibilmente estese a tutto il territorio della città metropolitana: 1 - azioni volte a incentivare l’utilizzo dell’idrogeno verde come vettore di energia; 2 - norme che, a partire dal 2030, oltre una certa soglia di emissioni, impongano la cattura e lo stoccaggio della CO2 sottratta dai fumi derivanti della combustione di biomassa e/o idrocarburi, al fine di consentirne la successiva trasformazione in bio-carburanti o in prodotti riciclabili aventi un valore economico; 3 – azioni volte all’incremento della produzione di biomassa (1). (1) la biomassa può essere ricavata nelle aree extraurbane con la coltivazione di siepi e arboreti da energia. Nelle aree urbane, oltre a quella contenuta nei rifiuti domestici, potrebbe essere recuperata una certa quantità di biomassa dalla potatura degli alberi lungo le strade cittadine e nei parchi .
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24/02/2021 10:08
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Obiettivo 3.4 Una nuova produzione di energia termica
Obiettivo 3.4 – Nuova produzione di energia termica: RECUPERO ENERGETICO ACQUA DI FALDA, proposta da Mondohonline APS (www.mondohonline.com) , a firma di Giuseppe Santagostino e di Carlo Alberto Rinolfi, Presidente Mondohonline Il 16% degli edifici milanesi utilizza impianti in pompa di calore geotermica (tipicamente tutte le nuove realizzazioni, centri commerciali, palazzi uso ufficio e residenziali): tale scelta è legata all’efficienza energetica elevata del costruito che utilizza la pompa di calore, sia in caldo che in freddo, come soluzione più efficiente e di conseguenza più ecologica. I restanti edifici, anche con classi energetiche non disprezzabili, non possono accedere a tali tecnologie per i costi burocratici e di impianto che consigliano l’utilizzo della tecnologia solo su dimensioni rilevanti. Per contro Milano ha un costo energetico elevato per l‘eliminazione dell’acqua di falda dai manufatti sotterranei (metropolitane, parcheggi interrati) ed un costo accessorio legato agli oneri di depurazione che gravano anche sulle acque pulite una volta che queste finiscono nella fognatura mista milanese: tali costi vivi rappresentano oneri energetici occulti nascosti nella generale contabilità dei trattamenti depurativi. Eliminare queste acque parassite dalla depurazione è operazione altamente ecologica perchè semplifica l’evacuazione ed i costi di pompaggio annessi, e contemporaneamente rende disponibile a tutti una risorsa ora impiegata solo dai grandi insediamenti milanesi: la ricchezza nascosta ha tre facce: - L’energia contenuta nella temperatura (15-16°) che rende altamente efficienti le macchine geotermiche in caldo e freddo - Il risparmio nelle acque potabili oggi impiegate anche per usi non potabili, con elevati oneri di pompaggio, trattamento di potabilizzazione e depurazione - Una distribuzione pubblica dell’acqua di falda per usi non potabili (termici, meccanici e irrigui) rende accessibile le tecnologie a tutta la città Proponiamo di inserire tra i progetti del Piano Aria Clima il recupero in rete idraulica tecnica delle acque parassite oggi inviate in fognatura perché siano rese disponibili per gli usi non potabili come richiesto dalla legge 152/2006 e come già studiato sui campi di prima falda proprio da Metropolitana Milanese. Le acque parassite oggi inutilmente depurate dal Comune di Milano assommano ad una quantità compresa tra i 70 ed i 100 mln mc annui. IPOTESI DI RIUTILIZZO ACQUA TECNICA IN POMPA DI CALORE SU IMMOBILI POPOLARI SUPERBONUS 110% • Appartamento 70 mq Classe energetica G 160 Kwh/mq • Costo riscaldamento (fornitura in teleriscaldamento) euro/mq 11/anno • euro anno 770 • Riqualificazione edilizia immobile Superbonus 110%. Classe finale E 90 Kwh/mq • costo riscaldamento pompa di calore condominiale con acqua tecnica EER 4,5 euro mq/ 4 anno • euro anno 280
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24/02/2021 09:29
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
I a.1) Profilo climatico locale e rischio climatico
lo studio non specifica in che misura le variazioni rilevate siano da ricondurre a cause antropiche e quindi a variabili gestibili dall'amministrazione comunale. Con buona probabilità queste variazioni di temperatura non sono causate dall'attività umana e comunque un innalzamento della temperatura invernale consente un notevole risparmio energetico e una correlata diminuzione delle emissioni, cosa di cui non viene minimamente tenuto conto.
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24/02/2021 09:19
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
I a) Scenario di Base
Dati superati per una azione che dovrebbe iniziare nel 2021 e terminare nel 2030. Il quadro emissioni è cambiato e questi dati mostrano discrepanze sostanziali rispetto ai dati e alle previsioni ISPRA e CNR
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24/02/2021 09:08
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Impegni di adattamento
manca del tutto una valutazione costi/benefici. Il rischio concreto è quello di sostenere costi enormi a carico della collettività ottenendo benefici irrisori. La distruzione del tessuto economico deve essere attentamente valutata e inclusa nella valutazione dei costi.
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24/02/2021 09:05
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Impegni sulla qualità dell’aria
"La qualità dell’aria a Milano non rispetta i valori-limite previsti dalle norme UE e nazionali e dalle Linee-guida dell’Or ganizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Due procedure di infrazione, che coinvolgono anche il territorio del Comune di Milano, sono state avviate nei confronti dell’Italia per il parti colato (PM10) e il biossido di azoto (NO2)" Dalle misure non viene sottratto il fondo naturale come previsto dalle normative vigenti. Gli obiettivi OMS non sono raggiungibili nemmeno eliminando l'intera città dal bacino padano a causa della sua conformazione orografica, soprattutto in riferimento alle PM10 che non sono in prevalenza di origine fossile. Si consiglia l'introduzione di uno studio approfondito sulla composizione e l'origine delle PM milanesi
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24/02/2021 08:58
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Motivazioni del Piano
"L’inquinamento atmosferico è una delle criticità ambientali più rilevanti per Milano, con importanti ripercussioni sulla salute degli abitanti e dell’ambiente" Affermazione falsa. Delegittima a priori l'intero documento.
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24/02/2021 08:55
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Motivazioni del Piano
La partecipazione è solo millantata, ma non reale. Alla stesura del piano non è consentito partecipare a tutti i cittadini e alle associazioni contrarie alla sua esecuzione o comunque interessate alla mitigazione degli effetti distruttivi di suddetto piano sull'economia milanese. Risulta possibile partecipare attivamente solo ed esclusivamente se si è in linea con questa visione regressista e classista della città
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24/02/2021 08:38
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Sfide del Piano e impegni già assunti
Il sindaco non ha ricevuto un mandato specifico da parte dei cittadini per sottoscrivere questi accordi, irrilevanti rispetto all'obiettivo prefissato e liberticidi rispetto alle individuali e insindacabili scelte di vita della cittadinanza
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23/02/2021 22:21
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Obiettivo 2.1 Riduzione netta della mobilità personale motorizzata a uso privato
Evitare di limitare eccessivamente il trasporto privato. Il COVID ci ha insegnato che uno dei principali veicoli di contagio è il trasporto pubblico su mezzi sovraffollati. Si è evidenziato che, durante il lockdown, non vi è stata significativa riduzione di PM10 (in alcuni casi, come a Roma, è addirittura aumentato). Colpevolizzare quasi esclusivamente i veicoli a motore non è corretto e le limitazioni attualmente in vigore sono già parecchio penalizzanti, e non vi è necessità oggettiva di introdurne di ulteriori.
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23/02/2021 16:13
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 2.2.1 Realizzazione di un’area con mobilità a emissioni zero
Dal luglio 2020, si vendono in Europa più auto elettrificate (elettriche, ibride e plug-in) che auto diesel. L'Italia ha un leggero ritardo che dovrebbe essere però recuperato rapidamente, e cioè nello spazio di 3 a 5 anni. Una zona a emissioni zero accessibile ad auto elettriche rischia quindi di diventare in breve tempo una zona di grande traffico, non inquinante dal punto di vista emissivo e sonoro, ma molto invadente, pericoloso e invasivo per i cittadini. A mio avviso, si tratta quindi di un'azione controproducente.
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23/02/2021 15:44
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
III b) Effetti sulle emissioni di CO₂
Per conto di Toyota Motor Italia. Come detto in precedenza, concordiamo con la riprogettazione della mobilità, purché avvenga con una visione realistica e che tenga in considerazione tutte le tecnologie in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni. A tal proposito, per il settore dei trasporti non bisognerebbe limitarsi a promuovere la diffusione dei veicoli elettrici ma di veicoli elettrificati. Per Toyota, il concetto di elettrificazione fa riferimento a una serie di tecnologie che sfruttano componenti elettriche per la trazione dei veicoli, tra cui: Hybrid Electric Vehicle (HEV) (che non ha bisogno di ricarica esterna); Plug-in Hybrid Electric Vehicle (PHEV); Electric Vehicle (BEV); Fuel Cell Electric Vehicle (FCEV), veicoli ad idrogeno in cui ai tre componenti principali di un’auto elettrificata si aggiungono un gruppo di celle a combustibile e un serbatoio di idrogeno. Relativamente alla ‘conversione a vettore elettrico dei veicoli privati’, sottolineiamo che tra le tecnologie a zero emissioni nel settore dei trasporti, bisogna includere anche i veicoli a celle a combustibile ad idrogeno. Questi veicoli sono di fatto delle auto elettriche che utilizzano uno stack di celle a combustibile per generare energia e alimentare il motore elettrico. La Toyota Mirai di seconda generazione, ad esempio come ogni vettura dotata di celle a combustibile, è efficiente, sicura, in grado di percorrere centinaia di chilometri (fino a 650 km) con un pieno ed emette esclusivamente vapore acqueo. Inoltre, grazie ad un filtro catalizzatore inserito nella presa d’aria destinata ad alimentare la cella a combustibile, la nuova Mirai va ad ‘emissioni negative’, poiché è in grado di ‘ripulire’ l’aria esterna mentre si muove.