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20/02/2021 17:43
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 4.3.2 Riduzione del rischio idraulico e diminuzione dell’afflusso d’acqua piovana alla rete f...
La ristrutturazione dello Stadio San Siro prevede naturalmente la riduzione del rischio idraulico (azione 4.3.2) e il miglioramento della situazione del sistema fognario della zona che già ora soffre, in caso di precipitazioni abbondanti e improvvise, di notevoli problemi di allagamenti. La ristrutturazione dello stadio di San Siro presentata in Comune dai nostri tecnici ingegneri Riccardo Aceti e Nicola Magistrati è sostenibile: prevede la raccolta delle acque piovane per inaffiare il campo da gioco le aree verdi circostanti e per l'utilizzo nelle acque di scarico dei bagni. La ristrutturazione di San Siro è più economica e più sostenibile che costruire un nuovo stadio
Ultime attività
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20/02/2021 17:43
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20/02/2021 17:33
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 4.2.4 Riduzione della superficie dei parcheggi pubblici direttamente esposta al sole
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro: Il parcheggio e l’area cementificata attorno allo Stadio di San Siro, che d’estate è un isola di calore e che rende il transito delle persone difficoltoso e rischioso per la salute, deve essere ripensato alla luce di quanto si prevede nel PAC quindi: depavimentazione (azione 4.3.1) di tutta l’area circostante lo Stadio Meazza. Il parcheggio che si trova in fondo alla Via Novara (Parcheggio Trenno) diventato punto di drive-in Covid potrebbe essere trasformato in parcheggio a più piani (azione 4.2.5) per far arrivare le persone in vista degli eventi che dopo la crisi sanitaria riprenderanno a San Siro e potrebbe essere utilizzato per i pendolari che arrivano a Milano e decongestionare il traffico in entrata da questa parte della città
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20/02/2021 17:26
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 4.2.2 Diffusione di tetti e pareti verdi
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro: nell’ambito di una normale manutenzione degli edifici comunali si può anche pensare ad interventi di questo genere e tentare di rendere edifici obsoleti più efficienti dal punto di vista energetico. Ma quanto costa poi mantenere i tetti o le pareti verdi? Non è meglio investire nel piantare alberi?
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20/02/2021 17:20
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 4.2.1 Interventi di forestazione urbana e incremento di superfici verdi
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro. È necessario anche qui, in tema di forestazione urbana, un’azione molto più coraggiosa: va bene piantare alberi nelle aiuole, lungo i viali, nei parchi, ma è necessario creare nuovi spazi verdi, implementando e preservando il verde profondo e non tagliare gli alberi che già ci sono. Un esempio da seguire è quello del Bosco in Città realtà che è stata creata dal basso e che ha contribuito a sensibilizzare tanti milanesi sul tema del verde. Un esempio che si potrebbe replicare, seppur in piccolo nel Parco dei Capitani di San Siro (oltre 5 ettari di verde profondo con la presenza di oltre 100 alberi ad alto fusto) che non può essere sacrificato per costruire il nuovo stadio che prevede un aumento del cemento con conseguente consumo di ulteriore suolo. Gli interventi di forestazione vanno anche monitorati e preservati nel tempo. È necessario che il Comune di Milano costituisca un ufficio apposito investendo in persone competenti nella cura e manutenzione del verde, e non appaltando a terzi questo servizio fondamentale volto a combattere il cambiamento climatico. Troppo spesso si vedono alberi appena piantati che per mancanza di cura non sopravvivono al trapianto. Sarebbe bello poter pensare a una scuola per giardinieri del Comune di Milano che coniughi giovani, futuro, verde e lavoro
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20/02/2021 16:36
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 3.1.1 Realizzazione di aree "carbon neutral"
Osservazione per conto del Comitato coordinamento San Siro. Bene prevedere la neutralità climatica attraverso interventi di: riqualificazione profonda del patrimonio edilizio sia pubblico che privato (occorrono incentivi), processi di decarbonizzazione dell’energia termica col passaggio progressivo dai combustibili fossili a fonti rinnovabili e infine lo sviluppo di comunità energetiche ma l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 45% (rispetto al 2005) dovrebbe essere raggiunto ben prima del 2030. È quindi importante intervenire nella riqualificazione del patrimonio edilizio comunale fin da subito, anche qui con iniziative ampie e coraggiose che riguardino tutti gli edifici. La ristrutturazione dello Stadio Meazza e della zona circostante potrebbe essere benissimo un’area Carbon Neutral Pilota per quanto riguarda gli impianti sportivi . Ristrutturare San Siro si può e Milano diventerebbe in tal senso un esempio da seguire
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20/02/2021 16:24
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Obiettivo 2.2 Istituire una “Zero Emission Zone”
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro. Ben venga una Zero Emission Zone per il centro di Milano da far coincidere con l’area C. Già ci sono le telecamere per i controlli e si può regolamentare in modo più stringente il traffico dovuto allo scarico/carico merci limitando ulteriormente il traffico e gli inquinanti. Anche qui però è necessario arrivare prima del 2030
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20/02/2021 11:18
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20/02/2021 09:30
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Obiettivo 3.4 Una nuova produzione di energia termica
In considerazione delle osservazioni riportate per l’Ambito 3, si propone innanzitutto di modificare il titolo di questo Obiettivo 3.4, da “Una nuova produzione di energia termica” a “Un nuovo utilizzo dell’energia termica”, allo scopo di: • ricomprendere in questo obiettivo anche lo smaltimento del calore estivo interno agli edifici, realizzabile mediante la stessa tecnologia usata per il riscaldamento invernale (scambiatori di calore, pompe di calore, pannelli radianti, ecc.); • evidenziare che l’azzeramento delle emissioni di inquinanti e di CO2, originati dal riscaldamento degli edifici, non si realizza mediante “una nuova produzione energia termica”, ma usando il calore naturale presente nel sottosuolo (geotermia a bassa entalpia); • sottolineare il ruolo delle pompe di calore, che non “producono energia termica” ma trasferiscono calore da una temperatura più bassa a una più alta (per il riscaldamento invernale) oppure agevolano il trasferimento naturale di calore da una temperatura più alta a quella più bassa del sottosuolo (nel periodo estivo). Le azioni finalizzate al raggiungimento di questo obiettivo vanno pertanto estese considerando che: • le fonti di calore (“cascami termici, pozzi di rilancio per il contenimento della falda, potenziale produzione da solare termico”) citate in riferimento all’Azione 3.4.2 (“Progetti-pilota per lo sviluppo del Teleriscaldamento di quarta generazione”) non sono completamente pianificabili in quanto sono costituite da residui di processo oppure interferiscono con la produzione di elettricità mediante fotovoltaico; • il calore naturale del sottosuolo (con o senza prelievo di acqua dalla falda) rappresenta l’unica risorsa virtualmente illimitata, utilizzabile senza vincoli ai fini dello Scenario di Piano 2050; • l’utilizzo del sottosuolo come fonte/pozzo per il prelievo/smaltimento del calore può avvenire anche con lo scambio del solo calore (sonde geotermiche), con modalità meno invasive di quelle con prelievo di acqua dalla falda, per la quale dovrebbero essere, in ogni caso, valutati i limiti sia nella sostenibilità ambientale della estrazione dal sottosuolo sia nello smaltimento in superficie dell'acqua estratta. In relazione alla possibilità di scambiare calore con il sottosuolo senza prelievo di acqua dalla falda è necessario inoltre: • valutare quantitativamente il calore da estrarre dal sottosuolo per la copertura dell’intero fabbisogno dello Scenario di Piano 2050; • chiarire il significato (e gli eventuali limiti) di operare “efficientemente e al di fuori del centro abitato” riscaldamento e raffrescamento, considerando la possibilità di installare sonde geotermiche anche nel sottosuolo di zone del centro abitato (ad esempio in tratti di vie pubbliche libere da sottoservizi, parcheggi di autoveicoli, zone di parchi pubblici prive di vegetazione le cui radici potrebbe essere danneggiate), che alimenterebbero le pompe di calore degli edifici più prossimi senza dispersioni di calore lungo il percorso; • dimensionare conseguentemente i consumi di energia elettrica richiesta per il pompaggio del calore alla temperatura di servizio.
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20/02/2021 09:07
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Obiettivo 3.3 Riqualificazione del patrimonio edilizio privato
È necessario chiarire che gli interventi sul patrimonio edilizio non sono limitati a “soluzioni innovative di riqualificazione dell’involucro” ma devono riguardare tutto il ciclo di riscaldamento e raffrescamento degli edifici, con interventi più invasivi, quali: • sostituzione di caloriferi (ad alta temperatura) con pannelli radianti (a bassa temperatura) a pavimento/parete/soffitto, adatti anche per il raffrescamento estivo; • adeguamento dei locali caldaia condominiali da rinnovare con pompe di calore; • allacciamento con rete di teleriscaldamento/raffrescamento o con scambiatori di calore (sonde geotermiche) di prossimità.
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19/02/2021 22:08
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
II d) Ambito 4: Milano Più Fresca
Buona sera, ma non si può pensare sia a delle zone ventilate per portare aria da fuori comune o da pianura padana in genere, e allo stesso opposto aspirazione di fonti di calore o scarico di fumi in bombole o sistemi che convertino il gas inquinante in fluido o da scaricare in zone di recupero o aspirazione che finisce nelle rete fognaria ovviamente senza distruggere gomme o ferire...mentre come da alcune stazioni della metro, anche in superficie non sarebbero poi tanto male dei funghetti che vaporizzano acqua alle fermate di bus, tram e aree molto esposte al caldo.... come ci sono i distributori di gel o sapone liquido con movimento anche per un po di acqua che rinfreschi...
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19/02/2021 21:58
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19/02/2021 21:11
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 3.3.3 Incentivi Equi
perchè invece del car sharing non da il comune una flotta in sharing che si ottiene tipo buono spesa?perchè non disincentivare i veicoli di alto valore o potenza o cilindrata o consumi.. usando una specie di credito o debito co2?
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19/02/2021 21:02
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 2.1.2 Pianificazione di azioni di mobilità urbana
Buona sera, è tutto molto bello da dire, ma non si pensa alle persone disabili, di qualsiasi sfera disabile appartengano. Come trasportare una persona con carrozzina elettrica?ci vuole un mezzo che abbia spazio e potenza per fare il tutto. i non vedenti?io vedo tante bici, invece di dire proteggiamoli chiudendo le auto in una corsia fissa...ma se mi sfrecciano tagliando letteralmente la strada bici e monopattini?poi sui monopattini ci viaggiano anche più persone, con figli amici ne ho viste di gente con smarthone anche in bici, dove sta la loro regolamentazione?ok ho usato il car sharing , ma accompagnando la mia compagna con carrozzina, come cavolo faccio a usare una auto che ci tiene noi due a mala pena?spesso dovevamo fare spesa...poi le elettriche sono poche e piccine ancor di più. I mezzi pubblici non sono solo da riprogettare diciamo, ma anche da adattare viaggiano persone con passeggini, con manco a dirlo monopattini, ecc...poi non si può che alcuni conducenti non abbiano il benchè minimo senso di rispetto...non usano la pedana, o non si muovono a usare quella manuale, e non parliamo di metro ecc..e dei tempi di attesa in qualsiasi stagione freddo caldo pioggia sole perchè non si possono più usare i radiobus?sapete cosa costano i mezzi privati ?usate i soldi meglio, sto vedendo che rifate il marmo ai marciapiedi deviando e distruggendo vie ,marciapiedi e mettendo a rischio le persone. no no, non ci siamo
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19/02/2021 19:16
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
II c) Ambito 3: Milano a Energia Positiva
È necessario innanzitutto chiarire che l’Ambito 3 riguarda anche il raffrescamento estivo interno agli edifici e non solo il riscaldamento invernale. Questo per diverse ragioni: a) l’Ambito 4 (“Milano più fresca”) non contiene riferimenti al raffrescamento estivo interno agli edifici ma solo di quello ipoteticamente ottenibile a livello urbano; b) il breve cenno all’Obiettivo 3.4 di questo ambito (“Una nuova produzione di energia termica”) non rappresenta adeguatamente l’importanza di avere una strategia comune per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo degli edifici (ad esempio i pannelli radianti a parete/pavimento/soffitto, da adottare in tutti gli edifici, dovranno rispondere ad entrambe le esigenze); c) il fenomeno di riscaldamento globale è previsto in peggioramento con conseguente necessità di maggiore raffrescamento estivo e di minore riscaldamento invernale; d) rispetto al contenimento del fenomeno “isola di calore” in ambito urbano: i. l’efficacia delle misure presentate nell’Ambito 4 (“incremento del verde urbano (nelle sue varie forme: dalla forestazione a tetti e pareti verdi)”), perseguite tramite le azioni 4.2.2 (“Diffusione di tetti e pareti verdi”) e 4.2.3 (“Raffrescamento delle scuole con interventi di forestazione urbana, NBS, efficientamento energetico e sistemi di ventilazione naturale”) non è documentata e comunque è priva di una stima di benefici in termini di contenimento delle emissioni di CO2 (cfr. Allegato 4 “Relazione tecnica MITIGAZIONE”, pp. 37-38); ii. gli attuali condizionatori usati per il raffrescamento negli edifici (pompe di calore aria–aria, che trasferiscono calore dall’interno degli edifici all’ambiente esterno) sono contributori del riscaldamento atmosferico urbano e richiedono di essere abbandonati al più presto a favore delle nuove tecnologie di raffrescamento che utilizzano il sottosuolo (con o senza prelievo di acqua dalla falda) per lo smaltimento estivo del calore interno agli edifici (tecnologie usate anche per il riscaldamento invernale). Poiché si deve indirizzare con la stessa tecnologia il riscaldamento e il raffrescamento, è anche opportuno, al fine di avere una completa base di calcolo, scorporare dai consumi elettrici (e dalla relativa produzione di CO2) la componente destinata al condizionamento estivo tramite pompe di calore aria-aria. Ulteriori osservazioni sono riportate ai seguenti obiettivi: • Obiettivo 3.3 (“Riqualificazione del patrimonio edilizio privato”), da integrare con tutti gli interventi necessari per completare il ciclo di riscaldamento/raffreddamento degli edifici, che vanno oltre la semplice “riqualificazione dell’involucro”; • Obiettivo 3.4 (“Una nuova produzione di energia termica”), le cui azioni sono largamente inadeguate sia per il contributo irrilevante al raggiungimento dell’obiettivo del 2030 (solo 91,4 kt/anno su totale di 1.200 kt/anno; pagina 38 dell’Allegato 4 “Relazione tecnica MITIGAZIONE”), sia per l’importanza strategica ai fini del raggiungimento dell’obiettivo del 2050. Riferimenti: • IEA (2020), Is cooling the future of heating?, IEA, Paris https://www.iea.org/commentaries/is-cooling-the-future-of-heating
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19/02/2021 17:36
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
II e) Ambito 5: Milano Consapevole
Il Piano di Informazione e Sensibilizzazione dei Cittadini va integrato e strettamente correlato con il Monitoraggio e il Bilancio Ambientale. Va prevista una cabina di regia unica che definisca una strategia comune e preveda una distribuzione coerente delle risorse economiche, in modo di evitare sprechi, sovrapposizione, realizzare gli eventuali interventi correttivi e coordinare in azioni di piano, comunicazione dei risultati, campagna di sensibilizzazione e coinvolgimento di cittadini e altri enti.
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19/02/2021 17:34
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 4.3.2 Riduzione del rischio idraulico e diminuzione dell’afflusso d’acqua piovana alla rete f...
"decuplicare in dieci anni i metri quadri di tetti e pareti verdi" non sapendo qual è l'estensione attuale dei tetti verdi rimane un obiettivo difficilmente valutabile. Si propone quantificare lo stato di fatto e l'obiettivo da raggiungere sia per facilitare il monitoraggio, sia migliorare la comunicazione e la condivisione (nb. notazione da estendere a tutti gli obiettivi piano).
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19/02/2021 17:05
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 4.3.1 Depavimentazione: aumento della superficie drenante in città
Va fissato un obiettivo da raggiungere entro il 2030, si propone di migliorare del 15% l'indice di permeabilità del territorio comunale.
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19/02/2021 16:55
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Obiettivo 3.5 Copertura dei consumi elettrici con fonti rinnovabili per il 45% degli usi domestici...
Per rafforzare il conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, analogamente quanto stanno facendo altre città ( ad es. San Francisco e Amsterdam), i nuovi edifici non potranno essere collegati alla rete del gas e dovranno soddisfare i loro fabbisogni energetici solo con approvvigionamenti da fonti rinnovabili (fotovoltaico, geotermia..).
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19/02/2021 16:52
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 2.1.2 Pianificazione di azioni di mobilità urbana
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro. Giusto pianificare ma è giunto il tempo del fare: è necessario un cronoprogramma quartiere per quartiere di tutti gli interventi necessari ascoltando chi vi abita. I municipi in questo senso possono fare molto di più in termini di ascolto, raccolta delle richieste e comunicazione ai cittadini. Una grossa parte del traffico anche all'interno dell’area C è dovuto ai furgoni di rifornimento di esercizi e negozi. Purtroppo molti di essi hanno una classe energetica non adatta. Si dovrebbe premere perché abbiano il permesso di entrare in area C solo mezzi ecologici. Inoltre si potrebbe incidere ulteriormente sugli orari di accesso, anticipandoli alla mattina molto presto, così da non sommarsi ad altro traffico.
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19/02/2021 16:48
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 2.1.1 Rimodulazione delle regole ambientali per la circolazione nell’Area B di Milano
Osservazione per conto del Comitato Coordinamento San Siro: l’area B non può essere sospesa e le deroghe vanno limitate altrimenti area B risulta inefficace. Le telecamere di accesso da via Novara in Zona B raramente le vedo attive. Le zone di ZTL vanno incrementate. È necessario un controllo più stringente sia su AREA B che su ZTL soprattutto in caso di grandi eventi. Il quartiere San Siro sta aspettando da anni l’attivazione della ZTL in occasione dei grandi eventi al Meazza. Le pandemie passano( si spera), i grandi eventi come i mitici concerti che si sono tenuti a San Siro, questi eventi, ritorneranno e lo speriamo tutti. Non vorremo mica farci trovare impreparati, vero?