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25/02/2021 19:22
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 3.4.2 Progetti-pilota per lo sviluppo del Teleriscaldamento di quarta generazione
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus In questa sezione viene praticamente rimandata la definizione di un piano di decarbonizzazione del teleriscaldamento. Vengono nuovamente menzionati progetti pilota, senza quantificare la traiettoria da seguire e gli obiettivi in termini di emissioni di gas a effetto serra, emissioni inquinanti, tecnologie da utilizzare…
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25/02/2021 19:22
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25/02/2021 19:21
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 3.4.1 Piano di decarbonizzazione dell’energia termica
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus In questa sezione viene praticamente rimandata la definizione di un piano di decarbonizzazione dell’energia termica. Nel testo non viene menzionato alcun obiettivo quantificato, in termini di emissioni di gas a effetto serra, emissioni inquinanti, numero di impianti privati e di teleriscaldamento da rinnovare, tecnologie da utilizzare…
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25/02/2021 19:20
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 3.3.1 Strategie di efficientamento energetico del patrimonio edilizio privato
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Obiettivo estremamente vago, non viene posto alcun obiettivo quantitativo in termini di numero di edifici da efficientare, emissioni di gas a effetto serra evitate, emissioni inquinanti evitate, tempistiche. Senza queste informazioni è impossibile valutare se gli interventi proposti sono sufficienti al raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2030 e 2050. Quanti edifici all’anno dobbiamo rinnovare e a che tasso per essere carbon neutral al 2050 e per rispettare i limiti fissati dall’OMS per il 2030? è questa l'informazione necessaria per effettuare una pianificazione strategica a lungo termine. Senza questa informazione, che definisce la traiettoria da seguire, non verrà sicuramente raggiunto l’obiettivo che ci si è prefissati. Chiediamo che il Comune dichiari degli obiettivi chiari per la decarbonizzazione degli edifici privati ed indichi anche come intende raggiungerli e quali risorse saranno rese disponibili. Per ridurre i tempi di rinnovo bisogna ripensare le modalità di rinnovo energetico, ad esempio spostando il più possibile le attività dal cantiere all’officina; inoltre bisogna formare gli amministratori di condominio, in modo tale che fungano da facilitatori del processo di rinnovo edilizio, e non da freno; infine è indispensabile la sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza del tema e informarli sugli strumenti a supporto che hanno a disposizione a livello nazionale e regionale.
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25/02/2021 19:18
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 3.2.2 Progetto-pilota di installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energi...
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Obiettivo molto vago, senza tempistiche né dimensione e caratteristiche del progetto.
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25/02/2021 19:15
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25/02/2021 19:14
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 3.2.1 Piano di riqualificazione del patrimonio edilizio del Comune di Milano
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Risulta un’incoerenza tra l’obiettivo di riduzione del 50% delle emissioni di CO2 del patrimonio edilizio della PA entro il 2040 e il target complessivo di riduzione del 45% delle emissioni di CO2 entro il 2030. Inoltre, andrebbero quantificate le riduzioni di emissioni inquinanti (PM10, PM2.5, NO2, ecc.) derivanti da questi interventi e andrebbe chiarito il ruolo della biomassa, che è considerata una fonte di energia rinnovabile, ma è altamente inquinante. Vi sarebbe infine da aggiungere un paragrafo specifico dedicato agli edifici scolastici per creare un modello di scuole efficiente e salubre, che sia replicabile sul resto del territorio Milanese e nazionale e che contenga quali requisiti minimi: - un adeguato spazio verde per il gioco o le attività didattiche all’esterno nei periodi più caldi; - la collocazione delle scuole lontane da arterie con traffico - la necessità che le aule possano usufruire di ventilazione naturale e quindi di finestre apribili per il ricambio d’aria.
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25/02/2021 19:12
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25/02/2021 19:07
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 3.1.1 Realizzazione di aree "carbon neutral"
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus L’obiettivo dovrebbe essere declinato in termini di obiettivi temporali, numeri di progetti, dimensione dei progetti, tipologia dei progetti, tonnellate di CO2 evitate, emissioni inquinanti evitate (PM10, PM2.5, NO2, ecc.). La promozione di questi progetti è benefica per favorire stili di vita più sostenibili e virtuosi dei cittadini, a cui potranno aderire solo se verranno facilitati in tal senso (es. mezzi in sharing, ciclabili, città a 15 minuti, TPL potenziato, ecc.). E’ tuttavia essenziale che le aree carbon neutral non comportino alcun consumo di suolo. Si propongo in relazione a questo progetto la realizzazione di: - strade riservate al gioco sulla scorta di quanto avviene a Bruxelles - strade riservate al verde, pedonalizzate salvo residenti e riempite di verde - strade pedonalizzate riservate a ristoranti ed altri esercizi commerciali.
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25/02/2021 19:04
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25/02/2021 19:03
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 2.2.1 Realizzazione di un’area con mobilità a emissioni zero
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus E’ necessario accorciare la tempistica prospettata (“Provvedimento di approvazione delle modifiche della ZTL e definizione di eventuali deroghe entro il 2030”), al massimo al 2027. Inoltre si dovrebbe estendere l’area in cui la Zero Emission Zone verrebbe realizzata. Infatti, il centro storico è, sì, un ottimo punto da cui partire in quanto area in cui è già presente Area C, tuttavia sarebbe opportuno realizzare un progetto ben più ambizioso per l’estensione graduale della Zero Emission Zone a tutta la città con l’esclusione dalla stessa di tutti i veicoli aventi motore a combustione interna, Naturalmente, con la graduale estensione della ZEZ dal centro città alle zone periferiche si dovrà altresì incrementare nelle zone interessate gli spazi riservati alla mobilità attiva e sostenibile e un sistema di mezzi elettrici condivisi così come un sistema di TPL preferenziato avanzato. Per rendere meglio l’idea, sarà come se dal centro alle zone periferiche venisse gradualmente estesa, a macchia d’olio, la zona a zero emissioni, andando infine a comprendere tutta la città.
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25/02/2021 19:01
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 2.1.1 Rimodulazione delle regole ambientali per la circolazione nell’Area B di Milano
In nome e per conto di Cittadini per l'aria onlus Le tempistiche prospettate sono lunghe e in contrasto con l’urgenza del problema . Al contrario, si ritiene necessario rimodulare le regole di Area B nel senso di anticipare si da ora il divieto di circolazione come segue: divieto circolazione veicoli benzina Euro 3 e diesel Euro 6 A-B-C (tutti) da giugno 2023 divieto circolazione benzina Euro 4 e Diesel euro 6 d e 6 d temp dal 1 gennaio 2027 divieto circolazione a tutti i veicoli a combustione interna al 1 gennaio 2030 Le deroghe attuali vanno più che dimezzate seguendo l’esempio di Londra incrementare i controlli tramite apposite telecamere e inasprire il sistema sanzionatorio per chi viola i divieti. Area B dovrebbe rimanere attiva 24h su 24, 7 giorni su 7 come già succede in tante aree a traffico limitato in Europa (Bruxelles: https://www.bruxelles.be/lez). Eliminazione immediata di MOVE IN una misura illecita che scarica sulla salute dei cittadini la complessità di affrontare il problema con la necessaria determinazione. La circonvallazione della 94 potrebbe a brevissimo divenire unicamente TPL pedonale e ciclabile. Sulle orme di quanto già fatto e pianificato in molte città europee, Milano deve chiudere quanto prima le strade a tutti i veicoli con motore a combustione interna, consentendo l’accesso ai soli veicoli le cui emissioni allo scarico siano nulle. Proponiamo che un anello esterno alla città rimanga devoluto alla libera circolazione dei veicoli, che tuttavia non potranno entrare in città ma essere lasciati in grandi parcheggi di scambio intermodale in periferia, ben collegati con il centro cittadino tramite TPL. Solo così verrà efficacemente favorita la mobilità sostenibile.
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25/02/2021 18:59
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25/02/2021 18:56
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Obiettivo 2.1 Riduzione netta della mobilità personale motorizzata a uso privato
Le tempistiche sono assolutamente da rivedere. Milano deve divenire città ciclopedonale al più tardi al 2025, e la riduzione significativa della mobilità personale motorizzata privata deve avvenire al massimo entro lo stesso anno (2025). Le regole che caratterizzano Area B devono essere necessariamente rimodulate (non trattandosi di una mera eventualità) ed occorre accelerare i tempi per i divieti di circolazione dei veicoli al suo interno, nonché ridurre il numero di deroghe/esenzioni. La sicurezza dei pedoni e di coloro che utilizzano mezzi di mobilità attiva deve essere messa al primo posto, obiettivo che può essere raggiunto solo chiudendo progressivamente le strade alla circolazione e alla sosta dei veicoli e limitandone la velocità (si veda commento a Azione 2.1.1).
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25/02/2021 18:51
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 2.1.3 Accordi con Enti sovracomunali per il miglioramento del trasporto gravitante su Milano...
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Le tempistiche prospettate per l’implementazione dell’azione in oggetto sono troppo lunghe soprattutto se si considera che il prossimo periodo sarà cruciale per la pianificazione dei progetti finanziabili con il PNRR che, dovrà avere fra le proprie priorità, la riduzione dei problemi ambientali dell’area di Milano. Considerato che (pag. 31 del Piano) il trasporto su strada costituisce di gran lunga il settore che contribuisce maggiormente alle emissioni di PM10, PM2.5 e NOx (dati INEMAR–ARPA Lombardia 2017) l’effettivo raggiungimento dell’obiettivo di rispettare, entro il 2023 (come da nostra proposta), i valori-limite delle concentrazioni degli inquinanti ex Direttiva 50/2008/CE implica di fornire al più presto immediatamente efficaci alternative alla mobilità privata. Pur comprendendo la complessità, si sottolinea che la mancanza di tempestività di queste e delle restanti azioni di piano sulla mobilità possono da un lato comportare la perdita di finanziamenti in base al PNRR e dall’altro porsi certamente in contrasto con la normativa della Direttiva 2008/50/CE che impone piani che consentano di attivare misure che ottengano il rientro degli inquinanti nei limiti di legge nel più breve termine. Così per la stipula di accordi per l’integrazione del TPL su scala metropolitana e per il miglioramento del trasporto ferroviario su scala regionale ...“entro il 2024”, e che nel ...2025 vengano individuate (e non attuate!) le politiche per il rafforzamento delle aree di sosta e interscambio e implementate politiche di car pooling metropolitano. Queste tempistiche devono essere riviste per essere più ambiziose e contenere nel piano già obiettivi e quantificazioni (-% sosta su strada…-% persone usano l’auto..).. E’ necessario altresì un piano di potenziamento dell’attivazione di punti di ricarica elettrica anche ultraveloci per la mobilità elettrica merci, privata in sharing e aziendale. Relativamente al TPL sarebbe utile estendere gli orari mattutini e notturni favorendo così l’abbandono della mobilità privata per i lavoratori pendolari e aumentare le corse notturne garantendo anche in orari serali una frequenza che eviti l’uso dell’auto e sicurezza dei passeggeri, che sovente di notte hanno paura di trovarsi in situazioni di pericolo per l’incolumità personale. Si deve evitare di favorire l’approdo dei pendolari con mezzi privati in città e quindi è quindi assume urgenza la realizzazione di parcheggi di interscambio per chi non può arrivare con i mezzi pubblici. A tal fine, è necessario fare si che questo non sia causa di ulteriore consumo di suolo ma che viceversa si utilizzino edifici/spazi già esistenti . Urgente è poi l’attivazione di ampie bicistazioni in corrispondenza con i principali nodi ferroviari integrati con sistemi di sharing moto, bici e micromobilità.
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25/02/2021 18:50
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Obiettivo 3.3 Riqualificazione del patrimonio edilizio privato
A NOME DI: FRIDAYS FOR FUTURE MILANO EXTINCTION REBELLION MILANO 6000 SARDINE MILANO ASSOCIAZIONE LAUDATO SI' COMITATO COORDINAMENTO TORRENTE SEVESO CASA DELLE DONNE MILANO Se da un lato vi sono degli obiettivi chiari per l’edilizia pubblica, dall’altro non sono indicati obiettivi per l’edilizia privata, che tuttavia rappresenta la parte principale del parco immobiliare milanese. Vengono solo indicate della azioni per quanto riguarda le "grandi proprietà". Mancano delle azioni per la maggioranza degli edifici condominiali con proprietà diffusa. Chiediamo che il Comune dichiari degli obiettivi altrettanto chiari per la decarbonizzazione degli edifici privati ed indichi con chiarezza come intende raggiungerli e quali risorse saranno rese disponibili.
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25/02/2021 18:47
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 3.2.1 Piano di riqualificazione del patrimonio edilizio del Comune di Milano
A NOME DI: FRIDAYS FOR FUTURE MILANO EXTINCTION REBELLION MILANO 6000 SARDINE MILANO ASSOCIAZIONE LAUDATO SI' COMITATO COORDINAMENTO TORRENTE SEVESO CASA DELLE DONNE MILANO Questo è l’ambito con la maggiore dotazione di fondi. Il valore economico complessivo del PAC viene stimato in circa € 2,208 miliardi per il periodo 2020-2030. Di questo totale circa il 98,5% sarà destinato alla riqualificazione degli edifici pubblici. In questo caso, il PAC indica un obiettivo chiaro ed osservabile: la decarbonizzazione del 50% degli edifici entro il 2030 per gli edifici comunali di edilizia popolare (ERP), ed entro il 2040 per i restanti edifici comunali (NON-ERP). Tuttavia, rileviamo un’incoerenza tra gli obiettivi del PAC e le azioni che l’amministrazione intende intraprendere per raggiungerli: come può il Comune dimezzare le emissioni entro il 2030 se ha in programma di raggiungere il dimezzamento delle emissioni derivanti dai propri edifici solo nel 2040? Chiediamo inoltre che le risorse pubbliche previste siano impiegate per orientare più incisivamente la transizione ecologica attraverso la selezione di imprese, nell’edilizia così come nella produzione e distribuzione di energia e nel settore alimentare, capaci di dimostrare tutta una filiera sostenibile.
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25/02/2021 18:45
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 2.1.2 Pianificazione di azioni di mobilità urbana
A NOME DI: FRIDAYS FOR FUTURE MILANO EXTINCTION REBELLION MILANO 6000 SARDINE MILANO ASSOCIAZIONE LAUDATO SI' COMITATO COORDINAMENTO TORRENTE SEVESO CASA DELLE DONNE MILANO Le politiche di governo della mobilità urbana (Azione 2.1.2), saranno definite solo a partire dal 2024, per essere “gradualmente” implementate nel periodo 2025-2030. Anche in questo caso non sono indicati obiettivi specifici di contenimento del traffico privato, di incremento del trasporto pubblico, della mobilità dolce o della micro-mobilità. Non solo, in più capitoli del Piano che riguardano il tema dell’inquinamento dovuto al traffico, si ribadisce l’importanza della transizione energetica verso la sostituzione del motore endotermico verso le motorizzazioni elettriche, ma nessuna azione di incentivo verso i privati viene prospettato. Se si intende “ridurre del 70% le emissioni da gasolio e benzina” (pagg. 107-108), sarà indispensabile un ampliamento della rete di colonnine, una apertura a più operatori, così come la loro segnaletica verticale/orizzontale. Inoltre, mentre altre città in Europa ed Italia investono ingenti risorse nella mobilità ciclabile come elemento centrale della mobilità sostenibile nel PAC non percepiamo lo stessa impegno. Chiediamo che le azioni principali vengano implementate già nel periodo 2021-2026 in modo da garantire con una probabilità elevata (decisamente superiore al 50%) di raggiungere l'obiettivo di qualità dell'aria al 2025. Chiediamo un maggior impegno nella mobilità sostenibile ed, inoltre, che gli obiettivi siano chiari, concreti e verificabili nella loro progressiva implementazione.
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25/02/2021 18:36
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Azione 2.1.2 Pianificazione di azioni di mobilità urbana
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Questa è una delle azioni centrali del piano in termini di riduzione degli spostamenti inquinanti ma sconta le stesse gravi criticità descritte in premessa. Manca infatti la precisa quantificazione degli obiettivi in termini quantitativi e temporali e molte azioni si appalesano già programmate per un tempo eccessivamente lungo. Si pensi che le fasi 2 di attuazione “Prima introduzione delle politiche di governo della mobilità urbana, ed attuazione di interventi minimali di riordino della viabilità e circolazione ad esempio Piazze Tattiche” si colloca entro il 2022 mostrando che non è né certo né chiaro quali interventi minimali potranno essere realizzati ed in quali ambiti della città. Si concorda con il bisogno di introdurre con gradualità alcune misure, ma riteniamo che sia del tutto tardivo ridurre in modo significativo la mobilità privata solo al 2030. Tale obiettivo dovrebbe essere anticipato almeno di 5 anni (2025). Inoltre, le tempistiche indicate per gli interventi - entro il 2030 - sono troppo lunghe, dovendo questi essere intrapresi nel più breve tempo possibile per alleviare subito la salute dei cittadini dal peso dell’inquinamento. E’ infatti fondamentale che nelle politiche di governo che devono vedere la rimodulazione di sosta, PUMS e PGT si preveda che: - l’intera Milano, divenga al più presto (2022) una “città 30” (velocità massima consentita 30 km/h) - come ha già fatto a Bruxelles (https://www.bruxelles.be/bruxelles-zone30) - perché venga favorita la mobilità attiva dei cittadini piuttosto che quella motorizzata e garantita la sicurezza stradale che oggi rappresenta una delle gravi criticità di Milano, riducendo al contempo le concentrazioni degli inquinanti allo scarico. Questa misura potrà trovare ulteriore attuazione con l’utilizzo di telecamere già esistenti o nuove che - con un efficace sistema sanzionatorio - sia idoneo a disincentivare il superamento del limite di velocità. - attivazione della sosta a pagamento ovunque anche per i residenti con target precisi di eliminazione di quote di stalli sosta per ogni anno di piano (5%?) grazie alla eliminazione della sosta selvaggia, la verifica dei veicoli su strada che dispongono invece di box non utilizzati, riconduzione delle linee di sosta entro la legalità (no sosta in curva, no sosta in prossimità delle strisce…) - l’ipotesi di estensione all’uso residenziale degli spazi di sosta pertinenziali delle medie-grandi strutture di vendita nelle ore notturne implica il favorire o addirittura costringere all’uso dell’auto nelle ore diurne - proprio ora che siamo in lockdown con una quota rilevante di cittadini che non si muovono per lavorare è cruciale dare la sensazione di spazio e sicurezza ai cittadini attivando al più presto direttrici aperte alla mobilità privata e chiuse al traffico che possano stimolare la cittadinanza ad una mobilità diversa - si dia esecuzione alla preferenziazione dei mezzi pubblici in tutta la città perché possano offrire più servizio e più efficiente al medesimo costo in modo da offrire accanto alla ciclo-pedonalità un efficace sistema di trasporto pubblico che renda possibile gli spostamenti sia all’interno della città che da e verso l’esterno, incluse le periferie al fine di ridurre le ineguaglianze (vedasi https://www.cittadiniperlaria.org/wp-content/uploads/2020/04/La-Proposta_-la-citt%C3%A0-si-muove-1.pdf) - come evidenziato dal 16° rapporto AudioMob di Isfort, l’incremento della ciclabilità urbana e metropolitana potrebbe consentire di spostare il modello italiano – e la relativa spesa di trasporto - da quello attuale, in cui il TPL compete con la mobilità ciclopedonale sulle brevi distanze, ad uno analogo a quello olandese in cui il TPL completa la mobilità ciclopedonale supportando prevalentemente i bisogni di mobilità che superano i 10 km di distanza. - in tal senso il Comune di Milano deve fare ogni sforzo al fine di accelerare la realizzazione della pianificazione del Biciplan all’interno del PUMS metropolitano che darebbe l’occasione di includere in esso la realizzazione di diffuse SUPERCICLABILI - il cui costo è di circa 1 milione di € e che si realizzano in pochi anni. Queste superciclabili nell’area metropolitana ridurrebbero in maniera drastica il traffico, favorirebbero una mobilità sana determinando un rilevante miglioramento di salute pubblica e conseguente risparmio di spesa
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25/02/2021 18:21
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25/02/2021 18:18
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Nuova proposta al PIANO ARIA E CLIMA
Obiettivo 1.9 Comunicazione del rischio e gestione resiliente delle emergenze
In nome e per conto di Cittadini per l’aria onlus Non si può prescindere dall’inserire fra le situazioni emergenziali anche quelle situazioni di elevato superamento dei valori soglia degli inquinanti indicati nella Direttiva 2008/50/CE fornendo alla cittadinanza le opportune informazioni e consigli precauzionali al fine di ridurre i rischi alla salute. A questo riguardo va predisposta al più presto una modalità di comunicare con i cittadini che dia informazioni sui livelli delle concentrazioni della qualità dell’aria in funzione di informazione e sensibilizzazione da realizzarsi con 1) accordi con i giornali che diffondano tramite le pagine locali i dati giornalmente 2) con sistemi digitali e cartellonistica già esistente. Serve inoltre al più presto attivare sistemi di previsione delle situazioni di accumulo degli inquinanti che consentano di anticiparli tramite analisi fisiche e meteorologiche che determinino l’attivazione di azioni preventive che riducano sensibilmente le emissioni per scongiurare l’innalzamento delle concentrazioni. In ordine all’incremento delle temperature e alle emergenze caldo le soluzioni più efficaci in assoluto sono strutturali e sono rappresentate da 1) la tutela del verde esistente sul territorio, perché la nuova piantumazione non può essere equiparata in termini di raffrescamento della temperatura a quella degli alberi già adulti. In questo senso va proibito l’abbattimento di piante e aree boschive urbane che sia ricollegato allo sfruttamento di un’area per nuove edificazioni e, in ogni caso, che non sia giustificato sotto il profilo fitopatologico (cfr. Bassini). Le aree di nuova ristrutturazione pianificate (Cordusio, San Babila e piazza de Agostini) sono simboliche del fatto che il verde diventa a Milano accessorio di arredo ed è privato del tutto del suo valore ecosistemico. Milano deve trovare il modo di superare i problemi delle infrastrutture sotterranee per piantumare alberi che diventino veri elementi di natura e di assorbimento dello stress ambientale in moltissime vie di Milano che oggi sono dei veri forni d’estate. Serve quindi progettare la piantumazione delle piante giuste (non banani o graminacee il cui effetto allergenico è potente ed incrementato dall’inquinamento) in modo diffuso per ridurre il calore e le aree assolate in estate. Vanno poi decementificate aree oggi dedicate alla sosta auto e alla circolazione dei veicoli, come stanno facendo tante città europee, per incrementare il verde nel più breve termine ciò che rappresenta l’unica vera possibile soluzione all’emergenza strutturale del caldo crescente. Annuncio questo fatto nel 2018 dalla Giunta, ma al quale non è stato tenuto fede.